MONTI PIAZZISTA DEL DEBITO EUROPEO IN ASIA: LA MISSIONE PARTIRÀ DA SEOUL? - MILANO -1,5%, PESANO LE STIME SUL PIL - SPREAD 366 - VERTICE DEI LIGRESTI IN BANCA LEONARDO (PREMAFIN +36%, FONSAI -13%) - ALITALIA: LA CORTE DEI CONTI ACCERTA 100 MLN € DI DANNO ERARIALE NELL’ERA CIMOLI - FIAT: CORTE D’APPELLO REINTEGRA GLI OPERAI RIOTTOSI DI MELFI. IL LINGOTTO FARÀ APPELLO - MALACARNE (SNAM): FUSIONE CON TERNA NON MI CONVINCE…

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1 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO PESANTE CON BANCHE, RALLY PREMAFIN
(LaPresse) - Ancora un giornata negativa per i mercati segnata dai tagli alle stime di crescita dell'eurozona da parte della Commissione Ue per il 2012. Secondo Bruxelles il Pil dell'area della moneta unica arretrerà dello 0,3% quest'anno, contro il +0,8% previsto lo scorso autunno, e per l'Italia la contrazione sarà dell'1,3%. La Commissione vede peggio di Roma solo Grecia (-4,4%) e Portogallo (-3,3%). Meglio le previsioni sulla Spagna (-1%). A Milano, l'indice Ftse Mib perde l'1,48% a 16.312,3 punti e il Ftse All-Share che mostra un ribasso dell'1,39% a 17.339,04 punti.

Oggi il Parlamento di Atene ha approvato il disegno di legge sul bond swap che coinvolge i creditori privati. In questo contesto, chiusura debole per le principali Borse europee, ma non per Londra dove il Ftse 100 guadagna lo 0,36% a 5.937,89 euro. Il Dax di Francoforte perde lo 0,5% a 6.809,46 punti e il Cac 40 di Parigi rimane sulla parità a 3.447,31 punti. A Madrid, l'indice Ibex cade dell'1,49% a 8.527,7 punti, mentre ad Atene il listino generale lascia lo 0,72% a 746,53 punti.

A Milano è pesante il comparto bancario, con Unicredit che segna il ribasso maggiore, del 6,2% a 3,81 euro. Cadono Banco Popolare (-3,55% a 1,413 euro), Bper (-4,1% a 6,08 euro), Popolare di Milano (-3,3% a 0,4835 euro), Ubi Banca (-5,13% a 3,51 euro), Mediobanca (-2,65% a 4,854 euro) e Intesa Sanpaolo (-2,23% a 1,448 euro). Cede anche Mps (-3,28% a 0,386 euro), dopo aver annunciato l'avvio delle consultazioni con i sindacati per arrivare a una riduzione della spesa complessiva su personale e top manager pari al 3%. L'obiettivo è quello di contenere i costi mantenendo comunque l'attuale livello occupazionale.

Nel resto del paniere principale cade Fiat (-4,47% a 4,574 euro), mentre sale Finmeccanica (+0,63% a 4,168 euro). Su anche Enel (+0,27% a 3,026 euro), in ribasso al contrario Mediaset (-3,43%), A2A (-1,76%) e Pirelli (-0,19%). Fuori dal paniere principale tonfo di Fondiaria Sai (-13,12% a 1,47 euro), con i fondi Sator e Palladio pronti a un piano alternativo a Unipol (-3,48% a 0,2799 euro) per il controllo di Premafin (+37,15% a 0,3788 euro) e della stessa FonSai. Ancora nella galassia Ligresti, Milano Assicurazioni crolla del 10,62% a 0,3182 euro.

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN LIEVE RIALZO A 366 PUNTI BASE...
(LaPresse) - Chiusura in leggero rialzo a 366 punti base per lo spread tra Btp e Bund a 10 anni. Il differenziale ha terminato ieri gli scambi a 362 punti. Il rendimento dei buoni dei Tesoro italiani decennali è al 5,54% sul mercato secondario.

