SORGENIA DELLE BANCHE – GLI ISTITUTI DI CREDITO STUDIANO IL PIANO B PER DIVENTARE PADRONI E FAR FUORI IL PRIMO SOCIO, LA CIR DELLA FAMIGLIA DE BENEDETTI

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Francesco Spini per ‘La Stampa'

Nel futuro di Sorgenia ci sono le banche: da parte loro è allo studio un piano B secondo cui gli istituti di credito potrebbero esautorare il primo socio attuale, ovvero la Cir, e prendere il pieno controllo della società dell'energia. Le trattative sulla ristrutturazione dell'indebitamento del gruppo, pari a 1,9 miliardi di cui 600 in eccesso, sono in stallo da tempo.

Dalla holding della famiglia De Benedetti, con una nota, confermano che le banche non hanno considerato sufficiente la proposta di Cir di partecipare alla ristrutturazione di limitare il proprio impegno a non oltre 100 milioni, quando dagli istituti avevano richiesto un contributo di almeno 150 milioni. Così le banche «hanno comunicato a Sorgenia che stanno lavorando su una ipotesi di operazione alternativa, implementabile anche nel caso in cui gli azionisti non intendessero partecipare alla manovra di ristrutturazione».

Insomma, senza un accordo, le banche trasformerebbero parte del loro credito in eccesso in azioni e strumenti partecipativi, arrivando a sfilare la società alla Cir. In questo momento, tuttavia, «le trattative tra Sorgenia e le banche finanziatrici proseguono». Nel mentre, la società ha scongiurato il possibile deficit di cassa che, lo scorso 17 febbraio, era stato ipotizzato per la fine di marzo.

Sono stati posti in essere interventi sul capitale circolante e in particolare la società sta perfezionando la cessione all'americana ContourGlobal di cinque impianti solari per meno di 20 milioni di euro e nel frattempo sarebbe giunta alle battute finali per la cessione di alcune autorizzazioni che riguardano il settore eolico in Francia.

Nella fase iniziale, invece, la cessione dell'asset più importante, Sorgenia Green. Fatto sta che, come assicura il comunicato della Cir, «per il corrente mese di aprile», proprio in virtù del «perfezionamento di alcune operazioni straordinarie» la società «è impegnata a ridurre i rischi di situazioni di tensione finanziaria», nonostante rimangano alcuni «profili di incertezza sul perfezionamento» delle operazioni messe in campo.

Di certo, avvertono dalla holding, mentre il taglio delle linee di credito - tra revoche e sospensioni da parte degli istituti di credito- hanno condizionato negativamente l'operatività di Sorgenia, «il mantenimento della continuità aziendale è legato al recupero della normale operatività bancaria». E «potrà avere, inoltre, un impatto significativo l'esito delle discussioni sulla ristrutturazione dell'indebitamento». Nei prossimi giorni sono previste nuove riunioni tra le banche.

 

 

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