ALESSANDRO GIULI - VITTORIO SGARBI - MORGAN AL MAXXI
1. SGARBI TORNA SUL CASO MAXXI, 'STRAVOLTO IL SENSO DI UNA SERATA'
(ANSA) - "A distanza di giorni dall'accaduto e di ore dalle polemiche pretestuose che ne sono seguite, leggo di molti che parlano, senza il dovuto rispetto, dell'unico tema introdotto da una domanda di Morgan a me: senza farne oggetto di commiserazione, ho parlato del mio tumore in modo ludico".
ALESSANDRO GIULI - VITTORIO SGARBI - MORGAN - MAXXI
Vittorio Sgarbi torna così sul caso scoppiato intorno al suo intervento alla serata di apertura di Estate al MAXXI il 21 giugno. "Rivendico il diritto a scherzare su me stesso - sottolinea il sottosegretario alla Cultura - senza offendere nessuno. Vedo invece alcuni che si offendono e invocano, contro di me, l'intervento ora del ministro, ora del presidente del Consiglio.
gennaro sangiuliano foto di bacco (2)
Ma la politica non ha niente a che fare con lo spettacolo al MAXXI: era una serata teatrale, nella quale io mi sono 'confessato di fronte a Morgan, con il divertimento e l'ilarità di tutti, con applausi prolungati, selfie, autografi, anche dopo lo spettacolo, senza che alcuno obiettasse qualcosa. Dunque senza polemiche".
"Che Calenda, Bonelli ed altri soggetti, dopo 10 giorni, strumentalizzino e alimentino una sorprendente caciara sulle parole irridenti di un malato di cancro - aggiunge Sgarbi - è la misura della loro miseria umana oltre che della loro inesistenza politica.
alessandro giuli
Mi riferisco soprattutto a Bonelli, compiaciuto, con il sostegno agli impianti eolici, della sistematica distruzione del paesaggio, condotta con la complicità dei Verdi in perfetta sintonia con gli obiettivi di Matteo Messina Denaro. Sarò io a citarlo in giudizio, perché spieghi questa convergenza d'interessi. Il paesaggio è un bene costituzionale e la sua distruzione è davanti agli occhi di tutti: in Puglia, in Basilicata e in Sicilia dove la mafia ha manifestato i suoi interessi. Si parli di questo, non di una serata teatrale!".
2. LA DIFESA DEL SOTTOSEGRETARIO: CHIEDERMI LE DIMISSIONI? SAREBBE CENSURA, FASCISMO
Estratto dell’articolo di Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”
Per Vittorio Sgarbi […] al risveglio domenicale le braci non si erano spente, anzi. La sua performance con Morgan — con una bella dose di turpiloquio — sul palco del Maxxi ha molto irritato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
VITTORIO SGARBI E MORGAN AL MAXXI
In molti […] dicono che stavolta la misura è stata superata. E qualcuno, non solo dalle opposizioni, evoca le dimissioni. Di certo non Sgarbi: «Sangiuliano è un cultore dell’estetica futuristica, sulla quale sta appunto progettando una mostra — è la difesa articolata da Sgarbi parlando con il Corriere —. Futurismo vuol dire dadaismo, significa la rivoluzione dentro i musei innescata da Marcel Duchamp. Una provocazione evidente che, anni dopo, culmina nella Merda d’artista di Manzoni...».
sangiuliano meloni
[…] «Se mi venissero chieste le dimissioni per una cosa del genere, il ministero della Cultura dovrebbe chiudere le porte per sempre. Sarebbe censura, vero fascismo. Le osservazioni di Sangiuliano sono condivisibili in tutto e per tutto, ma se riferite al comportamento in società o in sedi istituzionali: ad esempio, è chiaro che al Quirinale io non mi metto a dire parolacce. Ma il mio era uno spettacolo, era provocazione. C’è stato un profondo equivoco».
vittorio sgarbi
L’incidente politico però è grave, a tal punto che il presidente del Maxxi Alessandro Giuli ha dovuto presentare le scuse, intervistato dal Tg1 . Sgarbi, però, ribatte che questo «incidente» non ci sarebbe mai stato. «Quando capita un incidente di qualsiasi tipo, te ne accorgi. Qui non se ne è accorto nessuno. Tutti hanno applaudito e il video era tutto online da tempo […] Poi succede che un gruppo di “signore” dipendenti del Maxxi spedisce questa lettera di protesta a Giuli, ben 10 giorni dopo, e solo in quel momento scoppia il putiferio.
Soprattutto mi risulta che la “signora” animatrice di questa lettera sia una fiera oppositrice di questo governo: la lettera è solo un modo per colpire Giuli, perché è semplicemente reo di essere di destra». Ma il ministro Sangiuliano lo ha sentito? «Certo, mi ha scritto un messaggio chiedendomi come sto». E come ha risposto? «Che sono indignato con i Calenda, con i soloni del Pd. E soprattutto con i grillini, che militano in un partito il cui figlio del fondatore Beppe è a processo per violenza sessuale».
alessandro giuli vitalia 9 IL MINISTRO SANGIULIANO ALLA CAMERA ARDENTE DI MAURIZIO COSTANZO alessandro giuli vitalia gennaro sangiuliano GENNARO SANGIULIANO A CHE TEMPO CHE FA