rissa in aereo

SCOPPIATI D’ALTA QUOTA - UNA MEGA RISSA FRA MARITO E MOGLIE COSTRINGE UN AEREO PARTITO DALL'INGHILTERRA, E DIRETTO IN GRECIA, A UN ATTERRAGGIO D'EMERGENZA A BRINDISI - I DUE CONIUGI DOPO LE PRIME OFFESE PARE SIANO PASSATI A PUGNI E CALCI, SONO STATI SCARICATI PER “MOTIVI DI SICUREZZA”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Giordano Tedoldi per Libero Quotidiano

 

RISSA IN AEREORISSA IN AEREO

Strane cose stanno accadendo all' aeroporto di Brindisi, sul quale evidentemente, pur non trovandosi all' interno del triangolo delle Bermude, pende una qualche oscura maledizione. Un sortilegio fetido (come capirete più avanti) scagliato da qualche strega britannica, perché, sarà un caso, questi incidenti sono stati tutti determinati da passeggeri, alquanto intemperanti, di provenienza albionica.

 

Il più recente risale al lunedì 9 ottobre. Un volo della compagnia inglese Thomas Cook, partito dall' aeroporto di East Midlands e diretto a Corfù, è stato costretto a atterrare a Brindisi per uno scalo tecnico, dopo che aveva già in parte sorvolato il Canale d' Otranto.

 

Ufficialmente, un portavoce della compagnia aerea ha riferito che l'inopinata sosta si è resa necessaria per le avverse condizioni meteo, ma è la stessa fonte a raccontare che, nel frattempo, dall' Inghilterra all' Italia, a bordo era accaduto di tutto a causa di un acceso diverbio scoppiato tra Peter Kempton, 43 anni, e sua moglie di 50.

RISSA IN AEREORISSA IN AEREO

 

Anche se non sono trapelati dettagli circa la portata della lite coniugale, la sua violenza è stata tale da attivare l' allarme di sicurezza, e da far decidere all' equipaggio di sbarcare, d'autorità, marito e moglie a Brindisi. Insomma, non è stato comunicato - certo per evitare cattiva pubblicità alla compagnia - se siano volate solo parole grosse, o anche ceffoni o calci, ma di certo il pilota, esasperato, li ha sbattuti fuori perché non «confacenti agli standard di sicurezza».

 

In particolare, appena toccato il suolo salentino, mr. Kempton avrebbe cominciato a smaniare (o forse implorare) di voler essere sbarcato. Qualunque cosa pur di non continuare il viaggio con l' insopportabile mogliettina fino alla progettata vacanza (supponiamo) autunnale nella deliziosa Corfù.

RISSA IN AEREORISSA IN AEREO

 

Vistosi negare, ovviamente, il permesso di scendere, mentre avvenivano le operazioni di rifornimento del Boeing, e una scaletta era stata collegata all'aereo, l'uomo ha strattonato una hostess e ha guadagnato la pista, terminando la disperata fuga dalla sua dolce metà contro una recinzione della pista, bloccato dai poliziotti, che l' hanno denunciato per inosservanza delle norme sulla sicurezza aerea. Informato della clamorosa "evasione", il capitano, con sommo sollievo, ha deciso di scaricare anche la moglie, giudicando con saggezza entrambi i coniugi inadatti a proseguire il volo.

 

Così l'uomo, che credeva di essersela cavata con una denuncia in terra straniera, si è visto raggiungere anche lì dall' odiata consorte, finché morte non li separi. Lasciati a terra, ambedue sono stati accolti dalle cure della nostra polizia. L'aereo ha quindi ripreso il suo viaggio arrivando a Corfù con tre ore di ritardo. Il secondo, ma primo in ordine cronologico, episodio maledetto, o semplicemente demenziale, fate voi, risale al 30 settembre scorso. Un volo Ryanair proveniente da Manchester atterra regolarmente a Brindisi, nessun scalo d'emergenza stavolta.

 

RISSA IN AEREORISSA IN AEREO

Mentre si svolgono le operazioni di controllo ai varchi di frontiera, un cittadino inglese di 68 anni, David Sharp, sente crescere la sua urgenza intestinale a livelli, quelli sì, di emergenza. A quel punto si allontana dalla fila, esce dal terminal nell'aria aperta della pista (un' altra versione, riferita dal quotidiano inglese Mail on Sunday, afferma che invece il passeggero avrebbe proceduto a fare quanto diremo trovandosi già in pista, mentre era in cammino con gli altri passeggeri sbarcati dall' aereo, verso l' ingresso del terminal) e qui, sotto gli occhi di decine di testimoni, si abbassa i pantaloni e gloriosamente defeca in pista.

 

L' uomo, «in lieve stato di agitazione» secondo la polizia, non ha saputo fornire giustificazioni del perché si sia liberato così brutalmente dell' imbarazzo, ma si è beccato nondimeno una sanzione di 3mila300 euro per atti contrari alla pubblica decenza. Sarebbe interessante capire cosa c'è, nell' aeroporto di Brindisi, che fa impazzire alcuni cittadini inglesi, se nel corso del viaggio abbiano alzato il gomito, se il Salento interferisca con le loro onde cerebrali (e le loro funzioni digestive).