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LA PROFEZIA DI SCONCERTI: “E’ LA ROMA L’AVVERSARIA DELLA JUVENTUS: HA IL MIGLIOR ATTACCO DEL CAMPIONATO, SA GIOCARE E FARE SPETTACOLO. HA TROVATO ANCHE INSISTENZA E CATTIVERIA - IL RENDIMENTO DELL’INTER È ANCORA AL DI SOTTO DELLA QUALITÀ DELLA SQUADRA MA MANDARE VIA DE BOER ADESSO SAREBBE IMPROPRIO”

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Mario Sconcerti per “il Corriere della Sera”

 

La notizia di una notte diversa, dove il calcio si è mescolato con la vita in modo spesso pauroso, arriva dalla Roma. La vittoria di Sassuolo è da grande squadra, calcio puro, superiorità continua contro un avversario che è tra più organizzati d'Italia. Difficile capire se le piccole malattie della Roma si siano concluse dentro una maturazione definitiva, l'aria è francamente quella, ma in questo momento non c'è dubbio sia lei l'avversario della Juventus. Ha il miglior attacco del campionato, sa giocare e fare spettacolo, è molto generosa dietro, ma ha trovato anche insistenza e cattiveria.

 

massimiliano allegrI massimiliano allegrI

Questo piccolo capolavoro in Emilia le vale comunque solo il secondo posto in solitudine, la Juve è andata via leggera quasi non avvertendo la presenza di una Samp esaurita dal derby. Il risultato facile aiuta sintesi ottimistiche, in realtà non c' è stata partita, la Samp è scomparsa subito, si è giocato praticamente senza nervi. Si allunga però pesantemente la classifica. Con il Napoli che lentamente ha messo in fuorigioco l'Empoli, il resto del campionato diventa improvvisamente lontano dalle tre di testa. Paga per tutti il Milan di Genova, perfino troppo delineata la differenza.

 

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Eppure insieme le prime tre hanno perso ben sei partite su trenta, molto più che nei campionati scorsi. Ma l'impressione è che la stagione si stia regolarizzando, le più forti stanno stabilizzandosi. Il Napoli sta trovando in Mertens il suo altro Milik; Dzeko è diventato una diversità molto forte, una media di un gol a partita, più di Higuain un anno fa. L'idea è che lo scudetto sia da queste parti, Juve naturalmente compresa.

 

DZEKODZEKO

Icardi, intanto, ha tolto l'Inter dai problemi più accesi. Ha giocato meglio l'Inter rispetto alle ultime partite, ma ci voleva onestamente poco. Non è una soluzione, è una convalescenza, ma stavolta era importante solo battere un avversario duro come il Torino. Come leggere il successo rispetto al futuro di De Boer? Non in modo trionfale, più importante del risultato è quello che si sono detti società e giocatori. L'impressione resta di un momento confuso, il rendimento è ancora molto al di sotto della qualità della squadra, ma mandare via De Boer adesso sarebbe improprio.