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MIRACOLO A ROMA: 132 NETTURBINI GUARITI IN DUE MESI – ALL’AMA, LA MUNICIPALIZZATA CHE SI OCCUPA DEI RIFIUTI DELLA CAPITALE, È PARTITO IL TURN OVER: CHI NON PUÒ SCENDERE IN STRADA A CAUSA DI MALATTIE INVALIDANTI DOVRÀ ANDARE IN PENSIONE ANTICIPATA. DAVANTI A QUESTO SCENARIO, IMPROVVISAMENTE, SI È DIMEZZATO IL NUMERO DEGLI OPERATORI CHE LAMENTAVANO ERNIE, SCIATALGIE, LESIONI MUSCOLARI O PATOLOGIE PIÙ GRAVI…

Estratto dell’articolo di Salvatore Giuffrida per “la Repubblica – edizione Roma”

 

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Parte il ricambio generazionale in Ama degli operatori della raccolta dei rifiuti su strada, che hanno in media 55 anni. L’azienda ha firmato un accordo con i sindacati per favorire il turn over con la pensione anticipata e sostituire gli operatori che da anni non possono scendere in strada a causa di malattie invalidanti: i guariti tornano a lavorare, gli inidonei andranno in pensione o in ufficio con alte mansioni part time.

 

I risultati si iniziano a vedere: in meno di due mesi si è dimezzato il numero degli operatori che non potevano scendere in strada a pulire i cassonetti a causa di malattie invalidanti: oggi sono 123 ma fino al 20 gennaio erano 255 gli operatori che rimanevano in ufficio, spesso lasciati senza impiego, perché soffrivano di malattie come ernie, sciatalgie, lesioni muscolari o patologie invalidanti più gravi.

 

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[…] La nuova policy del presidente di Ama Daniele Pace inizia il 20 gennaio quando l’azienda convoca i sindacati e nel corso di una riunione a tratti tesa e nervosa annuncia che avrebbe avviato i controlli su tutti i 255 operatori inidonei totali, di cui 138 a tempo determinato: nel giro di venti giorni almeno 50 guariscono e tornano a lavorare a pieno regime per strada. A inizio marzo partono le prime visite mediche: sono 44 quelle portate a termine fino a oggi e altri 70 operatori guariscono e tornano a disposizione.

 

Al momento sono rimasti 123 gli addetti che non possono pulire le strade, guidare i camion o svolgere le attività più pesanti della raccolta dei rifiuti a causa di malattie invalidanti.

 

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[…] Al momento Ama conta 7.364 dipendenti di cui 900 amministrativi. Il nerbo dell’azienda sono però i 6.400 operatori, di cui 4.400 sono addetti alla pulizia di cassonetti e bidoncini su strada e il resto sono autisti e manutentori di mezzi e impianti aziendali.

 

Ma tra i 6.400 addetti ci sono almeno 1.700 inidonei parziali: a causa di ernie, sciatalgie e dolori muscolari o alle articolazioni non possono svolgere le mansioni più pesanti della raccolta né guidare camion o Tir, ma sono impiegati nelle isole ecologiche o allo spazzamento leggero sui marciapiedi. È a loro che Ama punta con il nuovo accordo che prevede il prepensionamento fino a 670 dipendenti che hanno 62 anni grazie all’incentivo di una indennità per non più di 5 anni, pagata al 75% dall’Inps e per il resto dall’azienda. […]

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