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C’E’ CRISI? CONDIVIDIAMOLA! – CRESCE LA SHARING ECONOMY: DA ‘AIRBNB’ A ‘BLA BLA CAR’, UN ITALIANO SU QUATTRO SI E’ RIVOLTO A SERVIZI CHE OFFRONO SCAMBI O CONDIVISIONI DI BENI E SERVIZI – RESISTE UNA QUOTA DI SCETTICI SPAVENTATI DAL “RISCHIO TRUFFA”

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Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”

 

Per risparmiare qualcosa, certo. Ma anche per aiutare chi non ha altre fonti di guadagno e costruire una (ambiziosa) alternativa al consumismo.
Cresce in Italia la sharing economy , l' economia della condivisione. È la galassia che va da Airbnb, il portale che mette in contatto chi cerca una casa o una stanza per brevi periodi con chi ha spazio disponibile, a Bla bla car, l' app per trovare un passaggio a pagamento in macchina, passando per tante altre forme di scambio, anche gratuito. Una galassia che nel 2015 è stata attraversata almeno una volta dal 25% degli italiani.

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Uno su quattro, il doppio di due anni fa. Lo dice uno studio realizzato da Tns, società di ricerche di mercato, che sarà presentato al Ferrara Sharing festival, in programma dal 20 al 22 maggio.

 

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Che il fenomeno sia in crescita non è una sorpresa. A livello mondiale, secondo l' Unione Europea, il fatturato dovrebbe crescere dai 13 miliardi di euro di adesso ai 300 del 2025. E solo in Italia si contano quasi 200 siti o app della condivisione. Colpiscono di più le motivazioni che ci sono dietro. Al primo posto c' è il risparmio, indicato dal 41% degli intervistati, un campione rappresentativo di mille persone.

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Ma, considerato che erano possibili più risposte, il 39% dice che lo fa perché si tratta di una soluzione intelligente, il 32% per dare un' opportunità economica agli altri, il 33% perché è una bella risposta al consumismo. Non solo soldi.

 

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E chi si tira indietro? La prima risposta (16%) è la paura delle truffe. Ma ci sono tanti italiani (un altro 16%) che userebbero la sharing economy se solo ci fossero «regole giuridiche e fiscali». Al momento, con rare eccezioni, il settore si basa sullo spontaneismo, anche se in Parlamento avanza a rilento un disegno di legge che dovrebbe fissare una serie di paletti.

 

 

«Il settore crescerà - dice Davide Pellegrini, direttore del Ferrara sharing festival - perché è una scelta obbligata. Le condizioni di lavoro di una volta non torneranno più. E i processi collaborativi possono essere applicati in tutti i campi».

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