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SARA’ UN PAPA POLITICO COME WOJTYLA? TRA I PAPABILI PRENDONO QUOTA LUIS ANTONIO TAGLE, IN PIENA CONTINUITÀ CON FRANCESCO E PIERBATTISTA PIZZABALLA, IL PATRIARCA DI GERUSALEMME, APPREZZATO ANCHE DAI CONSERVATORI – IL FILIPPINO TAGLE, DOPO IL PRIMO PAPA LATINOAMERICANO SAREBBE IL PRIMO PONTEFICE ASIATICO MA ANCHE UN PAPA CHE, DATA L’ORIGINE PER METÀ CINESE, PORTEREBBE SUL VOLTO IL SEGNO DI UN MESSAGGIO CHE AVREBBE GRANDE IMPATTO A PECHINO, L’ULTIMO “MURO” CHE L’OCCIDENTE HA DI FRONTE…
Salvatore Cannavò per "il Fatto Quotidiano" - Estratti
Il nuovo papa dovrà senz’altro fare i conti con i temi di Francesco, in particolare quella Chiesa che accoglie “tutti, tutti, tutti” cui si oppongono i conservatori come Camillo Ruini. Ma il nuovo papato non potrà non avere anche una cifra geopolitica importante. Non c’è dubbio che il nome di Pietro Parolin, su cui gli italiani (17 voti esclusi Pizzaballa e Marengo) sarebbero compatti, ha ampia credibilità per gestire le relazioni con il mondo essendo stato a lungo Segretario di Stato.
Ma ci sono due nomi che offrono invece un’opportunità “storica” per la Chiesa, portatori di una grande novità. Uno, Luis Antonio Tagle, è in piena continuità con Francesco mentre l’altro, Pierbattista Pizzaballa, pur proseguendo il messaggio pacifista di Bergoglio, è apprezzato anche dai conservatori. La forza geopolitica di questi due nomi potrebbe essere pari a quella di Francesco, ma anche alla forza d’urto che rappresentò Karol Wojtyla e si sviluppa in due direzioni diverse.
Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, porta sulle spalle e nella vita degli ultimi trent’anni il segno del messaggio: è stato lui a dire che “Gerusalemme è un laboratorio che ha qualcosa da insegnare” per il suo essere al contempo “cuore e periferia del mondo”.
il cardinale Pierbattista Pizzaballa con la kefiah a betlemme
Pizzaballa è totalmente dedito alla cura dei luoghi a lui affidati, è stato Custode in Terra Santa con gli ultimi tre papi, non ha avuto esitazioni a condannare la ferocia dei bombardamenti su Gaza, ma dopo il 7 ottobre si è offerto come ostaggio in cambio dei bambini israeliani.
È amato dai palestinesi, ma ha studiato l’ebraico e ama il Vecchio Testamento. La sua elezione a papa porterebbe il tema della pace più importante su scala globale, al centro delle attenzioni senza perdere di vista il tema delle migrazioni, “un fenomeno globale che ha bisogno dell’attenzione di tutta la comunità internazionale” per “gestirlo in maniera rispettosa della dignità della persona”.
LUIS ANTONIO TAGLE CANTA IMAGINE
E nel suo lavoro di incontro, mediazioni e scambio con le altre religioni sarebbe il papa che rilancia il dialogo interreligioso, a partire dall’ecumenismo a cui, non a caso, dedicò il suo intervento nello speciale dell’Osservatore Romano del 2022 dedicato al 60° del Concilio Vaticano II.
“Il dialogo ecumenico significa servire insieme il Vangelo” scriveva allora Pizzaballa e quel messaggio diventa corollario del messaggio secondo cui “la pace non è solo uno degli aspetti della vita della Chiesa", ma “è un tratto costitutivo dell'identità e della missione della Chiesa”. Pizzaballa è una figura originale, di lui non si rintracciano dichiarazioni a proposito dei temi morali, la sua idea di evangelizzazione è sperimentata in Terra Santa e sul piano della Chiesa sinodale cara a Francesco, non sembra averla sostenuta vistosamente ma non l’ha mai osteggiata. Chi lo conosce dice che è allergico ai settori “progressisti” più oltranzisti, come la Chiesa tedesca, è ospite gradito al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione che parteggia chiaramente per lui.
il cardinale Pierbattista Pizzaballa con la kefiah a betlemme
L’altro papa che sul piano geopolitico può costituire un fatto storico è Tagle. Dopo il primo papa latinoamericano sarebbe il primo papa asiatico, di una chiesa che è in forte crescita, in particolare nelle sue Filippine. Ma anche un papa che, data l’origine per metà cinese, porterebbe sul volto il segno di un messaggio che avrebbe grande impatto sul continente e nella stessa Cina. Tagle, non a caso, ha accompagnato Francesco in più viaggi asiatici ed è stato tra coloro che hanno sostenuto l’accordo con la Cina del 2018.
Un papa con quel viso, si commenta in Vaticano, non può non avere una forza evocativa anche rispetto all’ultimo “muro” che l’Occidente ha di fronte e in questo senso la missione asiatica avrebbe la stessa forza d’urto che ebbe la missione Est europea di Giovanni Paolo II. Tagle è stato uno dei collaboratori più fidati di Francesco, ha diretto il Dicastero per l’Evangelizzazione, il più importante del papato bergogliano, ha un buon carisma ma anche una certa ritrosia ad accettare l’incarico.
papa francesco e il cardinale Luis Antonio Tagle
Dietro di lui e Pizzaballa ci sono certamente altre figure dalla vocazione internazionale: come il cardinal Fernando Filoni, che rimase a Baghdad sotto le bombe nel 2003, ha servito a lungo a Hong Kong e ha un’esperienza antica maturata con più papi. Si fa anche il nome di Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, e sul fronte asiatico anche quello di Maung Bo che ha lavorato incessantemente per la pace in Myanmar. Ma l’impatto di Pizzaballa e Tagle è certamente più forte (...)
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