UN COLPO DI QATAR PER TELECOM - PER “FT”, GLI EMIRI SONO INTERESSATI A ENTRARE NELLA RETE. TELECOM SMENTISCE

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Massimo Sideri per il "Corriere della Sera"

Per il Financial Times Telecom Italia ha già avuto dei contatti con alcuni fondi, tra cui quelli onnipresenti del Qatar, per farli entrare nella società della rete fissa che dovrebbe nascere dallo scorporo annunciato nell'ultimo consiglio di amministrazione. Il gruppo telefonico ha risposto dichiarando «infondata» la notizia. Certo i fondi del Qatar sono molto liquidi e particolarmente attenti all'Italia.

La lista dello shopping già portato a termine è lunga, da Valentino al Four Seasons di Firenze. Il nome del fondo sovrano era rimbalzato anche ai tempi dell'acquisizione del canale televisivo La7 , poi finito a Urbano Cairo. Il made in Italy a Doha, come nelle altre capitali della penisola arabica, piace sempre molto. E poi, in particolare per il Qatar, ci sono anche ragioni «personali».

Lo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani è legato all'Italia anche dai ricordi degli anni Novanta quando depose il padre Khalifa bin Hamad Al Thani che si trasferì a Roma. Ancora oggi lo sceicco ama venire in visita non ufficiale nella capitale in vesti «civili». Sarà per questo che la sua italianità viene completata anche dalla passione per il calcio: ha ottenuto già dalla Fifa la nomina per i campionati mondiali del 2020. Il pallone in Qatar è molto amato. Tanto che le voci di un interesse del fondo sovrano per il 30% del Milan erano state considerate credibili in Borsa qualche mese fa.

Dunque è facile immaginare che un interesse di massima ci possa essere. D'altra parte era stato lo stesso presidente del gruppo telefonico, Franco Bernabè, a dirsi sicuro, il giorno dell'audizione presso le commissioni parlamentari, che l'interesse dei fondi esteri per la società della rete fosse cosa tangibile. Per adesso l'unica cosa certa è una trattativa (ormai anche un po' troppo trascinata) con la Cdp. Si capirà più avanti qual è la partita sul fronte estero.

Giovedì prossimo a Milano, cogliendo l'occasione di un cda già in agenda per fare il punto mensile sulla gestione ordinaria, Bernabè porterà agli altri consiglieri un aggiornamento sul progetto di spinoff e in particolare sui colloqui con l'Agcom. La prima settimana di giugno l'Authority presieduta da Angelo Cardani ha avviato la sua analisi e chiesto alla società altre informazioni su perimetro della rete da separare, governance della newco e su «le modalità e i tempi per realizzare il sistema di equivalence of input». Su questo Telecom si è già espressa: lo scorporo potrà avvenire entro la fine dell'anno.

 

 

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