CIAO LETTA! PIAZZA AFFARI PREMIA RENZI CON UN +1,6% E SPREAD IN CALO A 200 PUNTI - ANDREA GUERRA NEL TOTO-MINISTRI RENZIANO? E LUXOTTICA CALA (-1,5%) PER LA PAURA DI PERDERE L’AMMINISTRATORE DELEGATO

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Carlotta Scozzari per Dagospia

La prospettiva di un governo del segretario del Pd Matteo Renzi alle porte entusiasma Piazza Affari, che in un panorama europeo appena positivo mette a segno un rialzo deciso dell'1,62% a 20.436,47 punti. Secondo analisti e banche d'affari, l'esecutivo guidato dal segretario del Pd potrà finalmente aprire la strada alle riforme, prima fra tutte quella elettorale, di cui il Paese ha bisogno. Segnali positivi sono giunti anche dal fronte dello spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi, sceso a 200 punti dai 204 del giorno prima.

All'interno del Ftse Mib, in volata soprattutto Finmeccanica, che ha guadagnato il 4,99% sull'onda delle indiscrezioni sulla creazione di una società ad hoc in cui confluiranno la controllata Ansaldo Sts (che ha accolto male la news, con una flessione del 4,09%) e le attività "buone" di Ansaldo Breda, che passerà poi sotto il cappello della Cdp.

Rialzi superiori al 4% anche per il Banco Popolare (+4,02%), che continua così a guadagnare il terreno perso tra gennaio e febbraio sulla notizia dell'aumento di capitale da 1,5 miliardi, e per Tod's (+4,32%), che pure approfitta per recuperare dopo l'andamento negativo degli ultimi mesi. Tra le migliori performance del Ftse Mib, da segnalare anche Cnh industrial (+3,68%) e Fiat (+2,8 per cento).

A parte il forte calo di Ansaldo Sts, all'interno del Ftse Mib, l'unico ribasso superiore all'1% è stato quello di Luxottica (-1,52 per cento). Le azioni del gruppo dell'occhialeria che fa capo alla famiglia Del Vecchio hanno scontato le indiscrezioni secondo cui l'amministratore delegato Andrea Guerra potrebbe lasciare la società per un incarico nel nuovo governo Renzi, magari come ministro dello Sviluppo economico.

Ribasso dello 0,76% per Mps, mentre in giornata è giunta la notizia che la Fondazione prima socia, presieduta da Antonella Mansi, nel mese di gennaio ha venduto un 2% della banca sul mercato. La quota in mano all'ente senese dovrebbe così essersi ridotta intorno al 31,5 per cento.

 

RENZI E LETTAANDREA GUERRAANSALDO BREDA jpegFinmeccanicaMATTEO RENZI E ANTONELLA MANSI