
DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA…
1 - BORSA: SEDUTA INTERLOCUTORIA, A MILANO (-0,2%) MEDIASET VOLA ANCORA
Radiocor - Seduta interlocutoria per le Borse europee che chiudono in leggero ribasso dopo la fiammata di ieri. I listini non hanno subi'to impatti ne' dal dato sul pil cinese (ai minimi dal 1999 ma in accelerazione nel quarto trimestre) ne' dalla fiducia del Michigan, sotto le attese degli esperti. Alla fine l'Ftse Mib chiude a -0,19% e tra i peggiori spiccano Eni (-1%), Fiat Industrial (-1,5%) ed Enel (-2,7%), quest'ultima penalizzata da un report di Ubs che ha emesso un sell sul titolo e prevede utili in calo fino al 2016.
Tra i migliori ancora una volta Mediaset (+5,8%), che strappa con volumi tripli rispetto alla media dell'ultimo mese, Buzzi (+4,1%) che cavalca il giudizio 'overperform' emesso da Exane, e le due big del credito, Intesa Sanpaolo (+1,1%) e Unicredit (+1,8%). Telecom Italia (+0,8%) avanza in attesa di novita' sulla cessione di La7, su cui avanza la candidatura del gruppo Cairo.
Sul resto del listino vola la ex galassia Ligresti, in primis Premafin (+13%) , dopo la consegna del progetto di fusione Unipol-Fonsai a Ivass. Realizzi su Meridiana (-15%) dopo il rally dei giorni scorsi. Sul mercato valutario l'euro cala a 1,329 dollari mentre il petrolio corregge a 95,54 dollari al barile (-0,42%).
2 - SPREAD BTP CHIUDE A 261 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude sopra la soglia dei 260 punti base (261), in lieve rialzo dai 258 punti di ieri. Il tasso sul decennale del Tesoro si attesta al 4,16%.
3 - MEDIASET: NUOVO SPRINT BORSA (+5,7%) TRA SCAMBI RECORD
(ANSA) - Anche oggi Mediaset è stata l'obiettivo principale degli acquisti in Piazza Affari, con un rialzo finale del 5,77% a 2,01 euro, peraltro dimezzato rispetto alla prima parte della seduta. Da record gli scambi, per un totale di oltre 79 milioni di pezzi passati di mano, corrispondenti al 6,7% del capitale che, sommato al 5% circolato nella vigilia, porta a quasi il 12% la quota circolata in borsa nelle ultime due sedute.
4 - PIL: PEGGIORA LA STIMA BANKITALIA PER IL 2013 DA -0,2% A -1%
Radiocor - Il Pil, nel 2013, scendera' dell'1% e non dello 0,2% come precedentemente stimato. E' la nuova previsione della Banca d'Italia, contenuta nel Bollettino economico, 'per effetto del peggioramento del contesto internazionale e del protrarsi della debolezza dell'attivita' nei mesi piu' recenti', si spiega. Nella media del 2012, invece, il Pil sarebbe sceso del 2,1%, sostanzialmente in linea con quanto previsto in luglio.
5 - VISCO: 2013 DIFFICILE, AFFRONTARE CON DECISIONE TEMA CRESCITA
Radiocor - 'Anche quest'anno sara' un anno difficile'. Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, all'Universita' di Firenze illustra le stime di via Nazionale contenute nel Bollettino Economico con la recessione di quest'anno che fara' segnare un -1% e aggiunge: 'Al di la' della congiuntura sfavorevole, il nostro Paese deve saper trovare le motivazioni e gli incentivi per affrontare con decisione il problema della crescita'. Per Visco servono guadagni di competitivita' che 'possono essere solo il risultato di un impegnativo ma imprescindibile disegno organico di riforma'.
6 - GRECIA: FMI; BUCO NEI CONTI, UE AGISCA IN FRETTA
(ANSA) - Il debito greco "non è sostenibile" senza "trasferimenti diretti nel budget greco da parte della Ue", che "si è impegnata in tal senso a dicembre": lo ha detto Poul Thomsen, inviato del Fmi. "Noi vediamo un buco nei conti" per gli obiettivi che deve raggiungere la Grecia e "gli europei devono riempirlo", ha aggiunto.
Secondo l'esperto del Fmi il buco è di circa 9,5 miliardi di euro fino al 2015-2016, e Thomsen ha ricordato che a dicembre l'eurozona si era detta pronta a fare tutto il necessario per riportare il debito nell'obiettivo stabilito, ovvero al 110% del pil entro il 2022. Nello stesso summit, l'eurozona e il Fmi si erano impegnati a riprendere i versamenti dei prestiti alla Grecia dopo un blocco di diversi mesi causato dalla crisi politica nel Paese che preoccupava la Ue.
