DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI…
Federico Genta per la Stampa
Morire a 27 anni per una lite stradale. Una mancata precedenza su una statale della Valsusa. Un furgone e una moto sono diretti a Torino. Si affiancano, i conducenti discutono. Il motociclista colpisce con un pugno lo specchietto del rivale, accelera e si allontana. Una manciata di chilometri più avanti c' è una rotonda. La moto deve rallentare e il furgone le piomba addosso. La ragazza che è in sella accanto al fidanzato resta schiacciata sotto le ruote. I mezzi finiscono la loro folle corsa contro il guard-rail.
L' inseguimento Il bilancio del folle inseguimento di ieri sera a Condove, una trentina di chilometri da Torino, è tragico. Elisa Ferrero, 27 anni di Moncalieri, è morta ancora prima dell' arrivo dei soccorsi. Il suo fidanzato, Matteo Penna, 29 anni di Torino, è ricoverato in condizioni disperate. È arrivato in ospedale in elicottero: per i medici è ancora presto per sbilanciano sulle sue possibilità di sopravvivere. È in coma ed è stato sottoposto a un primo intervento chirurgico per l' amputazione di una gamba. L' uomo alla guida del Ford Transit che li ha travolti è stato arrestato per omicidio stradale. Quando ha provocato l' incidente, accanto a lui nell' abitacolo c' erano anche la compagna e la figlia.
Arrestato Si chiama Maurizio De Giulio, è un artigiano di 50 anni e abita a Nichelino. I carabinieri lo hanno sottoposto all' alcol-test ed è risultato positivo. Sono stati i testimoni dell' incidente ad avvisare i militari di quello che era successo. «Lo ha fatto apposta. Quel furgone non ha fatto niente per fermarsi ed evitare la Ktm», hanno confermato gli automobilisti fermi davanti alla rotatoria. Poco più indietro, tra le auto incolonnate, i carabinieri hanno raccolto gli altri dettagli. E in tarda serata, per Maurizio De Giulio, sono scattate le manette per omicidio stradale. Già nell' estate di sette anni fa era stato arrestato per aver provocato un altro incidente.
Anche quella volta era ubriaco: dopo aver litigato con la moglie, era salito in auto e aveva causato uno scontro. Aveva bruciato un semaforo rosso e si era schiantato contro le auto incolonnate. Non soddisfatto, aveva aggredito i vigili urbani che lo invitavano a salire sull' ambulanza. La sua rabbia non si era placata nemmeno in ospedale, quando aveva minacciato due carabinieri, che tra l' altro si trovavano lì solo per caso. Sotto il sedile del furgone, ribaltato in mezzo alla strada, gli agenti avevano trovato una bottiglia di birra. Ieri sera l' uomo è stato interrogato a lungo nella caserma di Condove. Il Ford Transit di colore nero e i resti della Ktm sono stati posti sotto sequestro.
Gli amici Intanto, a Torino, gli amici della coppia sono corsi in ospedale per restare vicini al ragazzo, che lotta in silenzio tra la vita e la morte. Sono distrutti. Matteo è uno sviluppatore di programmi per il web, appassionato di motori e di montagna.
Conosceva Elisa da tutta una vita. Erano amici d' infanzia, si erano persi di vista e poi si erano fidanzati, poco più di un anno fa. Ieri, come chissà quante altre volte, stavano ritornando a casa dopo una giornata trascorsa in Valsusa, quella che per loro rappresentava qualcosa di molto vicino a una seconda casa.
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