DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Pree the quality from Miranchuk nahhhhh pic.twitter.com/qU3J1v6lKM
— Detective Douche (@Tuscaant) October 21, 2020
Da gazzetta.it
L'Atalanta dimentica subito lo schiaffo di Napoli e in Champions torna a essere irresistibile. I danesi del Midtjylland non hanno sfruttato alcuni errori difensivi dei nerazzurri (super Sportiello su Dreyer, poi sull'angolo successivo Onyeka da due passi ha clamorosamente mandato fuori), mentre in attacco la Dea è stata come al solito micidiale.
La squadra di Gasp ha sbloccato la partita al 26' con Zapata (destro su sponda di testa di Romero), ha raddoppiato con il solito gioiello di Gomez (bordata da fermo dal limite sotto la traversa, 36'; quinto gol in cinque partite per il Papu) e ha chiuso i conti già nel primo tempo con Muriel, che ha raccolto una corta respinta di Hansen su tiro di Zapata (42'). Duvan ha colpito anche un palo. Nella ripresa Gasp ha messo in campo Ilicic, che ha sfiorato il quarto gol. Il 4-0 è arrivato, comunque, nel finale (88') con Miranchuk: delizioso il suo sinistro a giro.
LUKAKU SALVA L’INTER
L’Inter non è ancora guarita, anche se Romelu Lukaku scoppia di salute. E il Covid, che pure sta limitando moltissimo le rotazioni di Antonio Conte, c’entra fino a un certo punto. I nerazzurri pareggiano 2-2 a San Siro nel debutto in Champions contro il Borussia Moenchengladbach e il clamoroso colpo dello Shakthar a Madrid rende il girone ancora più complicato del previsto.
L’Inter non ha incantato, le scorie del derby e una condizione complessiva non scintillante non hanno prodotto una prestazione convincente. Ma i nerazzurri sono stati punita anche da ingenuità individuali e dalla sfortuna, con il pallone del 2-1 di Lautaro che si stampa sul palo a Sommer battuto a 10’ dalla fine e la punizione di Kolarov che in pieno recupero va vicino al colpaccio.
SCELTE
Conte parte con Eriksen e Perisic, a destra c’è Darmian per Hakimi, positivo al Covid. La linea difensiva è la stessa del derby: incasserà due gol anche dal Gladbach, a testimonianza del fatto che la proverbiale solidità difensiva contiana ancora non c’è. La produzione offensiva si limita a un paio di fiammate di Perisic a sinistra. E visto che Eriksen si nota solo a sprazzi, il primo tiro di un primo tempo con poche emozioni lo regala il solito Lukaku nei minuti finali. Palla fuori di poco.
POKER DI GOL
Come spesso accade nel calcio del 2020, alla lunga le squadre di allungano e le partite si aprono. Perisic, che quando sfonda a sinistra fa male, avvia l’azione del vantaggio nerazzurro, che vede protagonisti anche D’Ambrosio e Darmian, prima della zampata del solito Lukaku. Inter avanti, ma incapace di controllare il vantaggio. Anche perché Arturo Vidal (male questa sera) regala ai tedeschi l’ingenuo rigore del pari (colto dalla Var) al 63’ e poi sta a guardare all’84’ mentre Hofmann gli scappa sul filo del fuorigioco e va a segnare uno contro uno all’incolpevole Handanovic. E al 90' quando sembra mettersi parecchio male, dal corner di Kolarov sul secondo palo sbuca lui, il solito Lukaku. Una sconfitta sarebbe stata deleteria, invece Conte ha tutto il tempo di sistemare le cose.
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