MILANO +1,4%, SPREAD A 258 - VOLA MEDIASET (+9%) CON LA RIPRESA DEL MERCATO PUBBLICITARIO - MARPIONNE SPINGE FIAT (+6,2%) - DRAGHI: SOLDI USCITI DALL’ITALIA PER INCERTEZZA POLITICA - LAGARDE: TAGLIARE I TASSI - TELECOM: DECISIONE SU LA7 ENTRO IL 7 FEBBRAIO - BONOMI: INTERESSATI A PIRELLI - L’AGA KHAN SI RIPRENDE TUTTA MERIDIANA - CROLLO CONSUMI PETROLIFERI - UTILI: IN CRESCITA PER CITIGROUP, IN CALO PER BOFA…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1 - BORSA: MEDIASET E FIAT SPINGONO MILANO, FTSE MIB CHIUDE A +1,4%
Radiocor - Le borse europee chiudono in rialzo complice la spinta arrivata nel pomeriggio da Wall Street. Negli Stati Uniti i buoni dati macroeconomici su disoccupazione e settore immobiliare hanno controbilanciato i conti in chiaroscuro presentati da Bank of America e Citigroup ridando slancio agli acquisti. Milano e' stato il listino migliore in Europa con il Ftse Mib che ha guadagnato l'1,43% e il Ftse All Share l'1,01%. Exploit per Mediaset (+9%) che riprende quota dopo due sedute in negativo grazie a un report di Credit Suisse che riporta fiducia sul mercato pubblicitario.

Bene anche Fiat (+6,2%) trainata dalle parole di Marchionne sul futuro del Lingotto. E acquisti anche sui bancari grazie a uno spread tornato in area 260 punti base: Ubi ha guadagnato il 3,4%, Unicredit il 2,41% e Intesa Sanpaolo l'1,71%. Sul mercato dei cambi, l'euro si rafforza ancora a 1,3353 (1,3227 ieri) e a 119,44 sullo yen (117,06) mentre il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 89,475. Per quanto riguarda il petrolio, il Wti con consegna a marzo sale dell'1,09% a 95,7 dollari.

2 - SPREAD CHIUDE A 258 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund chiude a 258 punti base. Il tasso di rendimento del decennale italiano è al 4,18%.

3 - CRISI: LAGARDE, TAGLIARE TASSI IN UE PER SOSTENERE DOMANDA
Radiocor - Mettere in pratica le 'politiche per rimuovere le incertezze' e riportare fiducia. E' questo il primo suggerimento con cui il numero uno de l Fondo monetario internazionale ha aperto la conferenza dedicata alle politiche economiche per il 2013. Questo significa 'ristabilire la sostenibilita' finanziaria' da parte dei paesi sviluppati. Il Fmi ha espresso preoccupazioni sul medio termine per 'ridurre il debito a un passo che sia legato alle specificita' di ogni Paese'.

Quanto all'Area Euro, secondo Lagarde 'molto e' stato ottenuto in termini di nuovi strumenti usati per combattere la crisi, ma programmi di protezione non hanno ancora dato prova della loro operativita''. A questo proposito il numero uno dell'istituto con sede a Washington ha detto che 'serve fare di piu' sull'unione bancaria'. 'Continue se non nuove politiche monetarie morbide potrebbero essere appropriate per sostenere la domanda', ha aggiunto Lagarde.

4 - TELECOM: AVANTI CON CESSIONE TIMEDIA, DECISIONE ENTRO 7 FEBBRAIO
Radiocor - Nulla di fatto dal cda di Telecom Italia, tutt'ora in corso, sulla cessione di Timedia, ma il processo di vendita prosegue e una decisione verra' presa prima del 7 febbraio, giorno in cui si riunira' di nuovo il board della compagnia telefonica per esaminare i conti. Queste le indicazioni date da una fonte all'uscita dal cda. 'Continuano le discussioni per la cessione - ha detto - si sono allungati i tempi ma non troppo: una decisione verra' presa prima del 7 febbraio'. La fonte ha precisato che ' i tempi si sono allungati per avere colloqui' con i due pretendenti. Rimangono in corsa 'sia Clessidra-Equinox, sia Cairo, quest'ultimo solo per la tv'.

