data center software intelligenza artificiale

CHIEDI E TI SARÀ DATA - IN SEGUITO AL BOOM DI SOFTWARE BASATI SULL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, IN ITALIA È AUMENTATO ESPONENZIALMENTE IL NUMERO DEI DATA CENTER CHE FANNO FUNZIONARE LA TECNOLOGIA: SONO 342 LE STRUTTURE COLLEGATE ALLA RETE E SI TROVANO PRINCIPALMENTE NEL NORD ITALIA -  OGGI I CENTRI CONSUMANO 55 GIGAWATT. L'ANNO SCORSO IL CONTATORE SI ERA FERMATO A 31 GW - IL NODO BUROCRATICO: IL GOVERNO STA STUDIANDO UN MODO PER AUTORIZZARE IN MODO PIÙ SEMPLICE LA COSTRUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DIGITALI...

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Estratto dell’articolo di Celestina Dominelli per “il Sole 24 Ore”

 

proiezione del consumo di energia dei data center americani per l intelligenza artificiale

È boom di progetti sui data center in Italia grazie alla spinta assicurata dal cloud computing, che consente di elaborare e archiviare dati in rete su hardware da remoto senza bisogno di piattaforme di grandi dimensioni, e dalle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.

 

Secondo la fotografia registrata da Terna, a oggi l’asticella complessiva segna 55 gigawatt per un totale di 342 istanze: un dato decisamente più alto rispetto a quello registrato lo scorso anno (quando il contatore si era fermato a 31,2 GW) e soprattutto molto lontano dai numeri fatti segnare tra 2019 e 2021 quando le richieste avevano raggiunto a stento il gigawatt per poi superare i 5 GW nel 2023.

 

data center - intelligenza artificiale

Un forte aumento, dunque, negli ultimi due anni e che vede la fetta principale di richieste concentrata nel Nord Italia. A far la parte del leone è la Lombardia, che da sola registra 210 domande per 30,2 gigawatt, il grosso delle quali localizzato su Milano, seguita dal Piemonte, con 43 pratiche (9,8 GW), dal Lazio (27 istanze per complessivi 4,2 GW) [...]

 

Si tratta di un dato che continua a crescere a ritmi vorticosi: a marzo, come aveva rilevato sempre questo giornale, le richieste ammontavano a 40 gigawatt. In soli cinque mesi, quindi, le domande sono aumentate di 15 gigawatt. Segno che la rete elettrica italiana gestita dal gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia rappresenta per il comparto un approdo affidabile e solido per la realizzazione dei progetti provenienti soprattutto da operatori del real estate e delle telecomunicazioni che già gestiscono questo tipo di asset. […]

data center - intelligenza artificiale

 

Non a caso, Terna ha stimato l’incidenza dei data center sul fabbisogno complessivo nel piano di sviluppo 2025 ora al centro della consultazione pubblica. In quel documento, il gruppo ribadisce, infatti, da un lato, il forte sviluppo che interesserà, come detto, i data center di grandi dimensioni e complessità - cioè quelli con i consumi più elevati come detto - per via delle innovazioni tecnologiche in corso, e, dall’altro, stima che il consumo dei data center al 2030 sarà pari a 11 terawattora, equivalenti al 3% del fabbisogno nazionale e che sarà localizzato prevalentemente nel Nord del Paese.  […]

 

data center e energia per sostenere l intelligenza artificiale

A fronte di questo boom di richieste - con 30 GW di istanze già accolte -, resta ora da risolvere il nodo autorizzativo, con gli operatori che chiedono di snellire gli iter soprattutto dove i progetti di costruzione di nuovi data center si affiancano alla realizzazione di impianti di produzione di energia per alimentarli.

 

Sul fronte politico, il governo sta già lavorando a una soluzione e l’ipotesi al vaglio - che dovrebbe arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi con uno dei primi veicoli legislativi utili - è quella di un procedimento unico per il rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione e l’ampliamento delle infrastrutture, come peraltro avviene anche nel resto d’Europa.

 

A spingere per una soluzione di questo tipo è il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha incaricato i suoi tecnici di predisporre una soluzione normativa in grado di accelerare lo sviluppo dei data center, snodi essenziali per la transizione digitale del Paese.

 

data center

La ricetta individuata sarebbe quella di un doppio binario, con la Regione incaricata di rilasciare l’autorizzazione richiesta nel caso di impianti con potenza fino a 300 MW, mentre al di sopra di tale soglia la responsabilità sarebbe in capo al ministero.

 

Per accelerare il cammino di questi progetti, poi, si interverrebbe con decisione sulla durata del procedimento che non dovrà superare i dieci mesi dalla verifica della completezza della documentazione presentata, con termini dimezzati per le valutazioni di impatto ambientale (fatta eccezione per le osservazioni del pubblico, incomprimibili al di sotto dei 30 giorni). Questa tempistica, secondo la soluzione che sta approntando il Mase, non sarebbe prorogabile, eccetto in casi eccezionali e comunque per un massimo di 90 giorni. […]

data center