Secondo il Fmi il debito ellenico resta ancora troppo elevato, malgrado le ristrutturazioni già effettuate, e rischia di restarlo in assenza di "un alleggerimento" o di un aiuto "a lungo termine" dell'Ue. "Prevediamo che il debito greco resterà troppo elevato senza un alleggerimento o dei trasferimenti (di denaro, ndr) a lungo termine da parte della Ue", ha detto Thomsen in un'intervista.
7 - FIAT: MARCHIONNE,FUSIONE CHRYSLER? LO VORREI, SE SUCCEDERA' NON LO SO
Radiocor - Una quotazione di Fiat e Chrysler come gruppo fuso e integrato. Cosi' Sergio Marchionne, amministratore delegato di entrambe i gruppi automobilistici in un'intervista rilasciata alla radio pubblica statunitense NPR. Interpellato su una eventuale quotazione di Chrysler, Marchionne ha indicato che 'la cosa davvero vorrei fare e' dare l'opportunita' agli investitori americani di comprare azioni di Fiat-Chrysler insieme.
Se succedera' non lo so, datemi tempo'. Marchionne ha cosi' ribadito quanto detto lunedi' scorso da Detroit: 'l'obiettivo e' creare una sola azienda che produce auto in tutto il mondo' ma 'non so come, quando e dove'. Serve pero', aveva precisato, 'gestire l'uscita di Veba in modo fattibile' da Chrysler. Marchionne ha indicato che, dopo quasi tre anni di crescita nelle vendite, il management di Chrysler non si sente piu' rilassato: 'stiamo diventando un po' piu' paranoici di quello che siamo stati storicamente, cosa che credo sia positiva', ha ir onizzato.
8 - FINMECCANICA: S&P RIDUCE RATING A BB+, OUTLOOK STABILE
Radiocor - Roma, 18 gen - Standard & Poor's ha ridotto oggi il Corporate Credit Rating a lungo termine di Finmeccanica, portandolo da BBB- con Outlook negativo a BB+ con Outlook stabile, principalmente a causa del prolungarsi dei tempi relativi all'esecuzione del piano di dismissioni. Sia Moody's (Baa3/Outlook stabile) che Fitch (BBB-/Outlook negativo), ricorda una nota, hanno recentemente confermato un livello di rating 'investment grade' a Finmeccanica.
La decisione di Standard & Poor's non modifica le condizioni degli strumenti di finanziamento in essere di Finmeccanica. L'andamento del Gruppo e' in linea con gli obiettivi finanziari comunicati al mercato. Finmeccanica riconferma gli obiettivi previsti per il 2012: Ricavi compresi tra 16,9 e 17,3 miliardi di euro, Ebitda pari a circa 1,1 miliardi e Focf (Free Operating Cash Flow) positivo.
Finmeccanica, aggiunge il comunicato, e' determinata nel proseguimento del proprio piano di ristrutturazione e nell'esecuzione tempestiva del piano d i dismissioni, che contribuiranno a rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo, a ridurre il livello di indebitamento, a migliorare la competitivita' sui mercati e a sostenere le performance future del core business. Il piano industriale di Finmeccanica, conclude la nota,e' supportato da una solida struttura finanziaria, con una durata media del debito residuo di oltre 10 anni, una robusta liquidita' e l'assenza di significative necessita' di rifinanziamento sul mercato obbligazionario fino alla fine del 2017.
9 - FINMECCANICA: IMPEGNO FARE TEMPESTIVAMENTE DISMISSIONI
(ANSA) - "Finmeccanica è determinata nel proseguimento del proprio piano di ristrutturazione e nell'esecuzione tempestiva del piano di dismissioni". Lo afferma la società , che riconferma anche gli obiettivi previsti per il 2012: ricavi compresi tra 16,9 e 17,3 miliardi, Ebita di circa 1,1 miliardi e Free Operating Cash Flow positivo.
Il piano di ristrutturazione e il piano di dismissioni, precisa la società , "contribuiranno a rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo, a ridurre il livello di indebitamento, a migliorare la competitività sui mercati e a sostenere le performance future del core business". "L'andamento del Gruppo è in linea con gli obiettivi finanziari comunicati al mercato", sottolinea Finmeccanica. La società ricorda inoltre che "sia Moody's (Baa3/Outlook stabile) che Fitch (BBB-/Outlook negativo) hanno recentemente confermato un livello di rating 'investment grade' a Finmeccanica".
10 - FINMECCANICA: BERSANI, TORNI L'ATTENZIONE, IL GOVERNO DOVRA' DIRE LA SUA
Radiocor - Sulle grandi societa' controllate dallo Stato, in particolare Finmeccanica, 'non c'e' stata sufficiente attenzione. Non posso tac ere di qualche elemento critico che c'e' stato quest'anno'. Lo dice Pierluigi Bersani che, da candidato alla presidenza del Consiglio, spiega che 'Finmeccanica meritava un'attenzione particolare da parte del Governo e del Parlamento, nelle forme giuste.