3 - MONTI: STUDIA MISSIONE ASIATICA CON POSSIBILE PARTENZA DA SEUL
Radiocor - Un tour asiatico con partenza da Seul e tappe successive a Tokyo e Pechino: e' questa la mappa della missione allo studio del presidente del Consiglio, Mario Monti, per l'ultima settimana di marzo. Il presidente del Consiglio, come apprende Radiocor, potrebbe infatti prendere parte al Nuclear Security Summit 2012, vertice mondiale sulla sicurezza nucleare, in programma nella capitale della Corea del Sud il 26 e 27 marzo, alla presenza di 53 tra capi di Stato e di Governo, compreso il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

Al summit e' inoltre prevista la partecipazione del presidente della Commissione Ue, Jose' Barroso. Fonti di Palazzo Chigi confermano l'ipotesi della presenza di Monti a Seul, ma precisano che non c'e' ancora una decisione definitiva. Sono inoltre in corso contatti per una missione del capo del Governo italiano a Tokyo e Pechino tra il 28 e il 30 marzo. All'ordine del giorno dei possibili incontri in Giappone e Cina c'e' il pacchetto di interventi di Cina a Giappone a supporto dell'Europa.

4 - CONSOB: PROVVEDIMENTO SU VENDITE ALLO SCOPERTO NON SARA' RINNOVATO
Radiocor - Scade domani 24 febbraio la restrizione decisa dalla Consob in materia di posizioni nette corte sui titoli finanziari. Il provvedimento sulle vendite allo scoperto era stato preso questa estate, insieme ad altre authority europee, ed era stato prorogato nel mese di gennaio. Adesso che la situazione si e' tranquillizzata, il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, in un incontro con gli operatori a Londra, ha spiegato che il provvedimento non sara' rinnovato seguendo quanto hanno gia' fatto gli altri Paesi.

Una decisione formale, tuttavia, sara' presa solo domani nel corso di una riunione della Commissione. Resteranno, comunque, in vigore gli obblighi di comunicazione alla Consob delle posizioni ribassiste rilevanti su tutte le societa' quotate in Italia, introdotti il 10 luglio scorso e il divieto delle vendite allo scoperto 'nude', cioe' quelle non assistite dalla disponibilita' dei titoli al momento dell'ordine.

5 - PREMAFIN: VERTICE DEI LIGRESTI IN BANCA LEONARDO...
Radiocor - Incontro pomeridiano con l'advisor Banca Leonardo per Ionella e Salvatore Ligresti, all'indomani dell'annuncio dell'offerta di Sator-Palladio per Premafin da 450 milioni di euro. La presidente di Fonsai e' tuttora nella sede della banca, mentre Salvatore Ligresti e' uscito. Interpellato se nel corso della riunione si fosse affrontata anche la proposta Sator-Palladio, Ligresti ha risposto: 'Sempre esaminiamo'. Banca Leonardo e' advisor dei Ligresti sia su Premafin, sia sulla ristrutturazione del debito delle holding a monte, Sinergia e Imco, ma secondo quanto riferiscono fonti vicino al dossier la riunione tuttora in corso riguarda Premafin.

6 - BORSA: BLITZ SATOR-PALLADIO RIACCENDE GALASSIA LIGRESTI, PREMAFIN +36%...
Radiocor - L'offerta a sorpresa del tandem Sator-Palladio, che mette sul piatto 450 milioni (contro i 400 proposti da Unipol) per sostenere l'aumento di capitale di Premafin, manda in orbita in Borsa la holding dei Ligresti che, dopo numerose sospensioni, chiude in rialzo del 36,39% a 0,3788 euro, ai massimi da fine luglio. Forti anche i volumi, che si sono attestati a 14,4 milioni, quasi cinque volte rispetto alla media degli ultimi 30 giorni (3 milioni).

'La proposta di Palladio-Sator toglie appeal speculativo a FonSai e Milano Assicurazioni', sostengono in un report gli analisti di Intermonte. E in effetti, in Borsa, FonSai oggi e' stato il peggior titolo con un ribasso del 13,1% a 1,47 euro con 10,25 milioni di pezzi scambiati (in linea con l'ultimo mese) e la stessa Milano Assicurazioni ha lasciato sul terreno il 10,6% a 0,318 euro con 46 milioni di pezzi passati di mano, il triplo rispetto all'ultimo mese.

7 - FIAT, CORTE APPELLO REINTEGRA OPERAI MELFI. LINGOTTO: FAREMO RICORSO...
(LaPresse) - La corte d'appello di Potenza ha disposto il reintegro dei tre operai di Melfi, Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli, che erano stati licenziati dalla Fiat nell'estate del 2010. L'azienda li accusava di aver bloccato un carrello durante una manifestazione sindacale e di aver impedito così di lavorare ai colleghi che non volevano aderire allo sciopero. Si tratta di una sentenza di secondo grado.

primo grado, nell'estate 2011, il giudice del lavoro aveva dato ragione al Lingotto. I tre, così avevano dovuto lasciare lo stabilimento, dove erano stati provvisoriamente reintegrati da un provvedimento provvisorio della magistratura in attesa della decisione di merito. La Fiat ha già annunciato che ricorrerà in Cassazione.

