
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Arturo Zampaglione per "la Repubblica"
Onnipresenti e inconfondibili, spesso sgangherati, sempre abbastanza economici, i taxi gialli ( yellow cabs) sono sempre stati un simbolo di New York. E l’immagine di un vecchio Checker cab che sfreccia lungo la Quinta avenue o di una elegante signora che agita la mano davanti a una Chevrolet Caprice riporta inevitabilmente il pensiero alle luci di Times Square o all’Empire State Building.
Assieme alla metropolitana, i taxi newyorkesi hanno garantito il frenetico movimento degli 8 milioni di abitanti della città verticale, contribuendo al successo economico e all’arrivo di turisti. Hanno conquistato un posto in romanzi di successo e in celebri film di Hollywood, a cominciare dalle commedie di Woody Allen e da Taxi Driver, girato nel 1976 da Martin Scorsese, con Robert De Niro nei panni di un tassista notturno nelle zone malfamate della metropoli. Ma adesso un improvviso e inaspettato sorpasso rischia di offuscare il mito dei yellow cabs .
la app uber lanciata cinque anni fa
Secondo l’ultimo censimento della Taxi and Limousine commission, l’organismo comunale che tutela il settore, nelle strade di New York circolano ormai più berline nere di Uber che non taxi gialli. Il servizio di autonoleggio via-smartphone, nato nel 2009 e arrivato a New York solo 4 anni fa può contare oggi su 14.088 macchine registrate, rispetto ai 13.587 “medallion taxi”, cioè ai taxi con la licenza comunale. «E’ un segno dei tempi», commenta soddisfatto Matthe Wing, un dirigente della Uber, la società di San Francisco fondata da Travis Kalanich che vale ormai 40 miliardi di dollari. «La realtà – aggiunge Wing – è che stiamo cambiando in meglio l’intero ecosistema dei trasporti newyorkesi ».
I rappresentanti dei proprietari e degli autisti dei taxi gialli la pensano diversamente. «E’ assurdo che New York faccia lievitare il numero di macchine Uber senza aver esaminato l’impatto che ha sul traffico, sul parcheggio e sull’inquinamento», si lamenta Tweeps Pillips, direttore del Committee for taxi safety. Il quale, sulla base degli ultimi dati, ha presentato una richiesta ufficiale al sindaco Bill de Blasio: una moratoria sulle nuove licenze Uber nel territorio comunale.
Il duello tra Uber e i taxi classici è in corso in tutto il mondo, ma a New York sembra diverso che altrove, in parte per l’importanza dei trasporti pubblici nella vita cittadina, dall’altra per la presenza di molti giovani hi-tech che preferiscono servirsi di una App sullo smartphone piuttosto che alzare la mano dal marciapiede.
Di qui il rapido successo di Uber e la richiesta dei tassisti di bloccarne l’espansione. Il sorpasso di Uber si limita, per il momento, al numero di auto con licenza, non al totale delle corse, per le quali la superiorità dei taxi gialle è netta con 440mila passaggi al giorno rispetto ai 30mila di Uber. La ragione? Gli autisti Uber lavorano per lo più part-time, mentre i taxi gialli, grazie a un sistemi di turni, circolano 24 ore su 24. Ma anche questo potrebbe presto cambiare.
UBER E TAXI DI NEW YORK jpeg
bill de blasio and his wife, chirlane mccray
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE…
DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL…
FLASH – BRUNO VESPA, LA “SPALLA” DEL GOVERNO MELONI: IL GIORNALISTA IN RAI E' PERFETTO PER DARE…
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…