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MOTORI E DOLORI! SCANDALO IN FORMULA 1: RED BULL E MERCEDES RISCHIANO DI STRAVINCERE NEL 2026 - TRE COSTRUTTORI (AUDI, HONDA E FERRARI) AVREBBERO SEGNALATO ALLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE UNA PRESUNTA IRREGOLARITÀ SUI MOTORI DA PARTE DI RED BULL E MERCEDES CHE HANNO TROVATO IL MODO DI AGGIRARE LE LIMITAZIONI DEL NUOVO REGOLAMENTO - SECONDO "IL CORRIERE DELLO SPORT", SUL TAVOLO C’È L’IPOTESI DI UN COMPROMESSO: PERMETTERE AI DUE TEAM DI PARTECIPARE ALLA STAGIONE 2026 A CONDIZIONE DI RIENTRARE NEI PARAMETRI CORRETTI NEL 2027. UNA SORTA DI SANATORIA TEMPORANEA, CHE PERÒ SCONTENTA GLI ALTRI COSTRUTTORI
Niccolò Maurelli per repubblica.it - Estratti
Rivoluzione a metà. Per salvare la stagione 2026 di Formula 1 serve già un compromesso. Almeno secondo la Fia, che sta cercando una soluzione al presunto scandalo motori (pu gate), che rischia di macchiare l’immagine del nuovo ciclo tecnico ancor prima del suo debutto in pista: il 26 gennaio a Barcellona cominciano i test.
Al centro della polemica sono finite le power unit di Mercedes e Red Bull, che tre costruttori (Audi, Honda e Ferrari) avrebbero segnalato alla Federazione per una presunta irregolarità. Si tratta del rapporto di compressione del motore, un parametro che la Fia verifica – da regolamento – a motore freddo.
Con la rivoluzione tecnica del 2026, viene fissato un limite di 16:1, ma sia Mercedes che Red Bull avrebbero trovato il modo di riproporre il vecchio standard (18:1) quando le monoposto sono in funzione (a motore caldo), garantendo così maggiori prestazioni.
Nella riunione generale di giovedì, la Fia ha incassato le preoccupazioni – e il risentimento – dei costruttori rivali. Ora i commissari tecnici della Federazione stanno valutando come gestire il caso. Secondo Il Corriere dello Sport, sul tavolo c’è l’ipotesi di un compromesso.
Quale? Permettere alle scuderie motorizzate Red Bull e Mercedes di partecipare alla stagione 2026 a una condizione: la garanzia formale di rientrare nei parametri corretti nel 2027. Una sorta di sanatoria temporanea, che però scontenta gli altri costruttori. Anche perché il condono riguarderebbe più della metà della griglia di Formula 1: Red Bull Powertrains (con la collaborazione di Ford) fabbrica motori per l’omonima scuderia (quella di Verstappen, per intenderci) e il team satellite Racing Bulls. Mercedes, oltre alle vetture di Russell e Antonelli, serve i campioni del mondo della McLaren, la Williams e l’Alpine. Davanti a questo quadro, gli esclusi puntano i piedi:
FORMULA 1 - REDBULL E MERCEDES
Ferrari (che motorizza Haas e Cadillac), Audi e Honda (che supporta l’Aston Martin) sarebbero tagliate fuori, costrette a inseguire chi beneficia di questo vantaggio. Dal canto loro, Mercedes e Red Bull potrebbero ridurre leggermente il rapporto di compressione a freddo, così da rientrare nei limiti previsti a caldo e accontentare le richieste della Fia. Una soluzione che, in ogni caso, scontenta le rivali.
FORMULA 1 - REDBULL E MERCEDES
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