DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Estratto dell'articolo di Gabriella Cantafio per “la Repubblica”
«Con la cultura non si mangia» sentenziava Giulio Tremonti. Certamente non con i 500 euro mensili lordi previsti per l’incarico di direttore del Polo museale di Soriano Calabro. Il bando indetto dal Comune — commissariato da giugno 2022 per infiltrazioni mafiose — è rivolto a una figura altamente qualificata (è richiesta la laurea specialistica e titolo preferenziale è il dottorato di ricerca) che si occuperà del piccolo gioiello nel borgo incastonato nelle Preserre vibonesi: e si va dalle raccolte di ceramiche e dei marmi, alle due Pinacoteche o, unicum italiano, al Museo del terremoto.
(...)
Nonostante non si tratti di un caso isolato tra i musei civici dei piccoli centri italiani, immediate sono state le polemiche sollevate, tra gli altri, dagli attivisti dell’associazione “Mi riconosci?” che, impegnati nella tutela delle eque retribuzioni nel settore culturale, hanno definito il compenso previsto «una cifra irrisoria per un incarico che prevede compiti complessi e amministrativi». Siamo «al limite delle norme sul lavoro », sostiene il segretario provinciale del Pd, Giovanni Di Bartolo, che, insieme al senatore Nicola Irto, ha annunciato un’interpellanza al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Precisa il responsabile dell’ufficio amministrativo del Comune di Soriano, Francesco Ruberto: «Finora l’incarico di direttore è stato svolto gratuitamente. Siamo un piccolo ente comunale con scarse risorse finanziarie: le uniche entrate del museo sono i 4.000 euro annui, provenienti dai biglietti d’ingresso, con cui copriamo appena la spesa delle polizze assicurative. Non riceviamo sovvenzioni né siamo vincitori di bandi finanziati dalla Regione o dal ministero della Cultura. In questa manifestazione d’interesse è racchiusa l’intenzione di costituire una struttura organizzativa coerente con le normative, che ci potrà permettere di rilanciare il museo e reperire finanziamenti».
A confermarlo è l’archeologa Mariangela Preta, da due anni direttrice del Polo museale che, articolato su tre piani all’interno del convento semi distrutto dal terremoto del 1783, propone un percorso nel territorio tra reperti antichi, ceramiche medievali, opere d’arte sacra tra cui il busto di san Domenico di Giuliano Finelli, collaboratore di Gian Lorenzo Bernini. «Come i professionisti che mi hanno preceduta — afferma Preta — sono stata nominata dall’allora sindaco e ho svolto gratuitamente il mio incarico, mossa dall’amore per la mia terra. Sono fiera di aver risollevato le sorti del museo.
(...)
Ultimi Dagoreport
LE CENERI DI HOLLYWOOD - VINCENZO SUSCA: “DOPO L'OMICIDIO DELLA REALTÀ PER MANO DELLE COMUNICAZIONI…
DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL…
"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…