merkel al volante di un auto

LA MERKEL REGALA ALLA VOLKSWAGEN IL PRIMATO MONDIALE – GRAZIE ALLE APERTURE COMMERCIALI ALLA CINA DELLA CANCELLIERA, LA CASA AUTOMOBILISTA SE NE INFISCHIA DEL DIESELGATE ED AUMENTA LE VENDITE DI AUTO A PECHINO – BATTUTA LA TOYOTA

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Chiara Merico per La Verità

 

VOLKSWAGEN SHANGAIVOLKSWAGEN SHANGAI

Il dieselgate sembra già alle spalle: a un anno e mezzo dallo scandalo delle emissioni nocive, Volkswagen strappa a Toyota lo scettro di prima casa automobilistica al mondo per vendite, primato che la casa giapponese deteneva da cinque anni. In base ai dati diffusi ieri dalla stessa Toyota, nel 2016 il gruppo nipponico - che include anche i marchi Daihatsu e Hino - ha raggiunto quota 10,175 milioni di auto vendute a livello globale, con una crescita dello 0,2% sul 2015. Volskwagen ha invece venduto 10,312 milioni di vetture, con una crescita del 3,8% rispetto all' anno precedente, e ha così superato il rivale giapponese.

 

matthias  mueller volkswagenmatthias mueller volkswagen

Che il sorpasso al vertice potesse realizzarsi era apparso probabile già dopo i risultati del primo semestre 2016, e ancora più probabile alla fine dell' anno scorso, quando Wolfsburg aveva annunciato i dati sulle vendite: e questo nonostante le pesanti ripercussioni di immagine e gli strascichi giudiziari legati al Dieselgate. Per il ceo Matthias Mueller «il 2016 è stato un anno molto complesso», nel quale Volkswagen ha dovuto gestire la crisi del Dieselgate e «contemporaneamente avviato un fondamentale processo di cambiamento».

 

E l' inversione di tendenza passa principalmente dalla Cina: è stato proprio l' andamento del mercato cinese, il primo al mondo per il gruppo di Wolfsburg, a trainare le vendite globali, mentre Toyota ha scontato un calo dell' export del 2,4%, con una frenata soprattutto negli Usa, uno dei principali mercati per il costruttore giapponese. Per Toyota l' aumento delle vendite domestiche (+5,5% nel 2016) non è bastato a compensare la riduzione delle esportazioni.

VOLKSWAGENVOLKSWAGEN

 

Per Volkswagen, invece, il successo di vendite in Cina ha portato la casa a strappare a Toyota il primato del mondo con due anni di anticipo: il piano prevedeva infatti che la casa tedesca salisse sul gradino più alto della classifica delle vendite nel 2018. In dettaglio, lo scorso anno in Cina sono stati venduti 4 milioni di auto Volkswagen, con un aumento pari al 12,2% sul 2015. Bene anche le vendite in Europa (4,2 milioni di vetture, +4% rispetto all' anno precedente) con l' eccezione del mercato interno in Germania, dove la crescita è stata appena dello 0,2% sul 2015.

 

Numeri negativi invece dagli Usa (-2,6%), dove è scoppiato il Dieselgate, e soprattutto in Brasile, dove è stato registrato un crollo del 33,9%. Negli ultimi mesi dell' anno, tuttavia, anche il mercato Usa ha mostrato una ripresa: come ha dichiarato il manager Herbert Diess al Salone dell' Auto di Detroit, «siamo determinati, nonostante i problemi, a conseguire nei prossimi 10 anni un volume di produzione più importante e fruttuoso negli Usa».

toyota corollatoyota corolla

 

I problemi, tuttavia, non mancano: a inizio anno negli Usa l' Fbi ha arrestato il top manager Oliver Schmidt, accusato di aver avuto un ruolo chiave nel Dieselgate. Una portavoce della Vw si è limitata ad affermare che la compagnia tedesca continua a collaborare con gli inquirenti americani; ma negli ultimi mesi le polemiche per le emissioni inquinanti si sono sommate a una serie di problemi tecnici, che hanno costretto la casa di Wolfsburg a richiamare migliaia di vetture.

 

Dall' inizio di febbraio circa 600.000 auto, in particolare modelli Audi, saranno richiamate negli Usa a causa di vari difetti. E anche in Cina, il mercato su cui Volkswagen ha avuto le maggiori soddisfazioni, dal 6 febbraio 50.000 auto tra New Beetle e Gold saranno richiamate per un sospetto problema all' impianto frenante.

 

DIESELGATEDIESELGATE

«Si tratta di un possibile rischio alla sicurezza», ha spiegato il quotidiano economico Handelsblatt, citando un portavoce della casa automobilistica, «e per questo le auto saranno riparate in officina senza costi aggiuntivi». E anche secondo Handelsblatt la Cina è fondamentale per Volkswagen, dato che le vendite nel Paese del Dragone hanno consentito all' azienda di ammortizzare i cali subiti su altri mercati.

 

BEETLE VOLKSWAGENBEETLE VOLKSWAGEN

Una strategia che si è rivelata lungimirante, e che la società tedesca intende perseguire anche in futuro, puntando anche sull' energia pulita, tema molto caro alle autorità cinesi. L' obiettivo di Volkswagen è vendere 400.000 auto elettriche in Cina entro il 2020 e 1,5 milioni entro il 2025, di cui la maggior parte, come ha ricordato il numero uno di Vw China Jochem Heizmann, sarà prodotta localmente.

 

Ma l' espansione di Volkswagen sul mercato cinese fa parte di una più ampia strategia di dialogo tra i due Paesi, che vede la cancelliera Merkel impegnata in prima linea. Commercio, veicoli elettrici ed energia sono i punti chiave della collaborazione, oltre alla cooperazione sulle questioni internazionali: da parte sua, la Germania si è detta disposta a promuovere in sede europea il protocollo di accesso di Pechino al Wto, l' organizzazione mondiale del commercio.

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Se il processo andasse a buon fine, alla Cina verrebbe riconosciuto lo status di economia di mercato, che farebbe venir meno il diritto per i partner commerciali stranieri di imporre a Pechino misure anti dumping. si sa che su questi temi Berlino si muove facilmente e con forte indipendenza.