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SUL DELITTO DI GARLASCO, LA GRANDE BATTAGLIA SI CONSUMERA’ IL 17 GIUGNO CON LO SCONTRO TRA PERITI E CONSULENTI – I LEGALI DI STASI SONO PRONTI AD AFFIDARSI DI NUOVO A UN TEAM DI ESPERTI NEL TENTATIVO DI ESTRAPOLARE MATERIALE BIOLOGICO (TRACCE DI SANGUE DI CHIARA POGGI) DALL’IMPRONTA NUMERO 33, SCOVATA SULLA PARETE DELLE SCALE CHE SCENDONO NELLA CANTINA, POCO SOPRA IL CADAVERE DELLA 26ENNE, E CHE GLI INQUIRENTI HANNO ATTRIBUITO AD ANDREA SEMPIO – IL MISTERO DELL’IMPRONTA “NUMERO 10” ATTRIBUIBILE A UN’ALTRA PERSONA CHE POTREBBE AVER PARTECIPATO ALL’OMICIDIO - I PERITI SARANNO CHIAMATI AD ANALIZZARE IL MATERIALE BIOLOGICO (O MEGLIO I RISULTATI DELLE ANALISI DI ALLORA) TROVATO SULLE UNGHIE DI CHIARA. E DOVRANNO LAVORARE ANCHE SU ALTRO MATERIALE REPERTATO 18 ANNI FA: I RISULTATI SARANNO CONFRONTATI CON I PROFILI GENETICI DI ANDREA SEMPIO, ALBERTO STASI, DELLE GEMELLE CAPPA E DI ALTRE TRE PERSONE...
Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi,Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”
Non c’è grande «giallo» della storia recente italiana che ne sia stato esente. Ne è quasi diventato anzi bollino di garanzia. Inevitabile quindi che per il delitto di Garlasco, pure in questa versione bis, sarà «guerra di perizie». […] La madre di tutte le battaglie si giocherà sul campo della genetica, nel maxi incidente probatorio che inizierà il prossimo 17 giugno. Ma non sarà l’unica schermaglia che vedrà assoluti protagonisti specialisti e professori.
elisabetta ligabo alberto stasi 5
D’altronde, è stata proprio la scienza a riaprire un caso che già aveva un suo colpevole: Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni, dopo un travaglio di cinque gradi di giudizio. E una selva di perizie. L’indagine «alternativa» […] ha infatti scardinato la formula «caso chiuso» con una consulenza tecnica presentata dalla difesa di Stasi, firmata dal genetista Ugo Ricci e dal luminare tedesco Lutz Roewer.
I legali Antonio De Rensis e Giada Bocellari, che difendono Stasi, sono pronti ad affidarsi di nuovo a un team di esperti nel tentativo di estrapolare materiale biologico — tracce di sangue di Chiara — da quell’impronta numero 33, scovata dai consulenti della Procura Gianpaolo Iuliano e Nicola Caprioli sulla parete delle scale che scendono nella cantina della villetta di via Pascoli, poco sopra il cadavere della 26enne e che gli inquirenti hanno attribuito ad Andrea Sempio.
LA SCENA DEL CRIMINE - CASA POGGI - GARLASCO
«Depositeremo una consulenza finalizzata a evidenziare una possibile traccia biologica nell’impronta», hanno anticipato gli avvocati parlando della «papillare 33» che nel 2007 fu trattata con ninidrina, sostanza usata per evidenziare le tracce e che le aveva dato una colorazione rossastra. Secondo la difesa di Stasi, l’immagine digitale presenta tonalità particolarmente accese che potrebbero essere segnale della presenza di sangue.
Quando fu testata all’epoca, gli esiti degli esami, il «combur» e l’«Obti», diedero risultati «dubbio» e «negativo».
Una parte di intonaco era stato prelevato, grattando la parete con un bisturi sterile. Ed è questo che gli investigatori stanno cercando negli archivi, per provare a eseguire nuovi test. «Oggi le cose sono cambiate: ci sono più strumenti sensibili al dna perché è cambiata la chimica dei reagenti», spiega Pasquale Linarello, il genetista che affianca gli avvocati dell’ex bocconiano. Che aggiunge: «Chiederemo alla Procura di svolgere una serie di approfondimenti su alcune impronte in casa Poggi, inclusa la numero 33. È di interesse anche la numero 10, quest’ultima — ricorda — già oggetto dell’incidente probatorio e, in ipotesi, attribuibile a un’altra persona che ha partecipato al crimine».
Proprio la papillare numero 10 è ancora senza un proprietario. Nonostante i carabinieri del nucleo investigativo di Milano, in una nota del 2020, ne avessero segnalato il valore investigativo, come probabile traccia dell’assassino durante l’uscita da casa Poggi. […]
I periti […] saranno chiamati ad analizzare il materiale biologico (o meglio i risultati delle analisi di allora) trovato sulle unghie di Chiara. E dovranno lavorare anche su altro materiale repertato 18 anni fa nella villetta: un frammento del tappetino del bagno, le confezioni di tè, un vasetto di yogurt, cereali, biscotti e altri sacchetti, a cui si aggiungono i «para-adesivi» di tutte le impronte, una sessantina.
MARCO POGGI - ANDREA SEMPIO - ANGELA TACCIA
I risultati saranno confrontati alla ricerca di un match con i profili genetici di Sempio, Stasi e con il dna delle gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara, quello dell’amico di Alberto Stasi, Marco Panzarasa, e quello degli amici di Marco Poggi e Andrea Sempio: Mattia Capra e Roberto Freddi e Alessandro Biasibetti. […]
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