john lennon yoko ono

ONO WOMAN SHOW - IL RITORNO DELLA “GUERRIGLIERA” YOKO ONO AL MOMA DI NEW YORK: “MIO MARITO JOHN LENNON ERA UNA PERSONA ABBASTANZA BUONA MA L’AMBIENTE NEGATIVO HA PESATO SULLE NOSTRE VITE" - "MI HANNO TOLTO UNA FIGLIA, HO SOFFERTO MOLTO"

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

john lennon yoko ono 2john lennon yoko ono 2

«Sono emozionata, e anche un po’ nervosa per la mostra al MoMA. Ormai manca poco, verrà inaugurata la prossima settimana». Quarantaquattro anni dopo la sua incursione da «guerrigliera» della controcultura degli Anni 60 nel tempio dell’arte contemporanea, Yoko Ono torna al Museum of Modern Art di Manhattan da protagonista.

 

john lennon yoko ono john lennon yoko ono

Una retrospettiva in piena regola: «Yoko Ono: One Woman Show, 1960-1971». Ed era proprio il ’71 quando l’artista giapponese, da due anni moglie di Lennon da lei coinvolto nelle provocazioni artistiche, come «Bed-In», fece irruzione al MoMA annunciando una raffica di manifestazioni abusive della sua arte concettuale. 
 

Yoko OnoYoko Ono

Dalla porta principale
In jeans e scarpette da ginnastica, Yoko salta da un angolo all’altro dello spazio espositivo a lei dedicato con l’entusiasmo di una ragazzina di 82 anni. Indaffaratissima, ha poco tempo per i giornalisti. L’appuntamento è per una conversazione telefonica a tarda sera. Ora Yoko è più distesa, quasi divertita quando le chiedo se lei, una ribelle, non si senta in imbarazzo ad essere trattata come un’istituzione culturale: «Si, mi stanno istituzionalizzando.

 

john lennon e yoko onojohn lennon e yoko ono

Eppure non posso negare che quando il MoMA mi ha chiesto di realizzare, passando dalla porta principale, quello che avrei voluto fare abusivamente nel ’71, la cosa, oltre a farmi sorridere, mi ha fatto anche immensamente piacere». Una rivincita? «Quello che è stato è stato. Non rinnego nulla, ma ora sono in pace con me stessa. Spero che la mia arte piaccia». 
 

Riproponendo l’attività degli Anni 60 tornerà più visibile l’immagine della dadaista, esploratrice dell’arte concettuale e della sperimentazione cinematografica, rispetto a quelle, più note al grande pubblico, della «pop artist» e della compagna del più carismatico dei Beatles fino alla sua morte violenta nel 1980. Vengono riproposte anche opere celebri come «Cut Piece», col pubblico che diventa protagonista tagliando con le forbici pezzi di stoffa dei vestiti di una donna che incarna una condizione femminile da vittima, ma che poi, taglio dopo taglio, su quel palcoscenico si trasforma in una figura eroica. 
 

Yoko ONOYoko ONO

È ancora attuale l’immagine di questa donna oppressa? «Le cose in più di 40 anni sono cambiate un po’, ma non moltissimo. Ci sono stati progressi negli Usa, in Gran Bretagna e da qualche altra parte. Spero che il mio lavoro sia stato un po’ d’aiuto in questo, anche se non pretendo certo di prendermi meriti. Le donne, comunque, soffrono ancora, e molto». 
 

TWO VIRGINS YOKO ONO E Jonh Lennon TWO VIRGINS YOKO ONO E Jonh Lennon

John e i cattivi consiglieri
Yoko Ono lega spesso le difficoltà della condizione femminile al ruolo nel quale le mogli vengono relegate. Ma anche lei sembra averne sofferto. Com’era il suo rapporto con John Lennon? «Mio marito era una persona abbastanza buona, mostrava rispetto, si è dato da fare per migliorare la condizione femminile. Ma il problema, allora, era l’ambiente negativo che ci circondava, nel quale eravamo letteralmente immersi. Questo ha pesato sulle nostre vite».

