Ladri a Kiev legati ai pali nudi 4
DAL NOSTRO INVIATO IRPIN (Kiev) - Osservandoli da lontano sembrano manichini, poveri pupazzi nudi dalle caviglie alla cintola, con le mani dietro alla schiena e legati con strisce di cellophane e nastro adesivo ai cartelli stradali. Alle loro spalle si alzano le colonne di fumo nero dei forti combattimenti che interessano ormai l'intero arco della periferia nord della capitale. Poco distanti giungono i rombi delle esplosioni assieme alle raffiche delle mitragliatrici.
Ladri a Kiev legati ai pali nudi
La scena appare surreale: a chi può saltare in mente di legare i manichini per la strada in questa situazione di guerra? Solo avvicinandosi arriva la risposta. Sono tre ladri, giovani uomini catturati dai soldati ucraini mentre rapinavano i profughi che scappano dalle zone dei bombardamenti. «Sono vigliacchi. Ora li porteremo in cella, meritano il massimo della pena. Approfittavano della debolezza delle famiglie con bambini e dei poveri vecchi per aggredirli e rubare i loro valori. Uno di loro, con la pistola in mano, si era preso l'automobile di una grande famiglia con i due nonni e un lattante a bordo», dice un soldato aggiungendo nastro adesivo.
Ladri a Kiev legati ai pali nudi 2
I banditi hanno freddo, sono senza giacche, tremano nel vento con temperature che restano sotto lo zero. Proviamo a parlare con uno di loro. Ma subito il soldato gli infila in bocca una patata: «Nessuna pietà. Dobbiamo bloccare i furti ai civili e nelle case».
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