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IL PNRR MELONIANO PERDE PEZZI – IL GOVERNO VUOLE TAGLIARE UNO DEGLI INVESTIMENTI PIÙ IMPORTANTI DEL RECOVERY: LA REALIZZAZIONE DI 60 MILA NUOVI POSTI LETTO PER GLI STUDENTI UNIVERSITARI. MOTIVO? TROPPI RITARDI, IMPOSSIBILE RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO ENTRO IL 30 GIUGNO 2026 – È BRACCIO DI FERRO TRA IL MINISTRO MELONIANO, TOMMASO FOTI, E ANNA MARIA BERNINI, LA RESPONSABILE DELL’UNIVERSITÀ DI FORZA ITALIA, CHE VUOLE MANTENERE INALTERATO IL TARGET…

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per www.repubblica.it

 

https://www.repubblica.it/economia/2025/02/21/news/pnrr_posti_letto_universitari_foti_bernini-424018297/

 

giorgia meloni tommaso foti - foto lapresse

Le forbici sono sul tavolo del governo. Pronte a tagliare uno degli investimenti più importanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza: la realizzazione di 60 mila nuovi posti letto per gli studenti universitari.

 

Troppi ritardi, impossibile recuperare il tempo perso. Meglio, quindi, ridimensionare prima l’obiettivo che arrivare alla scadenza del 30 giugno 2026 senza rispettare gli impegni presi con Bruxelles. Ecco il messaggio che il ministro per il Pnrr, Tommaso Foti, ha recapitato nelle ultime ore alla collega Anna Maria Bernini, la titolare dell’Università che gestisce il dossier.

 

anna maria bernini foto di bacco

[…]  il taglio si appresta a prendere forma all’interno della revisione del Piano che il governo italiano invierà alla Commissione europea tra qualche settimana. È in questo documento che andrà inserito il nuovo target. Dovrà certificare la rinuncia a migliaia di posti letto. Il numero, però, ancora non c’è. E non a caso.

 

Alla soluzione proposta da Foti, Bernini ha risposto no. La ministra vuole mantenere il target inalterato. Ma sa, e non lo nasconde nelle interlocuzioni con i tecnici, che è impossibile arrivare alla deadline del Pnrr con 60 mila nuovi posti letto nonostante il recupero registrato nelle ultime settimane. Per questo ha proposto a Foti di trattare con l’Europa per modificare il criterio di rendicontazione.

 

posti letto per studenti universitari

Se l’idea fosse accolta, non sarebbe un inedito. Già una volta, infatti, la Commissione si è dimostrata sensibile alle richieste dell’Italia: la validazione dell’obiettivo finale è cambiata, passando dal prendere in considerazione la disponibilità dei posti letto per gli studenti alla loro realizzazione. Uno step prima, quindi, rispetto a quello delle certificazioni finali e dei collaudi che renderanno operative le nuove strutture.

 

La nuova richiesta: il target si intende raggiunto con la firma delle lettere di impegno da parte delle ditte chiamate a costruire i posti letto. Di fatto una proroga dei lavori. Foti avrebbe chiesto a Bernini di indicare un piano b. Ma la ministra avrebbe spiegato che solo attraverso una modifica del parametro della rendicontazione si potrà dare una risposta adeguata a un’esigenza diffusa in tutto il Paese.

 

anna maria bernini arriva al quirinale

D’altronde i numeri non ammettono alternative. A fronte di un incremento di circa 9 mila unità negli ultimi tre mesi, l’asticella dei posti letto ammessi ai finanziamenti del Pnrr è a quota 22.683. La rilevazione, che Repubblica ha potuto visionare, è datata 18 febbraio. Nel conteggio ci sono anche i posti già realizzati, ma il totale è lontano dall’obiettivo finale dei 60 mila. […]

TOMMASO FOTI - LAPRESSE - 1