DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Tiziana Cairati e Matteo De Santis per “la Stampa”
Un grande gioco a incastri chiamato calciomercato. Ogni movimento, spostamento o permanenza di singole pedine del mosaico non sarà fine a se stesso, ma ricadrà anche su altre manovre, apparentemente distanti ma strettamente collegate all’atto pratico. Mai come ora, le operazioni e le strategie in entrata e in uscita dei piani alti della serie A sono dipendenti da così tante variabili.
Come possono essere le cessione di pezzi ritenuti in esubero per metterne dentro dei nuovi o le vendite necessarie per incamerare denaro da investire immediatamente in acquisti. Ma, tra le tante combinazioni, ci sono anche squadre e giocatori in cerca di un centro di gravità permanente circa l’immediato futuro o clamorosi effetti a catena di un’operazione che tira l’altra.
Le richieste di Mihajlovic
La cessione di El Shaarawy al Monaco è solo la prima di una serie di mosse che vivacizzeranno il prosieguo del mercato del Milan (e non solo). Dopo gli arrivi di Bacca, Bertolacci e Luiz Adriano, per un totale di 58 milioni, i piani rossoneri prevedevano una vendita per foraggiare un altro giro di acquisti. Detto, fatto con la quindicina di milioni (in caso di riscatto, obbligatorio alla 15ª presenza, tra dodici mesi) della spedizione per direttissima del Faraone nel Principato.
Adesso, nonostante i muri alzati dal tecnico Blanc per il primo («Resta, non ho dubbi») e i 30 milioni richiesti dalla Roma per il secondo, il Milan può continuare a braccare Zlatan Ibrahimovic e Alessio Romagnoli. Per Ibra, a proposito di incastri, molto dipenderà anche da cosa succederà al Psg fino al termine del mercato: dovessero arrivare nuove stelle nel reparto avanzato, ad esempio, la partenza dello svedese potrebbe diventare spontanea. Per il difensore, invece, la variabile riguarderà il bollettino del traffico in uscita della Roma. Certo, il prossimo rilancio milanista dagli attuali 18 milioni più 2 di bonus a una cifra superiore ai 20, magari intorno ai 25, aumenterebbe le chance di accontentare Mihajlovic.
Tra cessioni e obiettivi
Anche l’Inter ha sue combinazioni da sistemare. Una riguarda l’uscita di Shaqiri, destinazione Schalke 04, per lasciare spazio a Perisic, in arrivo dal Wolsfburg. Un’altra è il tipico ballottaggio o uno o l’altro: Salah, il preferito di Mancini ma al centro di un caso senza precedenti, o Jovetic, l’alternativa di lusso. A centrocampo, le conseguenze del possibile approdo di Inler dal Napoli al Galatasaray, potrebbero agevolare lo sbarco in nerazzurro di Felipe Melo.
Il mercato della Roma, dal canto suo, sembra il cubo di Rubik. Dzeko (già d’accordo con i giallorossi), un terzino sinistro (Baba dell’Augsburg o Adriano del Barça, i nomi più caldi) e gli altri arrivi (un esterno offensivo e un portiere, molto probabilmente Romero) saranno i frutti del raccolto, ordinato dai piani alti americani, di una serie di cessioni come Destro (per ora niente Monaco), Doumbia, Ljajic e simili. Altrimenti, se molti dei cedibili dovessero rimanere invenduti, c’ è sempre la dolorosa opzione Romagnoli. Un’altra variabile, di nome Higuain, condiziona l’estate del Napoli. Per De Laurentiis è prigioniero di una clausola da 94,7 milioni. Il Pipita accetterà?
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