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“SIAMO FERMI DA 20 GIORNI SUL MERCATO” – GASPERINI NON FA CHE LAGNARSI E INSISTE PER RIFARE L’ATTACCO CON DUE ESTERNI E UN NUOVO BOMBER (MA POSSIBILE CHE DOVBYK SIA DIVENTATO UN BROCCO? E POI CHI L’HA VOLUTO FERGUSON?) - PER AGGIRARE I LIMITI DEL FINANCIAL FAIR PLAY IL TECNICO EX ATALANTA FA CAPIRE DI ESSERE DISPOSTO A BERE L’AMARO CALICE DELLA CESSIONE DI MANU KONE’ ALL’INTER. MA GASP SA CHE IL CENTROCAMPISTA FRANCESE E’ UNO DEI POCHI "TOP PLAYER" DELLA ROMA? INVECE DI FRIGNARE, L’ALLENATORE GIALLOROSSO CAMBI MODULO (SE E' CAPACE) E IMPARI A FARE LA MINESTRA CON GLI INGREDIENTI CHE HA…
Da gazzetta.it
(…) sfuma all’orizzonte l’acquisto di Ademola Lookman, nonostante i 17 milioni incassati dall’Atalanta per Zalewski: dimostrano un canale riaperto con Bergamo dopo tempo, ma non basta. Le due vicende rispondono a logiche diverse, sono separate e tali resteranno: una è stata un blitz da guerra lampo, l’altra una trattativa sfinente e ormai congelata a tempo indeterminato.
Se la punta nigeriana, che si allena ancora in Portogallo, è quindi scivolata nelle gerarchie nerazzurre, emerge invece con nettezza l’esigenza di un grande centrocampista per Chivu. Uno forte nel fisico e nel tocco, difensivo e offensivo insieme. Una scarica di energia in un reparto d’eccellenza, che è però rimasto per anni uguale a se stesso. In due parole, uno come Manu Koné, il centurione romano che a cavallo di Ferragosto sembrava doversi vestire di nerazzurro, poi la nuova maglia gli è stata sfilata via.
Il 24enne giallorosso e titolare della nazionale francese stava per parlare dei dettagli di contratto con l’Inter, prima che il subbuglio nella Capitale portasse la Roma a telefonare all’Inter per toglierlo dal mercato.
A Trigoria, però, la situazione sarebbe assai fluida e non ci sarebbe più una chiusura totale alla vendita di Koné: l’equilibrismo nelle dichiarazioni di Gasperini di sabato, dopo l’amichevole contro i sauditi del Neom, è stato letto in quella chiave. In sostanza, la Roma vorrebbe concludere il proprio mercato senza privarsi di nessun big, ma la strettoia del Settlement Agreement Uefa, unita all’esigenza di rifare l’attacco per Gasp potrebbero obbligare a una dolorosa perdita, e pazienza se i tifosi non capiranno subito.
Proprio qui, tra le pieghe dei tormenti giallorossi, aspetta l’Inter: il gradimento assoluto per Koné non è diminuito, ma l’ondeggiare dalla Capitale non è piaciuto. Dal pomeriggio del 15 agosto il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio non hanno più avuto contatti con i colleghi romanisti, né segnali ufficiali di un cambio di strategia giallorosso, ma sanno bene che la vicenda potrebbe riaprirsi d’improvviso nelle prossime ore. Per questo, vigilano a distanza e aspettano eventuali mosse romane: la somma stanziata per Lookman, partendo sempre da quota 40 milioni, è lì pronta a essere dirottata su Manu, se solo i Friedkin dessero il via libera per trattare davvero.
C’è poi una piccola differenza tra questa eventuale trattativa e il precedente dialogo singhiozzante per Lookman: per un 24enne come Manu, i nerazzurri avrebbero margini per aggiungere qualche milioncino in più all’occorrenza. Per il 28enne Ademola non c’era la stessa apertura, come sa la Dea.
DUE ESTERNI NON BASTANO: GASP VUOLE ANCHE UN ALTRO NUMERO NOVE
“Siamo fermi da venti giorni sul mercato,” ha detto Gasperini a margine dell’ultima amichevole giocata sabato a Frosinone… (…) Leon Bailey e Jadon Sancho non bastano. Gasperini, che li considera pedine cruciali per alzare il livello sulle fasce, ha ribadito anche a Ryan Friedkin e al ds Massara un concetto semplice: senza un numero 9 affidabile, la Roma non può pensare in grande.
Il problema dei gol
L’ultima stagione lo ha confermato: la Roma ha chiuso con 28 reti in meno rispetto all’Atalanta “versione Gasp”, abituata a viaggiare sulle 80-90 marcature stagionali con almeno tre o quattro giocatori in doppia cifra. «Con attaccanti forti sei più competitivo, e dobbiamo saperlo bene anche noi», ha ribadito l’allenatore, mandando un chiaro messaggio alla società. Tradotto: non si può chiedere la Champions senza arrivare a dama con un altro centravanti.
Ferguson e Dovbyk, dubbi pesanti
Il tecnico non ha certezze né da Ferguson, spesso frenato dai problemi fisici, né da Dovbyk, arrivato in ritardo di condizione e ancora poco integrato negli schemi. Lo scenario più clamoroso, addirittura, è che l’ucraino possa partire già in questa sessione di mercato.
gasperini conferenza stampa di presentazione 5
L’identikit del bomber
Per questo Gasp spinge per un centravanti in grado di garantire gol e peso offensivo. Krstovic del Lecce è un profilo che piace moltissimo, ma il club salentino chiede almeno 25 milioni (possibile la formula del prestito oneroso con riscatto nel 2026). Restano vive anche le piste che portano a Fabio Silva, jolly offensivo del Wolverhampton: contratto in scadenza tra un anno, i Wolves partono da 20-25 milioni, mentre Massara si è spinto finora fino a 15.
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