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Resurrezioni nel cimitero della carta stampata: un anno dopo avere dato l'addio all'edizione cartacea, il settimanale Newsweek tornerà nel 2014 fisicamente in mano ai lettori.
A gennaio o febbraio, riporta oggi il New York Times, una versione a stampa del magazine sarà disponibile su abbonamento: «Sarà un prodotto boutique molto speciale. 64 pagine basate più sulle vendite che sulla pubblicità », ha spiegato il nuovo direttore Jim Impoco precisando che i lettori dovranno accettare di pagare di più rispetto a quanto erano abituati in passato.
Newsweek aveva smesso di uscire in edicola alla fine del 2012, una delle tante vittime della «dura realtà » dei conti in rosso nel mondo del giornalismo. L'ultimo numero di carta dello storico settimanale era stato quello di fine anno e aveva fatto posto, dopo 80 anni a stampa, a una edizione solo digitale. «Newsweek Global», solo su abbonamento per tablet e web, doveva essere una «singola edizione globale mirata a un pubblico di lettori in movimento». Non era stato un successo. Da allora Newsweek ha cambiato di mano: uscita di scena Tina Brown, che aveva disastrosamente pilotato la mutazione digitale, il magazine è finito in mano a International Business Times.
Impoco, al timone di Newsweek da settembre, ha detto di aspettarsi una circolazione molto più modesta di quella (3,3 milioni nel 1991) conquistata dalla storica testata. Il Daily Beast, con cui Newsweek aveva fatto joint venture ai tempi della Brown, ha dato il benvenuto all'iniziativa: «Un titolo storico ritorna dalla tomba». Per il New York Times è «un segnale positivo per un magazine che aveva fatto fatica ad adattarsi all'era digitale».
Il ritorno di Newsweek su carta non è d'altra parte la conferma che il settore dei magazine sta uscendo dalla crisi. Solo pochi giorni fa un altro magazine importante, il settimanale New York celebre da 40 anni per le sue interviste di alto profilo, ha annunciato che a marzo comincerà a uscire con cadenza bisettimanale.
I nuovi numeri saranno del 20 per cento più spessi e ci sarà una maggiore enfasi sulle rubriche sul web, ma l'iniziativa, allo studio da mesi, è stata salutata con le campane a morto dagli addetti ai lavori: «à la fine di un'era», ha commentato David Carr, il reporter del New York Times che per primo aveva dato la notizia, lamentando «le tristi realtà economiche della carta stampata e il suo ruolo sempre minore in un futuro che è già con noi».
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