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PUTIN HA SCATENATO LA “GUERRA FREDDA DEL GPS” – LE INTERFERENZE ALL’AEREO SU CUI VIAGGIAVA URSULA VON DER LEYEN CONFERMANO CHE LA RUSSIA STA PORTANDO AVANTI ATTACCHI ELETTROMAGNETICI SU VASTA SCALA IN EUROPA PER AUMENTARE IL RISCHIO DI COLLISIONI IN VOLO (ANCHE SE IL CREMLINO NEGA OGNI RESPONSABILITÀ) – LE FORZE ARMATE DI MOSCA DISTURBANO I SEGNALI AEREI SOPRATTUTTO LUNGO IL FIANCO EST DELL’UNIONE, SUL BALTICO, SULLE REGIONI DEL MAR NERO, SUL CONFINE POLACCO-UCRAINO – L’ALLERTA DELLE INTELLIGENCE EUROPEE OCCIDENTALI PER LA NUOVA “STRATEGIA DELLA TENSIONE” PUTINIANA…
Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per www.repubblica.it
URSULA VON DER LEYEN – INTERFERNZE GPS SUI CIELI D EUROPA
E’ il volto invisibile dei conflitti: una “guerra elettromagnetica” combattuta a colpi di impulsi e frequenze sui campi di battaglia, dell’Ucraina e del Medio Oriente, dove ormai è diventata fondamentale.
Ma c’è un altro conflitto parallelo, che prende di mira i cieli dell’Unione Europea e che molti iniziano a chiamare la “Guerra Fredda del Gps”, perché c’è una nuova frontiera della Ue marcata dalla presenza di un “muro” ostile che cancella o riduce la possibilità di ricevere le coordinate satellitari e quindi conoscere la posizione esatta.
[…] l’intensità massima c’è sul Baltico, sulle regioni del Mar Nero, sul confine polacco-ucraino. Autorità civili e militari europee non hanno dubbi sull’origine di questi “buchi” nelle mappe satellitari: sono opera delle forze armate russe, che hanno dimostrato competenze straordinarie nella materia.
Mappa dell interferenza russa nel Gps europeo il 31 agosto 2025
Stiamo parlando di una disciplina bellica la cui importanza è cresciuta esponenzialmente negli ultimi tre anni. I sistemi di contromisure elettroniche in passato venivano utilizzati soprattutto per oscurare i radar e disturbare le comunicazioni radio tra i comandi.
Sin dall’epoca sovietica, Mosca ha sempre saputo trasfondere la ricerca fisica d’avanguardia nella realizzazione di apparati con grandi prestazioni. Mentre la Nato impiega questi sistemi per dare “uno scudo” ai mezzi più preziosi – come aerei e navi – l’esercito russo li ha distribuiti in massa sul terreno: l’idea è creare cupole di emissioni elettromagnetiche per bloccare le armi hitech del nemico.
VLADIMIR PUTIN CON IL BINOCOLO
Perché è grazie a queste bordate di impulsi che si possono disturbare le trasmissioni radio usate per guidare i droni, spezzando la connessione tra la bomba volante e i piloti: a quel punto i velivoli telecomandati precipitano al suolo come uccelli storditi.
L’azzeramento delle coordinate Gps invece ha lo scopo di rendere cieche gran parte delle strumentazioni di navigazione occidentali: nel Donbass e a Zaporizhzhia ha fatto impazzire le ogive hitech che dirigono i razzi Himars e i proiettili d’artiglieria ad alta precisione come gli Excalibur, mettendo fuori gioco per mesi e mesi le armi più potenti consegnate dal Pentagono.
INTERFERENZE GPS SULL AEREO CON URSULA VON DER LEYEN A BORDO
Adesso viene usato su larga scala nei cieli della Russia per cercare di frenare le incursioni dei droni a lungo raggio di Kiev e impedirgli di raggiungere i bersagli designati, che distano anche mille chilometri dalla frontiera: una contromisura resa inefficace dalle innovazioni ucraine, che hanno introdotto apparecchiature alternative al Gps per trovare la rotta e completare la missione distruttiva.
Il capitolo più misterioso e inquietante è quello relativo ai blackout provocati negli spazi aerei dell’Unione europea, con improvvisi oscuramenti nella ricezione dei segnali che mettono a rischio il traffico dei velivoli di linea perché aumentano il pericolo di collisioni in volo.
URSULA VON DER LEYEN SALE IN AEREO
Una situazione che diventa ancora più pericolosa durante gli atterraggi, quando le coordinate satellitari sono fondamentali per impostare la discesa verso la pista: in tutti i jet di ultima generazione il calcolo di queste traiettorie è affidato ai computer di bordo, che indicano ai piloti cosa fare esattamente. [...]
Gli episodi sono stati tanti e l’intelligence occidentale ha la convinzione che siano tutti frutto di una “strategia della tensione” russa, condotta con un sistema che non lascia tracce oggettive e vuole generare un senso di insicurezza nelle reti di trasporto europee.
vladimir putin con i soldati russi
Il primo fronte è la Scandinavia, dove c’è stato un crescendo di allarmi a partire dal 2022 e dall’invasione dell’Ucraina. L’epicentro è la regione più settentrionale della Norvegia, quella di Finnmark: le autorità locali hanno registrato disturbi in 294 giorni del 2023 e la catena di oscuramenti è proseguita in maniera massiccia l’anno successivo tanto da spingere l’Authority norvegese delle comunicazioni – Nkom – a interrompere il censimento delle denunce.
[...] Cosa importa ai russi del Finnmark? Prima dell’ingresso nell’Alleanza di Svezia e Finlandia, era il territorio della Nato più vicino alle basi della penisola di Kola che ospitano i sottomarini nucleari, cuore della deterrenza dall’epoca dell’Urss, e si ipotizza volessero contrastare l’attività di intelligence.
Per farlo però hanno messo a rischio gli atterraggi degli aerei che – nella lunga notte boreale e nelle condizioni climatiche feroci dell’Artico – dipendono dall’assistenza del Gps.
Negli ultimi mesi l’allerta in Norvegia è diventata ancora più forte. Perché il problema è che dall’inizio dell’anno alle tecniche di jamming si sono unite quelle di spoofing, ben più insidiose. Il jamming consiste nel bloccare i segnali gps “bombardandoli” con impulsi della stessa frequenza e crea un buco nelle mappe digitali: i piloti se ne rendono conto e possono affrontare la situazione.
Lo spoofing invece è assai più insidioso: si realizza inviando segnali falsi, che di fatto possono dirottare automaticamente l’aereo e aumentano il pericolo di impatti, contro altri velivoli o contro rilievi del terreno o contro i palazzi. L’equipaggio può non avere immediatamente la consapevolezza del problema e trovarsi in grande difficoltà.
VLADIMIR PUTIN CON I SOLDATI RUSSI
Come un’epidemia, le segnalazioni dei “bombardamenti” contro la ricezione Gps si sono estese al Baltico, crocevia delle tensioni tra Nato e Russia; alle regioni polacche più vicine al confine ucraino, dove atterrano i rifornimenti di armi e munizioni per la resistenza di Kiev; alla costa romena e bulgara, da cui decollano i ricognitori e gli aerei spia che monitorano le attività militari di Mosca nel Mar Nero. [...]
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