DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI…
Richard Newbury per âLa Stampa' - Traduzione di Carla Reschia
Ascoltiamo la rivoluzione sociale e sessuale della Swinging London degli Anni 60 attraverso la musica dei Rolling Stones e dei Beatles, la vediamo attraverso la macchina fotografica di David Bailey.
Come loro, Bailey, che nel 1965 sposa Catherine Deneuve in jeans con Mick Jagger come testimone e pubblica un ritratto del marito della principessa Margaret, Lord Snowden, accanto a quello dei più noti gangster di Londra (i fratelli Kray), incarna la fine della deferenza sociale e sancisce la profana alleanza tra sesso, droga e rock'n'roll.
«Se venivi dall'East End potevi diventare solo tre cose - un pugile, un ladro d'auto o un musicista», ricorda Bailey che, gravemente dislessico, abbandonò la scuola a 14 anni senza alcun titolo di studio. Il servizio militare nella Raf a Singapore gli permise di acquistare un'imitazione cinese della Rolleiflex mentre frequentava, e fotografava, la più bella tra le ausiliarie della base.
Nel 1959, privo di esperienza, convinse il fotografo di moda John French a prenderlo come secondo assistente. Già l'anno dopo aveva un contratto per l'edizione britannica di Vogue, e poi con quella statunitense, francese e italiana. Come lamentava Diane Vreeland, direttore dell'edizione Usa, non fotografava abiti ma ragazze alte e androgine in movimento sullo sfondo di ambienti industriali. «Stiamo parlando di una rivoluzione, piccola!», disse lui.
Come i suoi amici, i Beatles e gli Stones, è esploso nei primi Anni 60. Antonioni nel 1966 si ispirò a lui per il film «Blow Up». Bailey adottò la pietra angolare del modernismo - il movimento - e pose l'accento sulle mutazioni spigolose e ansiose del corpo fluido che nella musica, nell'arte e nel cinema erano la componente centrale della Swinging London. L'ispirazione arriva da Truffaut, Godard, Lester, Fellini e Bergman più che da altri fotografi. Bailey crea l'iconografia della popcrazia.
«David Bailey - ha scritto Brian Clarke - ha avuto solo due amori, la fotografia e le belle donne. à difficile dire quale lo abbia tenuto più occupato, ma ho notato che, mentre l'ho visto spesso con una sola bella donna, non l'ho mai visto con meno di due macchine fotografiche».
Bailey nel 1960, a 22 anni, trova la sua prima musa nella goffa sedicenne Jean Shrimpton; la sorella minore Chrissie era la fidanzata di Mick Jagger. Bailey tramutò quella che definì «una bellezza non classica» in un'icona del sesso più desiderabile di Bardot, Taylor o Monroe.
Shrimpton lo lasciò improvvisamente per un altro ragazzo dell'East End, Terence Stamp, il compagno di stanza di Michael Caine, entrambi ritratti da Bailey. «Fu difficile. Quasi come separarmi dalla macchina fotografica preferita. Lo so, può sembrare terribile dire così, ma non lo è perché avevo lavorato tanto con lei. Jean era come Kate Moss: non conosco nessuno cui non piaccia guardarle. C'è qualcosa di Jean e Kate che sfida ogni critica. Sono come i film in bianco e nero di Greta Garbo e Marlene Dietrich».
Dopo Shrimpton «ce ne sono state alcune»: Baby Jane Holzer, una delle ragazze di Warhol, Nico dei Velvet Underground. E poi Catherine Deneuve, che incontrò tramite l'amico Roman Polanski, che l'aveva diretta in «Repulsione» e che era fidanzato con sua sorella. «Roman era del mio giro, ci vedevamo. Mi faceva uscire pazzo. Ti ama alla follia, Bailey, mi ripeteva. E io: è troppo bassa. Troppo grassa. Mi piacevano le ragazze alte e magre. Ho sempre preferito le ragazze che sembravano ragazzi. Ma lui non si arrendeva». Polanski organizzò con lei un servizio fotografico per Playboy, «l'unica volta che si è fatta fotografare le tette».
Bailey e Deneuve si sposarono nel 1965 ma, non lavorando mai nello stesso Paese, divorziarono amichevolmente nel 1972. Già nel 1967 Deneuve, dopo aver visto alcune foto che Bailey aveva fatto a Penelope Tree con i suoi sognanti occhi sottolineati dal kajal, così tipici della fine degli Anni 60, aveva detto: «Scapperai con quella ragazza». E così fu. Attraverso Shrimpton, Nico, Holzer, Deneuve e Tree gli Anni 60 vennero a Bailey e lui immortalò il decennio.
Negli Anni 70, trovando Tree troppo appiccicosa, Bailey era alla ricerca di qualche immagine più erotica. Trovò la sua musa nel 1971 nella diciannovenne Marie Helvin, che sposò nel 1975: «Era così diverso da chiunque altro avessi incontrato - raccontò lei - sempre pronto a prendere in giro e a flirtare e a imbronciarsi di colpo. Con lui non sapevi mai a che punto eri».
Tutto troppo vero. Fu la modella Jerry Hall, ormai ex moglie di Jagger, a informarla di una nuova relazione con la giovane Catherine Dyer, nata nel 1961, sposata nel 1986. Ora vivono insieme nel Somerset e a Londra come vecchi rocker, con i loro tre figli Paloma, 29 anni, Fenton, 26, e Sascha, 20. Bailey la fotografa ancora regolarmente. La ragione per cui Bailey pensa che le donne lo amino è la stessa che lo lega al suo primo amore, la fotografia: «Umorismo e onestà ».
MICK JAGGER DAVID BAILEY KATE MOSS DAVID BAILEY JEAN SHRIMPTON BY BAILEY DAVID BAILEY DAVID BAILEY JEAN SHRIMPTON CATHERINE DENEUVE E DAVID BAILEY IN COSTA SMERALDA FOTO DI NINO DI SALVO Diana by David Bailey David Bailey Lips
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