DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Gabriella Sassone per Dagospia
Famolo strano. Stranissimo. Sempre più strano. Sennò che gusto c'è? Non ci si eccita nemmeno più. In una società degradata, depravata e sempre più allo sbando come la nostra, neanche il sesso si fa più come una volta. Come facevano gli antichi, un uomo e una donna, lei sotto lui sopra, alla missionaria, e perché no con tutte le possibili variazioni da Kamasutra per i più audaci. Maddechè ahò!
Oggi, i maschietti sempre più spaventati e in fuga dalle donne-amazzoni, libere e indipendenti che tanta paura mettono e chissà perché, si eccitano solo con pratiche estreme, film porno, fruste, manette, corde e oggettistica varia. Spesso l'atto sessuale per alcuni diventa persino superfluo, perché si saziano e godono semplicemente a dominare da bravi Master o ad essere sottomessi come perfetti Slave. Questo conferma anche il successo dei sexyshop, paesi dei balocchi pieni di sex toys, indumenti sexy e oggettini per stuzzicare i sensi e provocare il piacere.
Lo sa bene Ferdinando Ventura, in arte SM Ferdy, che da 22 anni gestisce il suo "Beautiful Sexy Shop" in via Palmiro Togliatti, periferia romana, aperto giorno e notte per la gioia degli infojati a tutte l'ore. L'altra sera, Ferdy, per festeggiare l'anniversario della sua attività ha apparecchiato un "festino" Bdsm e invitato amici e clienti più affezionati a brindare con lui, tra pizzette, tramezzini, dildi e falli di gomma, bambole di plastica, frustini e corsetteria di latex. Per stupire tutti, ha ingaggiato come guest-star dell'evento la giunonica Isabella Corda, meglio conosciuta negli ambienti sadomaso come DolcissimaBastarda.
La strabordante Isabella è rope stylist e body artist, l'unica bondager donna italiana ad aver reso lo Shibari (l'arte di legare con le corde come salamini le persone) un'arte nel senso non artigianale e elitario del termine. Infatti, dopo aver seguito un percorso di formazione personale legato al mondo del Bdsm, stancatasi ben presto del classico Shibari costrittivo, ha intrapreso una strada alternativa rispetto alla tradizione giapponese ortodossa, rimescolando generi e stili. Ha creato così una sorta di Fashion Bondage che ama dimostrare nei locali, nei festival e negli happening artistici di mezza Europa.
Lei, descrive così il proprio lavoro: "L'antica arte di legare i corpi, Shibari o Kimbaku, proviene dal Giappone e si pratica in Occidente soprattutto in ambienti fetish o Bdsm: consiste in legature effettuate a scopi costrittivi. Perversione? Forse. Certamente si tratta di un atto d'amore. Provocare piacere a chi ti chiede piacere attraverso la dominazione. Non esistono altre regole nel Bondage se non quelle che il Bondage ha dato a se stesso". La sua particolarità è l'aver fuso le sue corde con altre dimensioni artistiche (videoart, musica, moda, pittura).
Anche nel sexyshop di Ferdy, DolcissimaBastarda si è esibita legando. Due le "vittime", modelle allampanate e mezze nude in latex che sono state "sacrificate" alla sua arte, sotto gli occhi dei presenti. Qualcuno si sarà pure eccitato? Di sicuro si è galvanizzato Ferdy Ventura, che ha voluto provare anche lui il piacere da schiavo di essere legato, e si è divertito un mondo. Un po' meno, a guardarlo così, si sono divertite la moglie Rossella e la bionda figlia Silvia.
Ad applaudire Isabella e le sue "schiave" imparruccate, anche la regina dei piedi Franca Kodi col marito feticista Vichi Franco che hanno aperto a Roma la prima "Foot Fetish House" per adoratori di piedi, piedini e piedoni callosi (de gustibus!). Ecco il porcino Massimo Marino, Mister Bob di "Mondo Notte" e Maya Checchi, presidente dell'associazione Golena, casa editrice emergente romana che ha ereditato il lavoro della storica Malatempora.
Tutti si sono complimentati con lei per aver avuto il coraggio di editare un libro davvero choc, in uscita il 20 novembre. Trattasi di "In Nomine Patris, Esperienze e riflessioni di un sopravvissuto alla pedofilia clericale", ovvero un'autobiografia scritta da Salvatore Domolo, 48 anni, ex sacerdote della diocesi di Novara e primo prete che ha avuto la forza di contrapporsi pubblicamente alla gerarchia di potere, arrivando ad autosospendersi e sbattezzarsi.
Domolo, già intervistato dalle Jene e da altri programmi tv, racconta in prima persona il dramma di un bambino che a soli tre anni vede il padre che accoltella la madre e a otto anni è vittima degli abusi di un prete. Per dimostrare che si può essere sacerdote diverso dal suo violentatore, Salvatore entra in seminario a 14 anni sopportando un percorso interiore lungo e sofferto. Consacrato prete inizia ad aprire gli occhi alla realtà ecclesiastica e avvia un percorso di ricerca personale della verità liberandosi dalle strutture dominanti della Chiesa. Il libro è una vera e propria denuncia nei confronti della Chiesa... Servirà a far cambiare qualcosa?
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN…
DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI…
DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA…