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da www.dailymail.co.uk
Ecco le incredibili foto della vita nella Russia del primo Novecento, sull'orlo della Prima Guerra Mondiale e della Rivoluzione.
Il fotografo Sergey Prokudin-Gorsky fu incaricato di documentare la Russia a colori dopo che lo Zar Nicola II vide il suo ritratto di Leo Tolstoy, fatto nel 1908, due anni prima della morte dello scrittore.
Il viaggio doveva durare dieci anni e contare almeno diecimila foto. Gli venne fornito uno speciale carro ferroviario dotato di camera oscura, un battello a vapore, una barca per navigare lungo i canali e un veicolo a motore adatto ai terreni più difficili. Gli fu dato di un lasciapassare per visitare zone vietate ai normali cittadini.
Prokudin-Gorsky, nato a San Pietroburgo nel 1863, aveva studiato arte e chimica e fu tra i pionieri delle fotografie a colori. Tra il 1909 e il 1915 setacciò undici regioni. Nel 1917 dovette interrompere il suo viaggio per via della Rivoluzione d'Ottobre.
Aveva da parte 3500 negativi ma gli furono confiscati quando lasciò la Russia e solo 1.902 sono stati recuperati dalla US Library of Congress. Continuò a lavorare a Parigi, dove morì nel 1944, un mese dopo la liberazione dal nazi-fascismo.
vita rurale in Russia prima dell industrializzazione Prokudin Gorsky aveva accesso a luoghi proibiti Operai lavorano il ferro nella zona degli Urali Operai e ufficiali presso il fiume Oka Pausa pranzo dei contadini russi Prokudin Gorsky ritrae Leo Tolstoj Emiro di Bukhara agli inizi del Novecento
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