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LA PROCURA DI ROMA INDAGA PER OMICIDIO E DISASTRO COLPOSI, SUL CROLLO DELLA TORRE DEI CONTI AI FORI IMPERIALI DI ROMA – COSA È SUCCESSO? L’IPOTESI AL MOMENTO PIÙ PROBABILE È QUELLA LEGATA ALLE SUPERFETAZIONI, LE COSTRUZIONI INTERNE DEGLI ANNI 30, QUANDO FURONO REALIZZATI SOLAI RESIDENZIALI E SCALE INTERNE – A GIUGNO LE INDAGINI STRUTTURALI AVEVANO “ATTESTATO LE CONDIZIONI DI SICUREZZA”: IL RESTAURO, FINANZIATO CON 7 MILIONI DEL PNRR, È IL SECONDO PROGETTO PIÙ IMPORTANTE A ROMA, MA PER NON PERDERE I FONDI, LA PROGETTAZIONE HA DOVUTO SUBIRE UN’ACCELERAZIONE – I LAVORI ALLA METRO E LE CONDIZIONI FATISCENTI DELL’EDIFICIO, ABBANDONATO DAL 2007: “DIFFUSA DISGREGAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI E GENERALE DEGRADO” - VIDEO
ROMA: CROLLO TORRE, INCHIESTA PM PER OMICIDIO E DISASTRO COLPOSI
crollo torre dei conti roma 2.
(Adnkronos) - La procura di Roma, dopo la morte di Octay Stroici, l'operaio 66enne di origini romene rimasto per oltre 11 ore sotto le macerie del crollo della torre dei Conti ai Fori Imperiali, indaga per omicidio e disastro colposi.
Il pm Mario Dovinola ieri ha effettuato un sopralluogo con la polizia giudiziaria della sezione specializzata in materia di infortuni sul lavoro.
L'area è stata posta sotto sequestro e nelle prossime ore i pm capitolini disporranno l'autopsia sul corpo della vittima. Inoltre sarà necessaria una consulenza per accertare la causa del crollo ed eventuali omissioni.
ROMA: CROLLO TORRE, NO SORVOLO FRECCE TRICOLORI PER EVITARE INTERFERENZE IN MESSA IN SICUREZZA
(Adnkronos) - In occasione della cerimonia di deposizione della corona d'alloro al Sacello del Milite Ignoto, all'Altare della Patria, non ci sarà il tradizionale sorvolo delle Frecce Tricolori. La decisione è stata assunta per evitare anche la minima interferenza a quanti sono e saranno impegnati nelle attività di messa in sicurezza nell'area di via dei Fori Imperiali, dopo il crollo della Torre dei Conti.
La cerimonia si terrà regolarmente secondo il programma previsto, nel segno del raccoglimento e dell'omaggio ai Caduti. La Difesa, in una nota, esprime il proprio cordoglio per la morte dell'operaio, Octay Stroici, rimasto vittima del crollo avvenuto ieri. ''Alla famiglia ed ai colleghi la più sentita vicinanza'', si legge.
LAVORI FIN DAGLI ANNI 30 LA SOVRINTENDENZA «A GIUGNO ERA TUTTO OK»
Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”
«Sabato sera vicino Roma c’è stato un terremoto, sarà stato quello a indebolire la Torre?». La gente assiepata dietro le transenne prova a darsi una spiegazione del crollo. Ma è davvero ancora troppo presto.
Sì, un terremoto sabato notte c’è stato, lo ha registrato l’Ingv alle 22.47, magnitudo 3.3 sul litorale di Anzio, la scossa è stata avvertita pure in alcune zone della Capitale.
Ci sono molti episodi di crolli dovuti ai terremoti nella storia millenaria della Torre dei Conti, fondata nel Medioevo sulle vestigia del Tempio romano della Pace.
Ma l’ipotesi che col passare delle ore sta prendendo piede è quella legata alle superfetazioni — costruzioni che modificano un edificio esistente — cominciate negli Anni 30, con la realizzazione di solai residenziali e scale interne da parte di chi, dentro la Torre, c’era andato addirittura ad abitare.
Gli appartamenti poi divennero uffici e la Torre dei Conti finì per ospitare anche l’Albo Pretorio del Comune, col suo traffico giornaliero di pubblico e personale.
Insomma, uno scheletro fragilissimo dentro il quale ieri si sono trovati a lavorare una decina di operai delle ditte appaltatrici Edilerica di Roma e Picalarga di Campagnano. Ditte esperte e contratti in regola, con tanto di attestazione Soa.
