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    VE LO RICORDATE? E’ STATO UN CALCIATORE METEORA DELLA SERIE A DEGLI ANNI ’80 - DIFENSORE CENTRALE IN PROVINCIA, DI LUI CI RESTANO RACCONTI MITOLOGICI SUL SUO PROROMPENTE AUGELLO - SECONDO ARRIGO SACCHI “GIOCAVA CON I BERMUDA DA CICLISTA SOTTO I CALZONCINI PERCHÉ NON C'ERANO MUTANDE ABBASTANZA GRANDI PER CONTENERNE LA VIRILITÀ” – DI CHI SI TRATTA?


     
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    1. SACCHI

    https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/ldquo-gullit-accusai-ragionare-lsquo-piu-ca-che-209073.htm

     

     

    2. PAUL ELLIOTT

    paul elliott paul elliott

    Da www.tuttopisa.it

     

    La grande sorpresa nel giorno dei 110 anni di calcio a Pisa è stata senza dubbio quella di rivedere dopo 30 anni Paul Elliott di nuovo in città. Presente durante "Il Neroazzurro" in onda su 50 Canale dalle "Officine Garibaldi" l'ex difensore centrale inglese ha ricordato l'esperienza di Pisa: "E' stata una grande esperienza aver giocato nel Pisa, ed è emozionante tornare per la prima volta dopo 30 anni. Sono stato tra i primi calciatori di colore a giocare in Italia e sono stato molto fortunato. I tifosi sono stati sempre simpatici e anche il presidente Anconetani è stato sempre molto gentile con me".

     

    elliott dunga anconetani elliott dunga anconetani

    Elliott prosegue: "E' stato un privilegio poter affrontare con la maglia del Pisa formazioni come Juventus, Inter e Milan. Giocavamo un'atmosfera fantastica che non potrò mai dimenticare". Poi un commento su dinamiche di spogliatoio: "Il feeling tra i giocatori è molto importante. Ed è fondamentale per i calciatori creare qualcosa di speciale con i tifosi.

     

    Questo vale per qualsiasi livello, dalla Serie A alle categorie inferiori".Paul Elliott da molti anni è Ambasciatore contro il razzismo e tematiche sociali sia per la FA (federazione calcistica inglese) e la UEFA e rispondendo ad una domanda del pubblico affronta il tema delicato: "Il razzismo non è nel calcio ma nella società, sia in Italia che in Inghilterra, in Francia piuttosto che in Spagna. Ci sono molti più casi nella vita di tutti i giorni che nelle partite di calcio che magari hanno maggiore visibilità. E' un problema culturale, i genitori devono insegnare concetti importanti ai propri figli. Non conta il colore, bianco, giallo, nero o rosso, conta solo il nostro cuore".

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