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PECHINO, 'STOP OPERAZIONE MILITARE A RAFAH AL PIÙ PRESTO'
(ANSA-AFP) - La Cina ha chiesto a Israele di fermare l'operazione militare a Rafah "il più presto possibile". Lo afferma un portavoce del ministero degli Esteri in un comunicato. "La Cina... si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale", si legge nella nota. Pechino esorta Israele a "fermare le sue operazioni militari il prima possibile e fare ogni sforzo per evitare vittime civili innocenti.. .per prevenire un disastro umanitario più grave nella zona di Rafah".
BRACCIO DI FERRO BIBI-AL SISI SUI PROFUGHI
Estratto dell’articolo di Giordano Stabile per “La Stampa”
A Gaza nessuno crede che l'Egitto straccerà gli accordi di pace del 1979 e arriverà con le sue truppe in soccorso ai palestinesi intrappolati tra le bombe e la barriera al confine. Lo scontro con Israele riguarda una porzione molto più limitata della guerra e cioè il controllo della Philadelphi Route, i 14 chilometri di strada che corrono lungo il confine dal lato israeliano.
Il nodo principale è la consistenza della presenza armata egiziana. Gli accordi di Camp David prevedevano la smilitarizzazione del Sinai […]. Nel 2005, con la fine del controllo diretto israeliano su Gaza, all'Egitto fu consentito di rafforzare il contingente lungo la Philadelphi Route, fino a 750 uomini, tre compagnie. Anche il numero di armi è regolamentato […]
BOMBARDAMENTI ISRAELIANI SU GAZA
Ma nel suo decennio al potere, il raiss egiziano Abdel Fatah Al-Sisi, ha strappato una progressiva rimilitarizzazione del Sinai. La prima occasione è stata l'impiantarsi dell'Isis nella zona di frontiera montagnosa, con attacchi fino alla costa, in particolare ad Al-Arish.
In accordo con Netanyahu […] truppe speciali e meccanizzate sono entrate in forza nella Penisola, e in parte sono rimaste. Adesso è il conflitto a Gaza a offrire un'altra opportunità. Con un milione e mezzo di profughi che premono al confine, le 750 guardie non bastano più. E quindi Al-Sisi minaccia di "stracciare" Camp David per mandare più truppe.
[…] La minaccia del Cairo ha modificato i piani di Netanyahu, nel senso che adesso si suggerisce alla massa di sfollati di dirigersi verso Nord, a Khan Younis, dove si combatte ancora. Sono zone inabitabili. Tre soli dati. Secondo l'Oms, gli attacchi israeliani hanno colpito 98 strutture sanitarie: 27 ospedali su 36 sono inagibili. […] L'80 per cento delle case sono distrutte o danneggiate. Ormai, il massimo che possono sperare i palestinesi è una vita in un gigantesco campo profughi, in tenda. Il braccio di ferro tra Al-Sisi e Netanyahu deciderà solo se sorgerà sulle macerie della Striscia o nel deserto del Sinai
VALICO DI RAFAHVALICO DI RAFAHBOMBARDAMENTI ISRAELIANI SU GAZARAFAH - STRISCIA DI GAZA distruzione a rafah, nel sud della striscia di gaza, nel 2014
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