RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell'articolo di Claudia Luise per “la Stampa”
[…]L'Italia vuole entrare a gamba tesa nel business dei data center. Nonostante i costi dell'energia che rendono il nostro Paese meno competitivo, giocano a favore altri aspetti, come la localizzazione geografica. Lo testimoniano le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che durante l'assemblea di Assolombarda, si è lasciato scappare: «L'altro giorno una multinazionale mi ha detto che vuole investire da sola in Italia 30 miliardi di euro sui data center», […]
Non ha argomentato di più perché al momento non c'è nessun accordo sul tavolo, solo una riunione a Roma in cui la multinazionale si è detta disposta a investire fino a 30 miliardi in più progetti nazionali sottolineando però proprio le difficoltà legate ai costi energetici che frenano la decisione. Dal totonome è esclusa Microsoft, che ha appena annunciato un investimento da 4,3 miliardi di euro nei prossimi due anni, il più grande in Italia fino a oggi, per espandere la sua infrastruttura di data center hyperscale cloud e di IA, oltre a un piano di formazione per far crescere le competenze digitali di un milione di italiani entro la fine del 2025.
Tra i nomi che circolano e che - a prescindere dalla cifra monstre prospettata dal ministro - guardano all'Italia c'è Aws (quindi Amazon) e Alphabet (la holding a cui fa capo Google) che ha già collaborazioni attive con Tim. Mentre Meta aveva già annunciato investimenti nei prossimi mesi fino a 35 miliardi di dollari.
Ma che il governo ci crede davvero emerge anche dalle parole di Federico Eichberg, capo di gabinetto del Mimit, ieri al primo Data Center Symposium, […] «Entro un paio di settimane presenteremo un collegato specifico alla legge di Bilancio sulle nuove tecnologie abilitanti. In questo disegno di legge prevediamo di inserire due norme specifiche».
La prima è legata alla capacità della rete di trasporto dell'energia per garantire continuità e approvvigionamenti sufficienti. Nel disegno di legge, quindi, verranno inserite norme che garantiscano agli investimenti strategici come questi un canale preferenziale. Un secondo aspetto - più semplice da affrontare - è l'istituzione di un codice Ateco specifico per i data center. […]
Poi conferma: «È una bella notizia, abbiamo con frequenza le richieste di investitori internazionali che chiedono di potersi basarsi in Italia». Già approvata, invece, la semplificazione normativa: per gli investimenti superiori a un miliardo è prevista un'autorizzazione unica nazionale e la possibilità che si nomini un commissario straordinario di governo che si occupi di velocizzare gli aspetti burocratici. E potrebbe essere proprio Microsoft la prima società a sfruttare questa possibilità per i data center.
Numeri li fornisce anche Ida (che tra gli associati ha anche Aws e Tim Enterprise): «L'Italia può diventare punto di riferimento dell'economia digitale Ue, attirando investimenti entro il 2028 per almeno 15 miliardi di euro e generando quasi 100 mila posti di lavoro» commenta Sherif Rizkalla, presidente dell'associazione. […]
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