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L’IMITAZIONE DI TEO TEOCOLI CHE RESE ANCORA PIU’ POPOLARE CESARE MALDINI - VIDEO
CESARE MALDINI IMITATO DA TEO TEOCOLI
Francesco Saverio Intorcia per “la Repubblica”
«Una volta soltanto mi sgridò un po’, ma sempre in modo bonario. Eravamo amici da una vita, non avremmo mai potuto litigare». Teo Teocoli in tv e sul palcoscenico ha dato un’anima e prestato la faccia a un altro Cesare Maldini, quello che in formazione infila dieci cognomi e il suo “Paolino”, quello del “vai, vai, vai” e che metteva in campo insieme ”Costa e Curta”.
Correva il ’98, Cesarone era ct al Mondiale di Francia, Teocoli passava dal successo dei personaggi immaginari di Mai dire gol alle imitazioni verissime da Fazio a Quelli che il calcio.
Quella sua versione di papà Maldini accrebbe la popolarità e la simpatia dell’originale e a un certo punto divenne difficile distinguerli. Teocoli era avvantaggiato dal conoscerne ogni tic, in virtù di un’amicizia nata negli anni Sessanta. E ora prova un enorme profondo dolore, che quasi gli toglie la voglia di parlare.
Teocoli, lei è stato per tutti l’altro Maldini.
«Più che parlare della mia imitazione, vorrei ricordare la nostra amicizia, che non aveva bisogno di tante parole, nonostante la differenza d’età. Ci conoscevamo da cinquant’anni, gli volevo bene, mi voleva bene.
CESARE MALDINI IMITATO DA TEO TEOCOLI
D’estate a Milano ci trovavamo all’Idroscalo a prendere il sole e lui mi invitava spesso per un aperitivo. E poi da ragazzo gli chiedevo i biglietti per le partite, me ne avrà dati forse trecento. “Alla prossima però paghi…”, mi diceva ogni volta».
Come nacque l’idea di imitarlo?
«Siamo simili anche fisicamente, quando ci incontravamo io gli rispondevo imitando la sua cadenza triestina e lui mi diceva “vai al teatrino a fare queste cose, non fare il mona”. Ma sotto sotto rideva anche lui».
È vero che la prima volta fu proprio in Francia durante i Mondiali?
«Nel ‘98 ero a Parigi, mi chiamò Giorgio Tosatti invitandomi a un talk show a Casa Azzurri. Pensai a qualche pezzo da fare o qualche nuovo personaggio, mi ero chiuso in bagno a provare qualcosa e mi venne spontaneo il ct.
Durante quella serata mi limitai a leggere la formazione come avrebbe fatto lui. Poi Fazio mi convinse a rifarlo in televisione, ma lì ordinai una parrucca».
Maldini quando la vide in tv non la prese benissimo.
«Ma no, gli avevano raccontato che lo avevo fatto passare per un avvinazzato, e non era vero. La mia è sempre stata un’imitazione affettuosa. Ero allo stadio, impersonavo Cesare con un fiasco di vino e un tegame sulle ginocchia… Lui mi disse: “Però Teo non farmi diventare un ubriaco che non lo sono mica”».
Per lei tifoso milanista, Cesare è il capitano che alzò la prima Coppa dei campioni.
«È un giorno triste per il calcio. Un abbraccio alla famiglia e a Paolino».
CESARE MALDINI
CESARE MALDINI
CESARE MALDINI
CESARE MALDINI
CESARE MALDINI
CESARE MALDINI
PAOLO MALDINI CESARE MALDINI
CESARE E PAOLO MALDINI
CESARE MALDINI TEO TEOCOLI
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