“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Giusto Ferronato per gazzetta.it
Cinque giri alla fine del GP dell’Azerbaigian, Max Verstappen ha in pugno la corsa e imbocca il rettilineo d’arrivo, è quasi fatta, ma… La sua Red Bull improvvisamente si intraversa, la gomma posteriore sinistra si è appena afflosciata, non c’è più possibilità di controllo. E’ questo l’incredibile colpo di scena che ha stravolto l’esito della sesta prova del Mondiale. Contro ogni pronostico è stato Sergio Perez a salire sul gradino più alto del podio di un GP che è rimasto in bilico fino alla bandiera a scacchi.
Per rimuovere la vettura di Verstappen, infatti, la direzione gara ha neutralizzato la corsa e deciso per una partenza da fermo che ha rimesso tutto in discussione, con soli 2 giri di gara da completare. Lewis Hamilton, che era secondo, non ha rinunciato alla clamorosa opportunità di prendersi la vittoria. Ma allo start, messo il muso davanti a Perez, ha sbagliato incredibilmente la frenata ed è finito nella via di fuga di curva: per lui solo 15° posto e primo posto in classifica per Verstappen salvo. Con la Red Bull tutta a festeggiare Checo Perez, al secondo successo della carriera, il primo con la sua nuova squadra.
Sul podio un ottimo Sebastian Vettel, autore di una gara finalmente solida con l’Aston Martin e il solito positivo Pierre Gasly con l’AlphaTauri, bravo a respingere l’assalto finale di Charles Leclerc con la Ferrari. Il monegasco, che partiva dalla pole, è riuscito a difendersi per pochi giri prima di essere scavalcato dalle Red Bull e dalla Mercedes, che torna a casa scornata, anche considerando il 12° posto di Bottas.
Se non altro per il campionato costruttori è stato importante per la Ferrari aver preceduto la McLaren di Lando Norris, quinto davanti a Fernando Alonso e a Yuki Tsunoda . Per Carlos Sainz ottavo posto davanti a Daniel Ricciardo e a Kimi Raikkonen che porta un punto all’Alfa Romeo. Undicesimo Antonio Giovinazzi.
IL PRIMO VIA— Allo start Leclerc ha mantenuto la vetta davanti a Hamilton e Leclerc, ma sul traguardo del terzo giro l’inglese ha infilato la Ferrari in rettilineo portandosi al comando.
Dietro un contatto tra Stroll e Mazepin ha costretto il russo al pit stop anticipato e sempre al secondo giro è tornato ai box per ritirarsi Esteban Ocon con l’Alpine, tradito dal cedimento del motore. Leclerc ha cercato di non perdere contatto con Hamilton, ma purtroppo per lui la Red Bull è tornata prepotente da dietro: al 7° e all’8° giro Verstappen e Perez hanno passato la Ferrari del monegasco sul rettilineo d’arrivo. La Ferrari ha così deciso di rientrare e al 9° e 10° giro hanno cambiato le gomme prima Leclerc poi Sainz, che nel giro di uscita è finito in una via di fuga, forse tradito dalle gomme fredde. Per sua fortuna è ripartito ma perdendo molte posizioni.
IL PRIMO PIT— Il giro dei pit stop per il gruppo di testa (tutti per montare gomma dura) è arrivato presto: lo ha inaugurato la Mercedes, fermando Hamilton e Bottas all’11° giro, ma l’inglese ha avuto una piccola esitazione per evitare l’unsafe release e il ritardo gli è costato parecchio. Al 12° e al 13° giro, infatti, Verstappen e Perez hanno sostato e sono usciti dai box davanti alla Mercedes del campione del mondo, un momento potenzialmente decisivo del GP.
In questa fase è rimasto al comando della gara Sebastian Vettel, che è andato con gomma soft fino al 17° giro, quando ha cambiato le gomme ed è rientrato 7° dietro a Verstappen, Perez, Hamilton Stroll, Gasly e Leclerc, che alla sosta ha perso la posizione da Gasly.
I COLPI DI SCENA — Gara decisa? A Baku non si può mai pensarlo, e difatti ecco il primo colpo di scena: al 31° giro, in pieno rettilineo d’arrivo, Stroll ha perso il controllo della sua Aston Martin, verosimilmente per il cedimento della posteriore sinistra, ed è andato a sbattere contro il muretto a sinistra. Per fortuna nessuna conseguenza per il canadese, ma gara neutralizzata con Safety Car.
Pit stop per Alonso, Giovinazzi, Russell e Schumacher (cui è però stata avvitata male l’anteriore destra, costringendolo a fermarsi per essere riportato a spinta in piazzola). Ripartenza al 36° giro ed emozioni alla prima curva, con le Red Bull abili a non farsi sorprendere da Hamilton e Vettel invece prontissimo a infilare la Ferrari di Leclerc per il 5° posto. Il tedesco, però, non si è fermato e ha infilato poche curve dopo anche l’AlphaTauri di Gasly. Poi a 5 giri dalla fine il secondo colpo di scena, quello decisamente più clamoroso, col ritiro di Verstappen e la seconda ripartenza da fermo. Sei gare e decisamente non ci si annoia.
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