
DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA…
PER TRUMP E XI È L’ORA DEL DISGELO – È INIZIATA A GINEVRA LA DUE GIORNI DI COLLOQUI SUI DAZI TRA RAPPRESENTANTI CINESI E AMERICANI – PECHINO PARLA DI “UN IMPORTANTE PASSO PER UNA SOLUZIONE” – IL “CALIGOLA DELLA CASA BIANCA” HA EVOCANTO LA POSSIBILITÀ DI TAGLIARE DAL 145% ALL’80% LE TARIFFE CONTRO IL DRAGONE: “SEMBRA GIUSTO!” – AL TAVOLO SIEDONO IL SEGRETARIO AL TESORO USA, SCOTT BESSENT, E IL RAPPRESENTANTE PER IL COMMERCIO, JAMIESON GREER DA UN LATO, E DALL’ALTRO IL VICEPREMIER CINESE, HE LIFENG, E IL PRINCIPALE CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA DI XI JINPING, WANG XIAOHONG...
Estratto dell’articolo da www.ilsoe24ore.com
SCOTT BESSENT A GINEVRA PER I COLLOQUI USA CINA SUI DAZI
I colloqui della Cina sul dossier commerciale con gli Usa in corso a Ginevra sono un “importante passo” per una risposta ai problemi tra Pechino e Washington. “Il contatto in Svizzera è un passo importante per promuovere la risoluzione della questione”, ha riportato l’agenzia statale Xinhua in un commento, senza fornire ulteriori dettagli sullo stato dei negoziati.
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I colloqui diretti di de-escalation fra Stati Uniti e Cina sono i primi fra i due maggiori protagonisti della guerra globale dei dazi inaugurata dall’amministrazione Trump. Nella città svizzera si sono riuniti il segretario al Tesoro e il rappresentante per il Commercio statunitensi Scott Bessent e Jamieson Greer e il vicepremier cinese, He Lifeng.
Ai colloqui commerciali partecipa anche il principale consigliere per la sicurezza del presidente Xi Jinping, Wang Xiaohong. La mossa, ha osservato il Wsj, sta a dimostrare l’importanza della vicenda del fentanyl, la droga sintetica che è una piaga sociale negli Usa, nelle discussioni tra le parti.
Il presidente Usa Donald Trump ha preparato il terreno per i colloqui evocando la possibilità di ridurre i pesanti dazi imposti contro la superpotenza rivale e, al contempo, invitando Pechino ad aprire il suo mercato agli Stati Uniti.
«Una tariffa dell’80% sulla Cina sembra giusta! Dipende da quello che mi dice Scott B.» ha scritto il presidente americano su Truth.
Nel suo post, il tycoon non ha specificato se la riduzione dal 145% all’80% dei dazi sui prodotti cinesi possa essere quella definitiva o se si tratterà di uno status provvisorio. Secondo diversi media americani l’amministrazione starebbe pensando di tagliare i dazi a Pechino molto di più.
Un primo passo da parte di Washington, nella speranza di una reciproca riduzione tariffaria da parte del Dragone che, a sua volta, ha imposto un duro 125% sui beni americani. Per Bloomberg, l’obiettivo sarebbe arrivare sotto il 60%, mentre secondo quanto hanno riferito fonti informate al Washington Post l’amministrazione potrebbe arrivare al 54-50%. [...]
guerra commerciale stati uniti cina
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