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    TUTTI DENTRO! - S’AVANZA UN GOVERNO DI “SALVEZZA NAZIONALE” CHE IMBARCHI ANCHE GIORGETTI, SALVINI, RENZI, LETTA, BERLUSCONI, MELONI. CONTRARI SOLO CONTE (CHE PERDEREBBE LA POLTRONA) E ZINGARETTI - ANCHE DAL VATICANO, PER LA PRIMA VOLTA, PIOVONO CRITICHE SU "GIUSEPPI": NON È PIACIUTO IL COMPORTAMENTO ONDIVAGO DEL GOVERNO NELLA GESTIONE DELL'EMERGENZA. SAREBBE SERVITA MAGGIOR PRUDENZA E MENO APPROSSIMAZIONE...


     
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    conte salvini conte salvini

    Marco Antonellis per Dagospia

     

    "Questo non e' il Conte 2, qui siamo ormai al Casalino 1!", ha tuonato il quasi sempre mite Giancarlo Giorgetti a Formiche ("altro che Conte Ter...questi ci hanno sputtanato nel mondo)". Insomma, il Coronavirus porterà ad un governo di "salvezza", cioè di unità nazionale? Lo vorrebbe di sicuro Giancarlo Giorgetti che rappresenta da sempre l’ala governativa della Lega (ma stavolta è d'accordo anche Matteo Salvini che pur di difendere il lombardo-veneto mai così in difficoltà sarebbe disposto a tutto).

    nicola zingaretti giuseppe conte nicola zingaretti giuseppe conte

     

    Sarebbe felicissimo Matteo Renzi, che potrebbe staccarsi dall’abbraccio mortale con Conte e Zingaretti che lo ha ormai inchiodato al 3% così come il duo Letta-Berlusconi. Ma sarebbero ostili sia Nicola Zingaretti (anche se Dario Franceschini potrebbe pensarla diversamente) il cui Pd continua a salire nei sondaggi ed è ora a soli 6 punti dalla Lega che (forse) Giorgia Meloni, la leader di Fratelli D'Italia che punta a strappare ulteriori consensi al Matteo lombardo.

     

    Contrario naturalmente anche "Giuseppi" Conte che con un governo con "tutti dentro" perderebbe la poltrona (ed è per questo che ieri dalle pagine del Corriere della Sera ha giocato d'anticipo dicendo che è scoccata l'ora dell'"unità nazionale"; un modo per appropriarsi dell'iniziativa e tentare di fare più o meno la stessa cosa senza però dover cambiare Premier e maggioranza). Ma se il Coronavirus non diventerà una vera e propria pandemia (e speriamo che non lo diventi mai) il governo di unità nazionale potrebbe restare un’utopia da Transatlantico: “Si vede che ci sono tanti politici che non hanno niente da fare anche in momenti complicati. Fanno venire il mal di testa. Lavorassero!” fanno sapere dai piani alti del Nazareno.

    BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI

     

    Nel frattempo però anche oltretevere stanno perdendo un pó di quella granitica fiducia che da sempre hanno nutrito nei confronti del loro "pupillo" Giuseppi: "Non è piaciuto affatto il comportamento ondivago nella gestione del coronavirus, giudicando negativa finora la performance del governo" spiega chi frequenta i sacri palazzi.

    PAPA BERGOGLIO E GIUSEPPE CONTE PAPA BERGOGLIO E GIUSEPPE CONTE

     

    Sarebbe servita più cautela e maggiore prudenza nella gestione politica e mediatica del fenomeno ma anche meno incertezza e approssimazione per quanto riguarda tutta la parte tecnica. Ed è per questo, tra l'altro, che il Vaticano con Papa Francesco non si è ancora espresso ufficialmente sulla faccenda. D'altra parte in Vaticano di sanità se ne intendono. Quella cattolica è una delle eccellenze del paese.

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