DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Matteo Dall’Antico per la Stampa
Soluzione vicina e operazione chiusa - salvo colpi di scena - entro la fine di aprile. Dopo essere stato sospeso per alcune settimane a causa di ragioni essenzialmente politiche, il cambio di proprietà dell' ultimo grande cantiere navale francese, quello di Saint-Nazaire, sembra destinato a concretizzarsi.
Lo schema che si sta delineando è quello illustrato ieri da François Hollande a La Stampa, e prevede la cessione a Fincantieri di una quota compresa tra il 45 e il 49% del sito industriale francese. In questo modo, come chiesto espressamente anche dal presidente francese François Hollande, il gruppo guidato da Giuseppe Bono non avrebbe il controllo pieno del cantiere, reputato uno dei gioielli dell' industria pesante francese.
Fincantieri, sempre secondo lo schema sottoscritto dall' Eliseo, sarebbe affiancato in questa avventura da uno o più soci "terzi" ai quali sarebbe affidato il 10% di Stx France. Il resto del capitale sarebbe poi suddiviso tra lo Stato francese (che manterrebbe così l' attuale 33%) e il gruppo di costruzioni militari Dcns, che si garantirebbe poco più del 10% delle quote. Per quanto riguarda la realtà che dovrà affiancare Fincantieri con una quota pari al 10%, si tratterà quasi sicuramente di un soggetto italiano.
In pista resta sempre il gruppo Msc, compagnia crocieristica con sede in Svizzera ma guidata dall' armatore sorrentino Gianluigi Aponte, anche se non sono esclusi nuovi possibili ingressi. Secondo fonti vicine al dossier, se non dovesse concretizzarsi l' operazione Msc, una quota del 10% dello stabilimento francese potrebbe essere rilevata da un fondo italiano oppure da un soggetto industriale, sempre made in Italy. Pare del tutto tramontato l' interesse della compagnia americana Royal Caribbean International, che nei mesi scorsi aveva sondato il terreno per un eventuale ingresso.
Se queste previsioni dovessero essere rispettate, la nuova Stx France sarebbe controllata da una parte dal blocco italiano, dall' altra da quello francese, ma nessuno dei due avrebbe la maggioranza del capitale. Per Parigi si tratterebbe di un ottimo compromesso, dopo le polemiche politiche e sindacali esplose in seguito all' interessamento di Fincantieri, storico concorrente di Saint-Nazaire nella realizzazione di navi da crociera. Un' intesa che, tuttavia, non attira l' unanimità dei consensi. Secondo il banchiere Philippe Villin, citato dal quotidiano Le Monde, «che il blocco italiano sia unico o diviso in due, fa poca differenza. A due mesi dall' alternanza, cedere il controllo dei cantieri navali francesi all' Italia è inaccettabile».
Nei prossimi giorni a Seul, intanto, saranno firmati gli accordi definitivi per la cessione da parte del gruppo coreano Stx della filiale Stx France, proprietaria degli stabilimenti di Saint-Nazaire. Lo scorso 3 gennaio il tribunale del commercio della città coreana, incaricato di seguire il fallimento di Stx, aveva promosso l' unica offerta pervenuta per le attività francesi, quella di Fincantieri. Ora il gruppo guidato da Bono si appresta a diventare proprietario di Saint-Nazaire per una cifra - mai confermata dall' azienda italiana - di circa 80 milioni di euro.
Nelle prossime settimane dovrebbero essere definiti gli ultimi dettagli prima dell' annuncio ufficiale, che sarà fatto probabilmente in prossimità delle prossime elezioni presidenziali francesi.
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