5 - SQUINZI: NO A FACILI PROMESSE ELETTORALI O PASSI INDIETRO SU RIFORME
Radiocor - 'Mi auguro che in campagna elettorale non si seguano pericolose scorciatoie fatte di facili promesse irrealizzabili o di avventurosi passi indietro rispetto alla strada delle riforme che e' stata intrapresa'. E' questo il monito rivolto alla politica dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel corso di un convegno organizzato dall'associazione degli industriali su Mezzogiorno e investimenti nelle infrastrutture.

6 - PIRELLI: BONOMI, INTERESSE MA NIENTE DI ATTIVO, ACCORCIARE LA CATENA
Radiocor - 'Non c'e' niente di attivo. Siamo interessati se ci sara' la possibilita' di fare un'operazione istituzionale. Finche' c'e' un diba ttito tra Malacalza e Tronchetti non e' possibile'. Cosi' Andrea Bonomi presidente di Investindustrial, ha risposto in merito all'ingresso di Investindustrial nel gruppo Pirelli. Bonomi ha aggiunto: 'L'unica cosa che importa da un punto di vista industriale e' che venga accorciata la catena di controllo perche' non e' moderna'.

7 - L'AGA KHAN SI RIPRENDE TUTTA MERIDIANA
Da "la Repubblica" - Meridiana festeggia a Piazza Affari con un balzo del 47% l'ennesimo salvataggio dell'Aga Khan. La crisi, naturalmente, non è alle spalle. Ma la disponibilità del principe ismailita a ricapitalizzare la compagnia attraverso al sua cassaforte Akfed (si parla di un assegno da 100 milioni) ha messo le ali al titolo.

La decisione è arrivata alla fine di un lungo e teso consiglio d'amministrazione in cui si è consumato il divorzio tra l'Aga Khan e Giuseppe Gentile, socio al 26% di Meridiana cui qualche anno fa ha venduto Air Italy. Il principe - che ha già versato quasi 400 milioni nelle casse del gruppo negli anni

scorsi senza grandi risultati - rileverà il 26% in portafoglio al partner che dovrebbe incassare come da accordi una buonuscita vicina ai 25 milioni.
La compagnia, oberata da 145 milioni di debiti, stabilirà ora quanti soldi servono per sfuggire al crac. La partita è complessa e il primo obiettivo è quello di recuperare la licenza di volo tradizionale dopo che l'Enac, prendendo atto del sequestro di cinque aerei ottenuto dai creditori, l'ha cancellata sostituendola con un permesso di volo temporaneo che viene confermato ogni mese. Resta invece in standby, almeno per ora, il capitolo delle alleanze.

8 - BCE: A FINE 2012 DEFLUSSI CAPITALI DA ITALIA PER INCERTEZZA POLITICA
Radiocor - Tra la fine di novembre del 2012 e il 9 di gennaio del 2013 i rendimenti sui bond tripla A sono rimasti vicini ai loro minimi stori ci, con un lievissimo rialzo di circa 10 punti attorno all'1,8%, mentre nell'Eurozona il sentiment e' stato influenzato negativamente da revisioni al ribasso delle stime di crescita e in Italia 'la maggiore incertezza politica' ha portato a un certo deflusso di capitali verso paesi con tripla A.

E' quanto rileva la Bce nel bollettino mensile in cui sottolinea comunque come abbiano invece contribuito positivamente altri fattori, come la decisione di creare un unico regolatore bancario sotto la guida della Bce e la finalizzazione dell'accordo con la Grecia. Verso la fine dell'anno inoltre il mercato dei bond ha dovuto fare i conti con la spada di Damocle del fiscal cliff americano, ostacolo poi superato in extremis.

'Il fallimento iniziale nel trovare un accordo al Congresso - scrive la Bce - aveva inizialmente determinato un trend di spostamento dei capitali nel bond triplo A ma poi, alla luce dell'annuncio dell'accordo, il sentimento e' migliorato e gli yield sui bond tripla A sono saliti me ntre quelli emessi dai paesi in difficolta' sono scesi'. 'Gli yield sui bond a lungo termine emessi da Spagna e Italia - conclude il rapporto - sono cosi' scesi di circa 20 punti base arrivando sui livelli piu' bassi dall'annuncio da parte della Bce del programma Omt', cioe' di acquisto di bond sovrani .