Stiamo parlando - ha ricordato - di una grande impresa pubblica che gestisce una frontiera tecnologica di primissimo piano per il nostro Paese. Ricordo che quando capito' a me, in una fase anche difficile di ristrutturazione di quell'azienda, si condussero le cose con un Governo che parlava con l'azienda, con una Commissione parlamentare che discuteva seriamente di questa cosa e con decisioni affidate, naturalmente, al manager ma secondo un indirizzo dell'azionista'. Bersani sottolinea che 'l'azionista deve dire qualcosa. Se partiamo dal presupposto che l'azionista, essendo pubblico, non deve dire nulla, la cosa non ha senso, non sta in piedi, si finisce per avere imprese che non hanno barra sufficiente'.
11 - BOEING:USA,BATTERIE PROBLEMA 787,VOLERA' QUANDO 100% SICURO
(ANSA) - I problemi del 787 Dreamliner sembrano concentrati sulle batterie: il 787 non volerà fino a quando non si sarà certi al "100%" che sono sicuri. Lo afferma il segretario dei Trasporti americano, Ray Lahood, secondo quanto riporta l'agenzia Reuters. Al momento - precisa Lahood - non c'é una tempistica esatta. Il 787 Dreamliner usa batterie al litio.
Le autorità americane - afferma Lahood - stanno indagando sulle batterie al litio del 787 Dreamliner. "La ragione per cui abbiamo deciso di lasciarlo a terra è che avevamo bisogno di ulteriori consultazioni con Boeing. Gli aerei non voleranno fino a che non avremo avuto modo di esaminare le batterie, che sembrano essere il problema" mette in evidenza Lahood. Il 787 Dreamliner non volerà - aggiunge - fino a che le autorità non saranno sicure che è "al 1.000% sicuro". Al momento non è chiaro quando saranno autorizzati di nuovi a volare.
12 - BNP PARIBAS E SOCGEN, AL VIA RIMBORSO PRESTITI BCE
(ANSA) - Nelle prossime settimane Bnp Paribas e SocGen dovrebbero incominciare a restituire i soldi presi in prestito dalla Banca Centrale Europea attraverso i due maxi-rifinanziamenti, (long-term refinancing operation). Lo riferisce Bloomberg, che cita fonti vicino alla vicenda. I pagamenti da parte delle due banche francesi, dovrebbero partire dal prossimo 30 gennaio quando Francoforte incomincerà ad accettare ufficialmente i rimborsi delle due Ltro, effettuate a dicembre 2011 e febbraio 2012.
13 - GOLDMAN SACHS: A BLANKFEIN BONUS IN AZIONI DA 13,3 MLN, +90%
(ANSA) - Goldman Sachs concede al suo amministratore delegato, Lloyd Blankfein, un bonus in azioni per il 2012 da 13,3 milioni di dollari, il 90% in più rispetto allo scorso anno. Lo riporta l'agenzia Bloomberg, sottolineando che a Blankfein sono state concesse 94.320 azioni. Blankfein riceve di solito da Goldman Sachs il 70% del suo bonus in azioni e il 30% in contanti.
Le autorità americane - afferma Lahood - stanno indagando sulle batterie al litio del 787 Dreamliner. "La ragione per cui abbiamo deciso di lasciarlo a terra è che avevamo bisogno di ulteriori consultazioni con Boeing. Gli aerei non voleranno fino a che non avremo avuto modo di esaminare le batterie, che sembrano essere il problema" mette in evidenza Lahood. Il 787 Dreamliner non volerà - aggiunge - fino a che le autorità non saranno sicure che è "al 1.000% sicuro". Al momento non è chiaro quando saranno autorizzati di nuovi a volare.
14 - MORGAN STANLEY: RIVEDE UTILE IN IV TRIM., FATTURATO SALE A 7 MLD $
Radiocor - Nel quarto trimestre del 2012 Morgan Stanley, ultima delle grandi banche americane a diffondere i risultati di bilancio, ha virato in utile rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. 'Abbiamo raggiunto un punto cruciale', ha detto l'amministratore delegato James Gorman all'emittente televisiva Cnbc. Guardando ai numeri, la banca ha riportato profitti netti per 481 milioni di dollari, 25 centesimi per azione, contro le perdite per 275 milioni, -15 centesimi per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso.
Escludendo le voci straordinarie, i profitti sono stati pari a 894 milioni di dollari, 45 centesimi per azione, contro il rosso da 349 milioni, -20 centesimi per azione, dello stesso periodo del 2011. Il fatturato e' cresciuto del 23% da 5,68 a 6,9 miliardi di dollari, ovvero 7,48 miliardi di dollari escludendo l'impatto della valutazione del debito. Gli analisti attendevano profitti per 27 centesimi su un fatturato di 7 miliardi di dollari. Da segnalare che nel trimestre il rapporto capitale Tier 1 si e' attestato al 17,9%.
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