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Francesco Spini per "La Stampa"
Il processo di cessione di Telecom Italia Media, dunque di La7, entra nel vivo. Al tavolo del consiglio di amministrazione di Telecom Italia sono approdate oltre quindici «manifestazioni di interesse» raccolte dagli advisor Mediobanca e Citi. E contemporaneamente è andato avanti il processo di riorganizzazione di TI Media, dove Giovanni Stella ha rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore delegato e di vice presidente esecutivo.
Decisione presa , spiega una nota diffusa al termine della riunione del cda di TI Media, «al fine di garantire il miglior presidio della gestione e razionalizzazione delle attività del gruppo». Stella resterà consigliere e si è reso disponibile «a focalizzarsi in particolare sulla gestione delle attività televisive anche al fine di valorizzare incrementalmente questo asset».
Per ora l'iter di vendita è ancora alla fase iniziale: per facilitarlo La7 sarà societarizzata in una Srl come lo è TI Media Broadcasting che riunisce le torri e i tre multiplex del digitale terrestre, le infrastrutture insomma. Il «teaser» inviato dagli advisor ai possibili pretendenti ha avuto un buon ritorno, essendo questo piuttosto generico. Si trattava, al momento, di un invito a sondare il dossier e valutare le attività della controllata di Telecom. Tra i nomi dei possibili interessati tra cui anche un buon numero di fondi - circolano da tempo quelli di Al Jazeera, che ha in atto una campagna di espansione in Europa, di Discovery Channel e di Sky Italia. A chiarire le intenzioni di quest'ultima ci ha però pensato l'amministratore delegato Andrea Zappia.
Da parte di Sky, ha detto il manager, non c'è «nessuna intenzione di acquistare La7, ma quando c'è un operatore in vendita chiunque va a vedere i documenti». Per Zappia, è stata quindi una iniziativa di «comprensione del mercato e non di un interesse di Sky per La7». Possibile che si tratti di tattica, ma in ambienti finanziari c'è la convinzione che alcuni attori veramente interessati, in questa fase preliminare, abbiano preferito non comparire, per uscire allo scoperto solo quando il gioco entrerà nella fase cruciale. C'è chi pensa ancora al gruppo L'Espresso, nonostante le ripetute smentite.
Tornando a Telecom ieri il cda ha deciso di rinviare al prossimo cda - quello che, il primo di agosto, approverà i conti semestrali - la decisione riguardo l'assemblea a cui sarà sottoposto il voto sull'azione di responsabilità contro gli ex top manager Carlo Buora e Riccardo Ruggiero riguardo, rispettivamente, alla vicenda relativa alla security e a quella delle sim false. Infine ieri il cda ha deciso di conferire il ramo d'azienda dell'Information Technology alla controllata Shared Service Center; Saiat invece sarà incorporata in Telecom Italia. La riorganizzazione ha suscitato le critiche dei sindacati.
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