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FISCO INFERNO: LE CORTI TRIBUTARIE SONO INTASATE! - NEL 2024 SONO STATI PRESENTATI 224.725 RICORSI IN MERITO A CONTEZIOSI TRIBUTARI. SI TRATTA DEL 27% IN PIÙ RISPETTO AL 2023 (177.462). IL VALORE DELLE CONTROVERSIE AMMONTA A 23,8 MILIARDI DI EURO, MA LA METÀ DELLE CAUSE RIGUARDA CIFRE INFERIORI AI 5 MILA EURO - ALL'ORIGINE DELL'INCREMENTO CI SAREBBE L'ELIMINAZIONE DEL "RECLAMO-MEDIAZIONE", ISTITUTO CHE OPERAVA COME RIMEDIO AMMINISTRATIVO PRIMA DI FAR PARTIRE UNA CAUSA...

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Estratto dell’articolo di Anna Maria Angelone per “la Stampa”

 

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Torna a salire il contenzioso tributario. Stando ai dati raccolti dal Dipartimento di giustizia tributaria del Mef, nel 2024 risultano presentati alle Corti di giustizia tributarie ben 224.725 ricorsi, fra 1° e 2° grado. Erano 177.462 nel 2023. In media, il 27% in più rispetto all'anno precedente con un picco fra gennaio e marzo (68.703 depositi).

 

Sale anche il valore delle controversie: 23,8 miliardi di euro. Ma più o meno metà delle liti ha un valore pari o inferiore a 5 mila euro. Nel secondo trimestre dell'anno, questi rappresentano addirittura il 60% dei depositati. Solo l'1%, invece, rientra nella fascia superiore al milione di euro. Pochi, ma pesanti: appena 407 ricorsi, fra ottobre e dicembre 2024, rappresentano il 67,9% del valore totale del trimestre.

 

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Quasi tre quarti delle impugnazioni si riferiscono a persone fisiche, ed è favorevole al contribuente più di un quarto delle liti (che può arrivare al 30% a seconda dei gradi di giudizio).

 

All'origine del sensibile incremento ci sarebbe l'eliminazione del reclamo-mediazione dal 2024. Un istituto, introdotto nel 2011 per non intasare le aule di giustizia con controversie di modico valore, che operava come "rimedio amministrativo" pre-causa.

 

Molti, però, obiettano che i risultati erano irrisori (nel 2021, solo il 6,7% di istanze si era chiuso con un accordo) ed è stata rafforzata l'autotutela. Quanti contribuenti si sono avvalsi di questo strumento? In attesa di un dato definitivo per capire se la modifica ha funzionato o no, resta il contenzioso lievitato.

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Fra i tributi più contestati, dopo l'imposta sul reddito, quelle su immobili e rifiuti. Poi, tributi e tasse auto, Iva e Irap. A eccezione del primo trimestre del 2024, la metà o più degli atti impugnati si riferisce alla riscossione. [...]

 

«Credo sia ormai raro trovare un italiano senza una grana», si sfoga con La Stampa Angelo Pisani, civilista nel foro di Napoli. «Solo in questo mese, fra avvocati e commercialisti abbiamo fatto opposizione a migliaia di procedure esecutive». Pisani ha presentato diffide e un esposto alle autorità competenti contro Napoli Obiettivo Valore srl, l'agenzia di riscossione del Comune di Napoli per abuso di diritto nelle procedure di riscossione.

 

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Fra le "vittime", anche lui. Per una multa stradale di soli 51 euro, ha subito il fermo amministrativo dello scooter e una cartella di pagamento lievitata a 153,22 euro per effetto di maggiorazioni, diritti di notifica, spese di spedizione. «Bloccano un'auto, il conto corrente o pignorano le pensioni per piccoli importi. Mentre lo Statuto del contribuente appena riformato prevede un principio di proporzionalità: dove sta se, per una manciata di euro, puoi privare del mezzo di trasporto un normale cittadino?», lamenta Pisani.

 

Fra gennaio e marzo del 2024, i ricorsi contro gli enti territoriali hanno registrato un balzo del 72,7% in più. La sensazione è che si spari nel mucchio per fare cassa. Tanto più perché molti, spaventati da costi e tempi lunghi di un contenzioso, pagano anche se non dovuto.  [...]

 

prelievo forzoso dal conto corrente

Un nodo è la disparità di trattamento. Le agenzie di riscossione private non seguono le stesse regole di Agenzia Entrate Riscossione: rateizzano fino a un massimo di 18 mesi (multe stradali escluse) senza aderire a rottamazioni. «Le regole devono essere uguali per tutti e, se diverse, non possono andare a danno del contribuente» spiega Alessandro Alfonzo, tributarista a Torino. «A seconda dell'agenzia, per lo stesso atto, posso avere trattamenti peggiori. Inaccettabile». Così, si invoca un intervento contro la "giungla". [...]

GIUSTIZIA TRIBUTARIA FISCO

 

Le verifiche a distanza di cinque anni rendono complicato ricostruire, se non si conserva tutto. «Il ritardo dell'accertamento non aiuta il contribuente», sottolinea Elena Ceserani, titolare dell'omonimo studio legale a Bologna ed esperta di sovraindebitamento. «Se tempestivo, invece, il controllo chiarirebbe eventuali irregolarità prima che sia troppo tardi, a vantaggio di tutti». [...]