 

TWO VIRGINS YOKO ONO E Jonh Lennon TWO VIRGINS YOKO ONO E Jonh Lennon

Lei una volta ha detto che essere moglie di un Beatle è stato più difficile che sposare un leader politico, un’esperienza estenuante e che non finisce mai. Cosa intendeva? «Proprio questo: si viene influenzati, condizionati, da forze esterne. E queste pressioni sulla mia vita sono continuate anche dopo la scomparsa di John», un’ombra che si allunga e non si ferma mai. Il dolore della moglie Yoko Ono se l’è portato dietro a lungo dopo la morte di Lennon, freddato da un suo fan.

 

Del resto anche il suo precedente matrimonio, col musicista jazz e produttore cinematografico americano Anthony Cox, ebbe momenti drammatici. La figlia nata nel ‘63 dall’unione, Kyoko Chan, le fu sottratta dal marito: un giudice stabilì che Yoko era inadatta al ruolo di madre a causa dell’uso di droga. I tentativi suoi e di Lennon di riaverla finirono nel nulla. Yoko Ono non rivide più la figlia fino al 1998, quando era ormai 35enne. 
 

Yoko Ono la donna drago Yoko Ono la donna drago

La bambina perduta
Madre di Kyoko e di Sean, il figlio avuto da Lennon col quale ha creato anche un sodalizio artistico e musicale, Yoko Ono negli ultimi anni ha avviato una riflessione critica sul suo rapporto con la maternità, fino a diventare l’attivista di una campagna per il recupero di un solido legame dei figli adulti, ormai lontani, con la persona che li ha messi al mondo.

 

È un tema sul quale batte da anni e domenica farà qualcosa di sorprendente: userà una manifestazione lontana anni-luce dalle avanguardie artistiche e dalla controcultura Usa, la Festa della mamma, per spingere, con messaggi trasmessi attraverso i social network, gli adulti a riannodare i fili della memoria e a recuperare il senso di un legame forte con chi li ha generati: «Lo dico senza imbarazzi: “My mommy is beautiful”. Purtroppo non gliel’ho detto abbastanza quando era in vita. Ero troppo indaffarata, sempre in giro per il mondo.

YOKO ONO YOKO ONO

 

Come tanti altri: cresci, vivi nel tumulto, sei impegnata a costruire la tua vita, non pensi abbastanza a tua madre, alla sua solitudine. Te ne accorgi quando è troppo tardi. È per questo che invito anche gli altri, quelli che sono ancora in tempo, a dire: “My mommy is beautiful”. Chiamatela, fatele sentire la vostra voce e il vostro calore. E se non c’è più, mandate un messaggio all’universo: le arriverà». 
 

JOHN LENNON E YOKO ONO JOHN LENNON E YOKO ONO

«My mommy is beautiful»
Una volta Yoko Ono ha detto che le madri danno senza chiede perché il rapporto coi figli produce un amore che vale dieci volte la fatica della maternità. Un investimento migliore di quelli che si possono fare a Wall Street: parole sue. «Certo. È un amore che va al di là delle mille difficoltà della vita. Figli che dimenticano le madri, ma anche madri che, in certi periodi della loro vita, trascurano i figli.

 

Eppure quel legame c’è sempre, è forte, prima o poi riviene fuori. Ricordiamocelo. Le mamme invecchiano, la società emargina: hanno vissuto per noi i momenti più difficili della loro vita, hanno sofferto. Non potremo mai restituire loro tutto l’amore che ci hanno dato, ma almeno dovremmo tentare». 

JOHN LENNON E YOKO ONOJOHN LENNON E YOKO ONOJOHN LENNON E YOKO ONO JOHN LENNON E YOKO ONO LENNON E YOKO ONO BED INLENNON E YOKO ONO BED INPAUL MCCARTNEY E YOKO ONOPAUL MCCARTNEY E YOKO ONOJohn Lennon Yoko OnoJohn Lennon Yoko OnoBED-IN LENNON E YOKO ONOBED-IN LENNON E YOKO ONOBED-IN LENNON E YOKO ONOBED-IN LENNON E YOKO ONOJOHN TOCCA IL PACCO DI ANDY CHE AFFERRA LA TETTA DI YOKOJOHN TOCCA IL PACCO DI ANDY CHE AFFERRA LA TETTA DI YOKOYOKO ONOYOKO ONO