9 - CONSUMI PETROLIFERI: UP, -10,1% NEL 2012, -11,1% ANNUO A DICEMBRE
Radiocor - Il 2012 si chiude con una nuova pesante flessione per i consumi petroliferi italiani che registrano un calo del 10,1% rispetto al 2011 attestandosi a circa 63,9 milioni di tonnellate. Lo comunica l'Unione petrolifera precisando che nel solo mese di dicembre i consumi sono ammontati a circa 5 milioni di tonnellate, con una diminuzione dell'11,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. 'Nonostante il fortissimo calo dei consumi dei carburanti registrato nell'anno - sottolinea Up - il gettito fiscale stimato e' cresciuto di oltre 4 miliardi di euro rispetto al 2011 (+12,5%) di cui, 3,2 miliardi derivanti dalle accise e 0,9 dall'iva'

10 - CITIGROUP: 1,2 MLD DLR UTILE IV TRIMESTRE, IN RIALZO DEL 25%
Radiocor - Profitti in rialzo del 25% nel quarto trimestre per Citigroup, anche se escludendo le voci straordinarie i conti sono stati al di sotto delle attese. Negli ultimi tre mesi dell'anno, come si legge nella nota della banca, l'utile netto e' stato pari a 1,19 miliardi di dollari, 38 centesimi per azione, in rialzo rispetto ai 956 milioni di dollari, 31 centesimi per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso. Escludendo le voci straordinarie i profitti sono stati pari a 2,2 miliardi di dollari, 69 centesimi per azione, mentre gli analisti attendevano 96 centesimi.

Nel trimestre il fatturato e' cresciuto a 18,2 miliardi di dollari, dai 17,2 miliardi dello stesso periodo del 2011. Nell'intero 2012 Citigroup ha riportato profitti netti per 7,54 miliardi di dollari con un fatturato di 70,2 miliardi, in ribasso rispetto all'utile per 11,06 miliardi con un giro d'affari di 78,4 miliardi del 2011. Nel trimestre il margine netto e' cresciuto al 2,93%. Il rapporto capit ale Tier 1 si e' attestato al 12,7% in base agli standard di Basilea I ed e' aumentato all'8,7% in base agli standard stimati di Basilea III.

11 - BANK OF AMERICA: -63% A 732 MLN $ UTILE NETTO IV TRIM. MA SOPRA ATTESE
Radiocor - Nel quarto trimestre Bank of America, terza tra i colossi bancari americani a diffondere i risultati dopo Goldman Sachs e Jp Morgan Chase, ha visto calare l'utile del 63%, soprattutto a causa di oneri straordinari collegati a una disputa legale con il colosso dei mutui Fannie Mae e al patteggiamento della causa sulle foreclosure. L'istituto di Charlotte, come si legge in una nota, ha riportato profitti netti per 732 milioni di dollari, 3 centesimi per azione, in calo del 63% rispetto agli 1,99 miliardi di dollari, 15 centesimi per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso.

Il fatturato e' calato del 25% a 18,66 miliardi di dollari, ma escludendo oneri per 700 milioni di dollari sarebbe stato di 19,6 miliardi. Gli analisti attendevano profitti per 2 centesimi per azione, con un giro d'affari di 21,03 miliardi. Nell'intero 2012 i profitti netti sono stati pari a 4,188 miliardi di dollari, 25 centesimi per azione, contro gli 1,44 miliardi, un centesimo per az ione, dell'anno precedente. Il fatturato e' calato dai 94,42 miliardi a 84,23 miliardi di dollari. Nel quarto trimestre, il rapporto capitale Tier 1, secondo gli standard di Basilea I, si e' attestato all'11,6% e al 9,5% secondo gli standard stimati di Basilea III.

 

 

BERLUSCONI ABBRACCIA MARCHIONNECHRISTINE LAGARDE Bernab e marco patuano Squinzi MARCO TRONCHETTI PROVERA ALBERTO NAGEL E ANDREA BONOMI FOTO BARILLARI aga khan giovanedraghi petrolio war02 lapLogo "Citigroup"BANK OF AMERICA