1- CHE POESIA: “C'È IL VESTITO GLICINE CANGIANTE E IRIDESCENTE… LE FORME A FIORE, A CALICE, A PETALO. LE FELCI MOTIVO RICORRENTE DECORANO ANCHE I GIOIELLI…SONO COME BOUQUET I BOLERI…”UNA FATA DI CAMPAGNA”, COSÌ BALESTRA DEFINISCE LA SPOSA CHE INDOSSA UN ABITO BIANCO SUL QUALE SI POSANO DECINE DI PETALI DI FIORI DI CAMPO” 2- L’ULTIMA GIORNATA DELLA “ALTA ROMA, BASSA MODA” TRA CAMPAGNA E MATTATOIO: IN SCENA, ARRIVANO DUE BELLE PROTESI, DUE SENI POGGIATI SU UN VASSOIO D'ARGENTO 3- MA LO SHOW E’ IN PLATEA, STARRING UNA INQUARTATA DEMETRA HAMPTON CHE QUANDO APRE L'ARMADIO, SI TRASFORMA IN UNA PALLA DA BOWLING ALLA RICERCA DEI BIRILLI 4- CHISSÀ, AL SOLO PARLARE DI "MODA", LE SIGNORE DEI SALOTTI ROMANI DEVONO PENSARE AL CARNEVALE VENEZIANO, QUANDO CI SI VESTE DA CRUDELIA DEMON O DA CLEOPATRA

Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Paola Pisa per "Il Messaggero"

Ultima giornata con mood bucolico e romantico ma anche con insolita presenza in pedana. Una regina delle fate, dagli abiti lievi e floreali, fa sognare da Renato Balestra. Ma in scena, da Giada Curti, arrivano due belle protesi, due seni poggiati su un vassoio d'argento: un invito alla cautela nel sottoporsi a interventi per essere più prosperose e più belle. E' Maria Ludovica Parissotto, miss Eleganza 2011, a sfilare in esclusiva per Balestra, con abiti che puntano sull'ottimismo, su una visione favolistica della vita, lontana dalla crisi. «Facciamo vestiti che piacciono a tutto il mondo, anche ai Paesi della nuova ricchezza come il Brasile, l'India e la Cina», dichiara lo stilista che è sempre un globetrotter e promoter del made in Italy.

Applausi per abiti che mettono in evidenza la silhouette con tagli e effetti diagonali o a onde, con movimenti sartoriali di grande efficacia. I vestiti per il giorno sono in avorio e sabbia, avorio e blu notte. Le forme a fiore, a calice, a petalo, i colori vanno dal bianco (e allora i tailleurs sono accompagnati da cappelli, scarpe e borse stampate a fiori) alle tante tonalità che esplodono nei vestiti da cocktail, quasi dei prati fioriti. Le felci sono un motivo ricorrente e decorano anche i gioielli.

C'è il vestito glicine cangiante e iridescente, che brilla con migliaia di cristalli in tutte le tonalità di lilla. Sono come bouquet i boleri e gli abiti da grandi occasioni, da gala e balli. «Una fata di campagna», così Balestra definisce la sposa che indossa un abito bianco sul quale si posano decine di petali di fiori di campo.

Midnight in Rome, volutamente alla Woody Allen il titolo della sfilata di Giada Curti, sarta che fa un omaggio alla Capitale e alla Dolce vita. Vestiti prevalentemente in bianco, con profusione di ricami, di decori di perle e cristalli su abiti appena scostati dal corpo. Non manca la rivisitazione delle culotte Anni 50 e neanche l'inno alla donna in equilibrio tra Oriente e Occidente, con fiori e altri omaggi alla femminilità.

Il corpetto che esalta il decolletè ha una sua funzione esplicita, è un annuncio a una battaglia al femminile: «Sono vicina alle donne che si sono sottoposte a chirurgia estetica con il sogno di aumentare il seno, trovandosi oggi in pericolo di vita...». Ed ecco arrivare tra le mani della modella un vassoio con tanto di protesi in bella mostra. L'invito è a rivolgersi a professionisti della bellezza.

E' super la sfilata di Abed Mahfouz, che guarda alla moda francese degli Anni 50, punta sul corto, sulla vita di vespa, sulle scollature generose, sui ricami floreali con profusione di paillettes, cristalli, pietre. Dà invece uno sguardo ai '60 la collezione di Stella Jean, stilista di Haiti, che gioca con tessuti e ispirazioni di tutto il mondo, mette insieme Africa, Oriente e un po' di bella maglia di tradizione italiana. Sottane ampie vanno con fascinosi spolverini e kimono.

L'Accademia di costume e di moda ha fatto la sua performance di alta qualità, tredici giovani talenti a cui guardare con interesse. Da segnalare le pellicce di Giulia Amendola, le donne pirata del duo Vitolo e Adriani, le borse ispirate agli insetti di Beatrice Serlupi, i vestiti origami di Olimpia Tiberia. E' dall'Accademia che sono usciti grandi stilisti, tra i superbig Frida Giannini direttore creativo di Gucci.

 

VALERIA MANGANI E MARITO SUSANNA SMIT SEMBRA VIVA SARA JANNONE MARIA MONSE ROSANNA VAUDETTI MARIA GIOVANNA ELMI SEBASTIANO E MORGANA SOMMA