lap dancer spogliarellista

NON SERVE ANDARE A MILANO NELLA "GINTONERIA" DI LACERENZA: ANCHE ROMA È PIENA DI ESCORT – ANDRÀ A PROCESSO CON L’ACCUSA DI SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE ALESSANDRO DI STEFANO, GESTORE DEL NIGHT CLUB “ELITE 2”, CHE SI TROVA NEL CENTRO DELLA CAPITALE - I CLIENTI UFFICIALMENTE PAGAVANO PER ASSISTERE A SPETTACOLI DI LAP DANCE, MA LE "SIGNORINE" OFFRIVANO SERVIZI "EXTRA" NEI PRIVÈ - ALCUNE PERSONE SPENDEVANO 300 EURO A SERA PER TRASTULLARSI CON LE DONZELLE...

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Estratto dell’articolo di Marco Carta Andrea Ossino per www.repubblica.it

https://roma.repubblica.it/cronaca/2025/03/05/news/casa_di_appuntamenti_fontana_di_trevi_a_processo_gestore_elite_2-424043188/

 

LAP DANCE 6

Una casa di appuntamenti nel cuore di Roma, nascosta in bella vista, nel dietro le quinte di un night a due passi dalla Fontana di Trevi, l’Elite 2. “Sfruttamento della prostituzione”, è l’accusa mossa dalla procura.

 

La stessa con cui ieri è stato rinviato a giudizio Alessandro Di Stefano, amministratore di fatto del locale di via dell’Umiltà. Secondo gli investigatori “favoriva o comunque tollerava la prostituzione di molteplici” ragazze all’interno del night club.

 

LAP DANCE 1

“Formalmente – proseguono gli atti - il night club offriva alla clientela spettacoli di lap dance accompagnati da consumazioni di bevande” ma le indagini hanno svelato che dietro le tende, in tre diversi privè, ragazze straniere vendevano i loro corpi. Le regole loro imposte dai gestori del night erano chiare: “Non dire mai privè, non dire mai che dividi i soldi con il locale”.

 

Qualcosa però è andato storto. E da un controllo amministrativo congiunto (finanza, polizia e polizia locale), è emerso cosa accadeva dentro l’Elite. Tutte le ragazze infatti hanno negato i fatti contestati ai gestori del club. Hanno detto che il locale era frequentato da illustri professionisti e da ragazzi che pagavano le ballerine per esibizioni. Hanno anche spiegato di guadagnare tra i 30 e i 60 euro ogni sera.

LAP DANCE

 

Una di loro, tuttavia, ha raccontato che nei tre privè (chiamati Giappone, Thailandia ed Egitto) le sue colleghe offrivano prestazioni sessuali. I clienti pagavano 100 euro per mezz’ora ma potevano intrattenersi anche di più. Alcuni spendevano anche 300 euro per un solo incontro.

 

Il copione era sempre lo stesso: prima la lap dance, poi i drink al tavolo: “Ci prendiamo qualcosa da bere?”. E infine lo spettacolo privato e ancora i rapporti sessuali. Le telecamere piazzate dagli investigatori hanno immortalato ogni cosa. […]

ELITE 2lap dance