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CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI? - GIOVANNA BOTTERI INTERVIENE NEL PROGRAMMA "FILOROSSO", SU RAI 3, PER CENSURARE LA LUNGA LATITANZA DELL’EUROPA NELLA VICENDA DELL’ACCORDO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E COMMENTA: “È STATO UN ‘AUTOSUICIDIO’”. RESTIAMO IN ATTESA CHE BOTTERI CI ILLUSTRI LE MODALITÀ DEL SUICIDIO PER INTERPOSTA PERSONA - TITOLO DAL SITO DEL “MATTINO”: “CHI È LA NAPOLETANA SOFIA VIOLA, LA NUOVA MISS MONDO ITALIA 2025: 21 ANNI E ‘FISICO DA TOP MODEL’”. STRANO, DI SOLITO NEI CONCORSI DI BELLEZZA VINCONO LE RACCHIE…

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“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti e pubblicato da “Italia Oggi (http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

 

giovanna botteri a filorosso

La giornalista Giovanna Botteri interviene nel programma Filorosso, su Rai 3, per censurare la lunga latitanza dell’Europa nella vicenda dell’accordo con l’Iran sul nucleare e commenta: «In qualche modo è stato un autosuicidio». Restiamo in attesa che Botteri ci illustri le modalità del suicidio per interposta persona.

 

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Titolo dal sito del Mattino: «Chi è la napoletana Sofia Viola, la nuova miss mondo Italia 2025: 21 anni e fisico da top model». Strano, di solito nei concorsi di bellezza vincono le racchie.

 

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Come già accaduto in passato, Maurizio Belpietro, direttore della Verità, si ostina a ricorrere al francese senza saperlo padroneggiare. Per due volte nel suo editoriale di prima pagina, riferendosi a Emmanuel Macron, infila l’espressione «Monsieur le president». Se usi una locuzione presa da una lingua straniera, devi rispettarne gli accenti: si scrive «président». Per soprammercato, Belpietro aggiunge una frase priva di senso: «Una stupidaggine, soprattutto considerando ciò è accaduto in serata, con l’ultimatum a Teheran». Il che rende vagamente beffardo (per Belpietro) il titolo: «Dalla moglie a Trump, Macron fa il galletto ma alla fine colleziona soltanto schiaffoni».

il mattino fisico da top model

 

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Sommario su Robinson, settimanale culturale della Repubblica: «Cresciuto a Bari, il suo romanzo d’esordio è stato selezionato allo Strega. Ma a l’esclusione dalla cinquina a vent’anni anni non lo ha distolto da una passione nata con l’autore di Portnoy. La sua paura? Diventare un trentenne già deluso e “priso”». Tutto chiaro.

 

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Cesare Giuzzi e Andrea Pasqualetto sul Corriere della Sera si esibiscono a quattro mani sulla presunta pista nera che coinvolgerebbe il santuario della Madonna della Bozzola nella tragica fine di Chiara Poggi, assassinata nel 2007 a Garlasco, in quanto oltre «a essere meta spirituale della Lomellina, è anche fucina continua di chiacchiere maligne: sospetti abusi, voci di festini hot, di messe nere, di pedofilia».

 

maurizio belpietro

E specificano che gli inquirenti, «per non lasciare ombre che possono alimentare misteri, nelle prossime ore acquisiranno sia gli atti di un procedimento del 2014 riguardante il ricatto a luci rosse di alcuni religiosi della Bozzola, sia i messaggi audio che Paola Cappa avrebbe scambiato negli ultimi mesi con l’ex agente Francesco Chiesa Soprani». Alcuni religiosi della Bozzola si sono macchiati di un ricatto? Dagli atti del procedimento emerge uno scenario ben diverso. Pertanto bisognava scrivere: «Il ricatto a luci rosse subìto da alcuni religiosi della Bozzola».

la verita' concordanza sbagliata

 

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Sulla Stampa, Simona Siri intervista Ian Bremmer, fondatore di Eurasia group, e gli fa dire che «a causa dell’instabilità il regime iraniano si trasforma in un vero e proprio Saddam Hussein». Boh, sembra un cartone animato giapponese.

 

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Il coltissimo Mephisto Waltz, nella sua rubrica sul Sole 24 Ore, offre due esempi di prosa alquanto sciatta. Il primo parlando di Maria Luisa d’Asburgo Lorena: «Lei che a 18 anni fu data in sposa a Napoleone, che però non lo seguì all’Elba, nel 1814». Il secondo parlando di Caterina II di Russia: «Generosissima, donò a ciascuno tutto il possibile, da palazzi fastosi, oltre 350mila schiavi, e un mare di rubli». Su quest’ultima aggiunge: «Assolutismo illuminato, amica di Voltaire, inventò un nuovo Codice e scuole superiori per le fanciulle».

la repubblica sommario incomprensibile

 

E qui siamo alla castroneria. In realtà, Caterina II di Russia nominò una commissione che non avrebbe dovuto predisporre un codice, bensì solamente formulare proposte, restando in capo alla zarina la prerogativa di scrivere il testo normativo. Ma la commissione fu sciolta prima che fossero terminati i lavori, il codice non fu redatto e, quindi, non entrò mai in vigore, dettaglio che il povero diavolo ignora.

 

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Anticipazione alla stampa dalla redazione della trasmissione Belve (Rai 2), condotta da Francesca Fagnani, circa la puntata con Lucrezia Lante della Rovere: «L’attrice a Fagnani parla della mancata partecipazione al film Caos calmo e si dice “felice di non essere stata presa. Lì si entrava nel circoletto: Moretti, Veronesi tutta quella cricca lì...”». Dato l’argomento del discorso, avremmo scelto un verbo diverso da «presa». «Incalzata da Fagnani sulla scena di sesso tra Isabella Ferrari e Moretti aggiunge: “Erano brutti. Mi ricordo il sedere di Moretti. Era una scena forte, forse ci voleva un gran fico. Se mi devi prendere da dietro forse volevo Brad Pitt non Nanni Moretti!”». Eh, quante storie, nemmeno lo vedeva.

 

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Sommario del titolo principale sulla prima pagina della Verità: «Priva di difese aeree e senza neppure l’appoggio della Cina, il Paese degli ayatollah non può sostenere a lungo il conflitto e cerca contatti per una tregua». Il gender dilaga.

stefano lorenzetto chi (non) l'ha detto

 

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«Se si parte da queste precisazioni, si possono delimitare molto le reali minacce interne alle nostre democrazie, distinguendole dalle idee e dai modi che non saremmo mai disposti a votare, ma che difenderemmo come Voltaire ci avrebbe insegnato», osserva Serena Sileoni in un editoriale sulla Stampa. Il riferimento sembrerebbe alla massima «Non condivido quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo», che comunemente viene attribuita a François-Marie Arouet, meglio noto come Voltaire.

 

Però, come documenta Stefano Lorenzetto in Chi (non) l’ha detto (Marsilio), il «dizionario delle citazioni sbagliate», è invece una parafrasi («I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it», disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo) della scrittrice britannica Evelyn Beatrice Hall (1868-1956) per riassumere l’atteggiamento del filosofo francese. È riportata nel libro The friends of Voltaire, edito da Smith Elder & Co. nel 1906.