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Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Testo da www.insideart.eu
«Lelio? Un portatore sano di smoking». Così lo definisce Enrico Vaime. Ma anche musicista, showman, attore, scrittore, personaggio eclettico carico di umanità e di swing. Lelio Luttazzi ha traghettato da un secolo all'altro - con garbo e intelligenza - il suo sentire e fare musica, osservando con profondità di analisi i cambiamenti del mondo. E la mostra LelioSwing 50 anni di storia italiana, promossa da Roma Capitale e dalla fondazione Lelio Luttazzi, ospitata fino al 2 febbraio ai Mercati di Traiano museo dei Fori Imperiali, è l'omaggio a questo indimenticabile maestro.
Un'esposizione, curata da Cesare Bastelli e Silvia Colombini con i servizi museali di Zetema Progetto Cultura, che vuole raccontare i momenti fondamentali e le atmosfere che si respiravano in Italia, dal dopoguerra passando per gli anni Sessanta fino ai nostri tempi: oggetti d'epoca, dal mobile radio in legno alla televisione, al design spaziale, documenti che segnano il passaggio dal giazzo al jazz. E ancora, foto del dopoguerra e della Dolce vita, immagini ed emozioni che raccontano come un ragazzo triestino, un giovanotto matto, sia riuscito a materializzare il suo sogno.
Un progetto evento, possibile anche grazie al contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, a cui hanno voluto collaborare nomi importanti: Enrico Vaime per la supervisione ai testi e Pupi Avati per quella artistica, Piera Detassis direttore di Ciak per la parte cinematografica del maestro, Leonardo Scarpa per le scenografie. Un viaggio della memoria che parte da Trieste, la sua città . Radio Trieste, il jazz, il primo complesso di Lelio I gatti selvatici, gli americani, il piano bar all'Hotel de la Ville.
Poi Milano, la direzione artistica alla Cgd (Compagnia generale del disco) con Teddy Reno e i tanti dischi pieni di swing. E ancora, Torino chiamato dalla sede Rai per dirigere la prima orchestra d'archi ritmica di sua invenzione. E Roma con la radio, il periodo d'oro della tv e del cinema. Infine il ritorno a Trieste, gli ultimi concerti, Sanremo e il memorabile concerto del 15 agosto del 2009, nella sua piazza dell'Unità . Dunque, un percorso cronologico ricco scandito da 8 sale e 7 sezioni.
E ancora oggetti, curiosità , reperti, come il pianoforte verticale primi Novecento, il microfono radiofonico Anni 40 o il televisore Geloso Anni 50/60 restaurato, dischi di Rabagliati, i primissimi dischi preziosi della Cgd, o la foto originale di Louis Armstrong che Lelio ha sempre tenuto accanto al pianoforte.
Manoscritti, lettere, premi, oggetti personali. A corredo della mostra, concerti, eventi e convegni, omaggi e ricordi per un uomo la cui vita straordinaria e le opere hanno attraversato più di 50 anni di storia d'Italia, storia dello spettacolo e del costume.
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