FLASH - SIETE CURIOSI DI CONOSCERE QUALI SONO STATI I MINISTRI CHE PIÙ HANNO SPINTO PER VEDERSI…
1.FCA: RIAMMESSA IN PIAZZA AFFARI CEDE QUASI IL 10%
Marchionne e Obama nella fabbrica Chrysler
(ANSA) - Fca è stata riammessa agli scambi in Piazza Affari dopo il terzo congelamento dall'apertura e cede il 9,83% a 6,7 euro, poco sopra il minimo di 6,63 euro raggiunto nella mattinata. Il titolo sconta i dati sulle vendite di auto in Russia (-46% nel 2015) e la denuncia di due concessionari di auto di Chicago, su pressioni ricevute per gonfiare i dati sulle vendite di auto mensili.
2.RENAULT COLA A PICCO IN BORSA: IPOTESI DI UN NUOVO DIESELGATE
Chiara Di Cristofaro per www.ilsole24ore.com
Crollo in Borsa per Renault dopo la notizia di perquisizioni per possibili frodi in diverse sedi della casa automobilistica. Il titolo è arrivato a perdere il 20%, influenzando anche Peugeot (-8%), Fca (-9%), Daimler (-5,6%), Bmw (-4,58%) e Volkswagen (-4,48%), seguite da Ferrari (-3,8%). Per Renault si tratta della peggior seduta in Borsa dal 17 novembre 1994: per ora ha bruciato 5 miliardi di capitalizzazione. L'Eurostoxx di settore è il peggiore in Europa con un calo del 5,63 per cento.
La France Presse, citando il sindacato Cgt Renault del sito di Lardy, ha scritto stamattina che gli investigatori del servizio antifrodi francese hanno sequestrato alcuni computer di alcune sedi Renault il 7 gennaio scorso. I settori coinvolti (”omologazione e messa a punto dei controlli motori”) fanno pensare che queste perquisizioni siano legate alle conseguenze dell'affaire “motori truccati” di Volkswagen, dicono i sindacati.
La società ha confermato le ispezioni e spiegato che «gli investigatori hanno deciso di effettuare controlli aggiuntivi nelle fabbriche». I test in corso, ha precisato Renault, non hanno al momento «evidenziato meccanismi falsificati sulle emissioni» e comunque l’azienda sta «pienamente cooperando con le ulteriori indagini in corso».
Dopo lo scandalo Volkswagen (-5,10% a Francoforte), Renault aveva annunciato in dicembre un piano di investimenti di 50 milioni di euro per ridurre lo scarto tra le emissioni delle proprie vetture in condizioni di omologazione e in condizioni reali.
Il titolo sconta inoltre il calo delle vendite di auto in Russia nel 2015 (-46%), dove il gruppo è esposto con il marchio Autovaz.
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