8 - OPERAI, VOGLIAMO SOLO LAVORARE
(ANSA) - "Vogliamo solo tornare a lavorare". Così i tre operai della Fiat di Melfi licenziati hanno accolto la decisione della Corte d'Appello di Potenza che obbliga l'azienda al reintegro. Barozzino, Lamorte e Pignatelli hanno assistito alla lettura della sentenza e subito dopo si sono commossi: fuori dall'aula, sono stati accolti da un applauso dei loro colleghi. "Vogliamo solo tornare a lavorare", hanno detto i tre

9 - ALITALIA: GESTIONE 2001-2007, CORTE CONTI ACCERTA DANNO PRESUNTO 100 MLN
Radiocor - L'inchiesta istruttoria della Corte dei Conti sulla gestione di Alitalia tra il 2001 e il 2007, secondo quanto apprende Radiocor, ha portato finora ad accertare un danno presunto all'Erario di circa 100 milioni di euro derivante dalle condotte manageriali degli ex vertici della compagnia aerea in carica nel periodo considerato.

Il danno, emerso dagli accertamenti delegati al Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di Finanza, riguarda l'operazione Eurofly, la vendita di 13 aerei MD80, la consulenza triennale da 50,8 milioni di euro affidata a McKinsey dall'allora presidente Giancarlo Cimoli. Le medesime operazioni sono anche oggetto di un'inchiesta penale della Procura di Roma per la quale arriveranno a breve le richieste di rinvio a giudizio.

10 - MALACARNE, AD SNAM A RADIO 24: "RIDUZIONE QUOTA ENI NON CAMBIA LE NOSTRE STRATEGIE...
"Indipendentemente dalla sua entità, la riduzione della quota Eni in Snam che sarà decisa per decreto, non cambierà assolutamente quelle che sono le nostre strategie. Anzi al di la' di quella che sara' la quota, una discesa di Eni può dare impulso alle nostre strategie europee favorendo eventuali joint ventures e sviluppi comuni con altre società del vecchio continente. Ci tengo comunque a sottolineare che oggi, l'indipendenza della nostra società da Eni è totale." Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Snam, Carlo Malacarne. a Sebastiano Barisoni nel programma di Radio24 Focus Economia

11 - MALACARNE, AD SNAM, A RADIO 24: "FUSIONE CON TERNA NON MI CONVINCE...
"La fusione tra Terna e Snam per creare la rete italiana dell' energia non mi convince (una volta che Snam sarà svincolata dalla quota Eni, voluta dal Pd e sostenuta da Enrico Letta, ndr) perché non c'è nessuna sinergia e non ha nemmeno un raziocinio industriale" . "Del resto - ha continuato Malacarne - Non esistono esempi di successo di un' aggregazione di questo genere in Europa. E infatti, l'attività', anche con i clienti, tra noi e Terna e' molto differente ed e' difficilmente paragonabile perché l'energia elettrica viene prodotta nei siti decisi mentre il gas viene trasportato da dove c'e' e la produzione locale e' minoritaria."

12 - SUPERUTILITY: ALEMANNO, SI DISCUTE TRA SINDACI, DIFFICILE REALIZZARLA...
Radiocor - Il progetto di una Superutility che raccolga in una holding attorno a Edipower, le altre ex municipalizzate 'mi sembra un po' difficile da realizzare; in sede Anci e tra sindaci se ne sta discutendo'. Lo ha dichiarato a Radiocor il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il Campidoglio e' azionista di controllo di Acea, candidata a un conferimento nella eventuale nuova holding, ipotesi sulla quale pero' si registra oggi la frenata del sindaco. 'Prima dell'approvazione del bilancio comunale - ha poi aggiunto Alemanno - esprimeremo un progetto in merito'.

13 - ATLANTIA: S&P'S TAGLIA RATING A BBB+, OUTLOOK RESTA NEGATIVO
(ANSA) - Standard & Poor's ha tagliato il rating di lungo termine su Atlantia a 'BBB+' da 'A-'. Lo si legge in una nota dell'agenzia internazionale, in cui si precisa che la decisione è legata al downgrade dell'Italia. S&P's inoltre ha confermato l'outlook negativo di Atlantia e vede il rischio di nuovi 'downgrade' nel caso si verificassero nuovi tagli al rating del Paese o nuove misure di austerità e o peggioramenti del profilo finanziario della società.

 

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