BUSINESS INTERNATIONAL - “FT”: CRISI ITALIANA, PRIMO TEST PER DRAGHI ALLA BCE - L’INFLAZIONE CINESE RALLENTA - “WSJ”: BANK OF AMERICA, A RISCHIO 40MILA POSTI - “TELEGRAPH”: L’EX AD YAHOO! CAROL BARTZ (LICENZIATA VIA CELL) SFERRA SCIABOLATE: “QUEGLI INCAPACI MI HANNO FOTTUTO” - “THE GUARDIAN”: SAAB NEL CAOS - “BLOOMBERG”: SLITTA L’ACCORDO TRA VW E PORSCHE…

Dagoreport

1 - FINANCIAL TIMES
CINA, L'INFLAZIONE RALLENTA
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Gli sforzi della Cina per fermare la persistente crescita dei prezzi sembra produrre i primi frutti: l'inflazione del gigante asiatico, dopo aver registrato il picco massimo degli ultimi tre anni a luglio, ad agosto ha rallentato. L'indice dei prezzi al consumo ha segnato un +6,2% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso contro il +6,5 di luglio.

IL PRIMO TEST PER DRAGHI ALLA BCE SARÀ LA CRISI ITALIANA
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Gli occhi sono ormai puntati sul prossimo presidente della Bce Mario Draghi, scrive il "Ft". E le circostanze fanno sì che la sua prima sfida sarà quella di affrontare le crisi finanziaria e politica del suo Paese, l'Italia. Draghi, come governatore di Bankitalia, ha svolto un ruolo centrale nell'indicare la strada da prendere al governo Berlusconi, con una lista di richieste redatta insieme a Trichet all'inizio di agosto.

Ma poi, nell'ultimo mese la manovra ha subito continui cambiamenti, erodendo la fiducia dei mercati. Anche ora che il testo è stato approvato dal Senato persistono giudizi scettici circa la sua effettiva efficacia. In molti ritengono che una volta alla Bce Draghi dovrà assumere un atteggiamento più duro nei confronti dell'Italia. Tuttavia, i suoi rapporti tesi con Berlusconi e il ministro delle Finanze Tremonti renderanno il tutto più difficile.

A meno che, continua il "Ft", il governo non cada sotto la pressione dei mercati, ma questo al momento appare improbabile. "Non potrà essere indulgente con l'Italia", dice un funzionario italiano che vuole restare anonimo che aggiunge: "Potrebbe trovarsi nella situazione impossibile di prestare supporto a un governo screditato e tormentato dagli scandali se l'alternativa fosse il default".

2 - THE WALL STREET JOURNAL
BANK OF AMERICA RISTRUTTURA, A RISCHIO 40MILA POSTI
http://on.wsj.com/oZfD11

Bank of America sta valutando di eliminare circa 40mila posti nella sua prima fase di ristrutturazione che l'amministratore delegato Brian Moynihian dovrebbe discutere lunedì prossimo. Si tratta di numeri ancora da definire ufficialmente e che quindi potrebbero cambiare.

3 - BLOOMBERG
SLITTA L'ACCORDO TRA VW E PORSCHE
http://bloom.bg/mWyjzY

Slitta, a causa di questioni legali, la fusione tra Volkswagen e Porsche. L'operazione doveva andare in porto entro la fine del 2011, ma c'è chi ora dubita che essa riuscirà mai a vedere la luce. Volkswagen, tuttavia, ha precisato che "l'obiettivo di formare un gruppo automobilistico integrato resta invariato". Il rinvio è motivato da un rischio legale derivante da alcune cause intentate da fondi di investimento americani negli Usa e in Germania.

4 - THE TELEGRAPH
L'EX AD DI YAHOO! CAROL BARTZ: "MI HANNO FOTTUTO"
http://tgr.ph/nL9K4A

Carol Bartz, l'ex amministratore delegato di Yahoo! che martedì è stata licenziata per telefono dal presidente della compagnia Roy Bostock, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. "Mi hanno fottuto", ha detto al magazine "Fortune", spiegando la sua versione dei fatti: "Il board era molto spaventato dall'idea di essere etichettato da Wall Street come il peggiore del paese. Licenziandomi, sta cercando di dimostrare che non è incapace che in realtà è".

La Bartz, che comunque intende rimanere direttore della società, racconta anche di non aver gradito il fatto di essere stata fatta fuori con una telefonata: "Perché non hai le palle di dirmelo di persona?", ha rivelato di aver detto a Bostock. È stata licenziata dopo 19 mesi molto difficili alla guida di Yahoo!, caratterizzati da una crescita zero e da un'amara rottura con il partner cinese Alibaba.

5 - THE GUARDIAN
SAAB NEL CASO: IL TRIBUNALE NEGA ALLA CASA SVEDESE LA PROTEZIONE DAI CREDITORI
http://bit.ly/ruPzxn

Saab è piombata nel caos dopo il tribunale locale al quale si era rivolta per evitare la bancarotta gli ha negato la protezione legale dai creditori. La motivazione dei magistrati è il piano di ristrutturazione dell'azienda automobilistica svedese giudicato lacunoso. Nel chiedere la protezione, Saab aveva promesso di accelerare i processi per l'acquisizione di una quota combinata di maggioranza da parte di due compagnie di auto cinesi. "La Corte ha concluso che non ci sono sufficienti ragioni per credere che una riorganizzazione della società avrebbe successo".

 

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