Ma non ci vuole molto a capire che per far saltare un equilibrio così labile basta la rimozione di una trave. Per trasformare la torre in un castello di carte.
La Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali ieri ha precisato che «prima dell’avvio delle opere» (a giugno, ndr ) furono «effettuate indagini strutturali, prove di carico e carotaggi per verificare l’idoneità statica della struttura». Indagini, «che avevano attestato le condizioni di sicurezza necessarie per procedere agli interventi sui solai».
Ma qualcosa è andato storto.
La Torre era chiusa dal 2007 e per il suo recupero sono stati stanziati 6,9 milioni, fondi provenienti dal Pnrr e inseriti in un capitolo di spesa più grande, denominato «Caput Mundi», destinato alla riqualificazione delle aree archeologiche di Roma.
«Quello della Torre dei Conti — dice Giovanni Caudo, presidente della Commissione speciale Pnrr del Comune — è il secondo progetto più importante in termini di costi dopo quello del Museo della Civiltà romana».
Ma è stata anche una corsa contro il tempo. In una determina dirigenziale del 22 maggio scorso, infatti, gli uffici di Roma Capitale segnalavano che per il «conseguimento dei target» Ue (e dunque per avere garantiti i fondi Pnrr) era «necessario ultimare la fase di progettazione in tempi tali da consentire l’avvio dei lavori in linea con i cronoprogrammi prefissati».
crollo torre dei conti roma 2.
E a giugno scorso così il cantiere finalmente è partito con la bonifica dall’amianto. Ora, dopo il crollo, inevitabilmente seguirà un lungo stop. Secondo il progetto esecutivo, la Torre dei Conti dovrebbe diventare nel 2026 un polo museale, aperto ai turisti, con caffetteria panoramica e ascensore esterno, senza più barriere architettoniche.[..]
I LAVORI NELLA ROMA ANTICA DAL PNRR 7 MILIONI PER UN NUOVO MUSEO
Marina De Ghantuz Cubbe per “la Repubblica”
[…]
Le premesse ai lavori di riqualificazione non erano affatto semplici: sulla pagina web dedicata al progetto, il Comune parla di «diffusa disgregazione degli elementi costruttivi» per quanto riguarda gli esterni e di «stato di generale degrado» all'interno, dove si è anche verificato il «cedimento di alcuni controsoffitti moderni».
Ora che c'è stato il crollo, sarà possibile completare i lavori entro giugno del 2026, rispettando i tempi del Pnrr?
«Lo sforzo comune del sindaco Gualtieri, del ministro della Cultura Alessandro Giuli, del prefetto di Roma Lamberto Giannini, e mio — continua Smeriglio — è stato da subito rivolto al salvataggio dell'operaio, poi in questo spirito che definirei di unità nazionale capiremo come procedere».
alessandro giuli e roberto gualtieri sopralluogo alla torre dei conti
La Torre dei Conti sorge in un'area strategica anche perché a duecento metri di distanza si trova la fermata della metropolitana Colosseo — Fori imperiali che aprirà l'8 dicembre.
Domani, Gualtieri, Giuli e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini dovrebbero scendere nella nuova stazione, per un sopralluogo. Il condizionale è d'obbligo perché molto dipenderà dallo stato di avanzamento delle operazioni di messa in sicurezza della torre.
Altrettanto vicini a largo Corrado Ricci sono i lavori in corso per un'altra fermata della metro C, in piazza Venezia dove si sta scavando a decine di metri di profondità.
Sotto via dei Fori imperiali, dove ogni giorno passano migliaia di persone, un primo scavo è già stato fatto: un tunnel provvisorio che in futuro servirà a collegare le fermate Colosseo e Venezia.
crollo della torre dei conti a roma - foto lapresse
In poche centinaia di metri si concentrano quindi i lavori più importanti e strategici per il futuro della Capitale, ma anche quelli più delicati.
Perché in quest'area il Campidoglio deve coniugare la necessità di tutelare l'area archeologica e di portare avanti opere ingegneristiche moderne e sofisticate.
crollo torre dei conti roma 2
CROLLO TORRE DEI CONTI
CROLLO TORRE DEI CONTI - 1
crollo della torre dei conti a roma
soccorsi alla torre dei conti
crollo della torre dei conti a roma - foto lapresse
soccorsi alla torre dei conti
CROLLO TORRE DEI CONTI - 2
crollo della torre dei conti
torre dei conti
CROLLO TORRE DEI CONTI - 5
CROLLO TORRE DEI CONTI - 4
soccorsi alla torre dei conti
crollo della torre dei conti a roma - foto lapresse.
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