“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Estratto dell'articolo di Federica Nannetti per www.corriere.it
Ci sono voluti dieci anni. Dieci anni di «diritti in meno» e di «ostacoli», ma anche di «bugie» da parte di persone fidate. Dieci anni per avere un nuovo documento. A raccontare quanto ci è voluto – e perché – per «rettificare» nome e cognome sulla propria carta di identità è l’artista Fumettibrutti. […] Per ottenere un nuovo documento si è iniziata a muovere dieci anni fa e solo all’inizio del 2025 è arrivata quello con scritto Josephine Yole Signorelli.
Ma «non è stato solo colpa di tribunali o di ritardi della pubblica amministrazione – ha spiegato – e neanch’io sono stata dietro alla pratica. L’avvocato di cui mi fidavo mi disse che per la pratica per la rettifica del nome e del genere ci sarebbe voluto tanto tempo». […]: «Ho smesso di preoccuparmene perché pensavo che stesse andando avanti, così nel frattempo mi sono laureata e mi sono messa a lavorare» […]
carta d'identita di fumettibrutti
«La mia unica colpa sta nel fatto di essermi fidata di una persona che mi ha mentito – ha aggiunto l’artista –, e siccome ero convinta che avesse ragione, cioè che per cambiare nome e genere ci volesse molto più tempo di qualsiasi altra pratica, le ho creduto».
[…] «Alla fine dei lockdown l’avvocato ha iniziato a darmi delle date per la sentenza, che per qualche motivo veniva sempre rimandata – ha continuato Fumettibrutti –. Fino all’estate 2023, dove ho fatto un controllo da sola, scoprendo che la pratica per la rettifica dei miei documenti non era mai stata presentata. Ripeto: mai stata presentata. Ho cambiato avvocato e tribunale, ci sono voluti meno di un paio d’anni e all’inizio del 2025 me li hanno dati».
Nella sua storia, come lei stessa ha ribadito, c’è un altro tassello di tutto quel che non va nella parità effettiva dei diritti per le persone transgender: «Da oggi, quando mi chiederanno che diritti in meno avrei in quanto trans, racconterò anche questa storia – ha concluso –. Solo a noi persone transgender, che dobbiamo farci dare un permesso da psicologi e tribunali per i nostri documenti dovuti, può succedere di incontrare certi ostacoli nel proprio cammino per la serenità».
JOSEPHINE YOLE SIGNORELLI - FUMETTIBRUTTI - 125 APRILE - VIGNETTA DI FUMETTIBRUTTI fumettibruttiFUMETTIBRUTTIJOSEPHINE YOLE SIGNORELLI - FUMETTIBRUTTI
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