“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
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Il sesso in scena ai tempi del #MeToo, ovvero come sopravvivere alla palpatina o alla lingua che si fa spazio in bocca in maniera inaspettata. Magari non è sul copione, ma succede. A questo punto cosa fare? Lo spiega Michelle Barnette, produttrice teatrale tra qualche giorno in scena con “In Love Me Now” , che ha chiamato accanto a sé Enric Ortuno, regista esperto in intimità e lotta, per far sentire a proprio agio gli attori sul palco.
Quando si affronta una scena di sesso, in fondo si tratta di reiterare movimenti e gesti vissuti nel privato. Ma davanti all’imprevisto non tutti reagiscono allo stesso modo: la mente si può bloccare e si dimenticano tutte le battute, oppure si va avanti portandosi dentro però una strana sensazione. Ciò non accade sempre, ma a volte succede. Maria Schneider denunciò il fatto che durante una famigerata scena di “Ultimo tango a Parigi”, Bernardo Bertolucci e Marlon Brando usarono del burro senza il suo consenso perché il regista voleva vedere la «reazione di una ragazza di 19 anni, non di un'attrice».
maria schneider MARLON BRANDO E MARIA SCHNEIDER NE L ULTIMO TANGO A PARIGI
Nell’opera teatrale “In Love Me Now”, il tema è la tossicità dei rapporti e c'è un momento particolare in cui uno dei personaggi mette in scena un’aggressione. «Dato il numero di accuse che sono emerse con il #MeToo, non è difficile capire quanto sia diffuso il fenomeno. Sentivo che gli attori andavano protetti e ho chiamato Enric Ortuno, per assicurarci che tutti si sentissero al sicuro - ha scritto Barnette sul Telegraph - Sa per esperienza cosa vuol dire essere preso alla sprovvista da una inaspettata intimità sul palco, essere stato baciato da una collega studentessa: avevano concordato un bacio sulla guancia e invece lei si lanciò sulla sua bocca, lasciandolo incapace di concentrarsi per il resto del pezzo. Mi ha spiegato che un attore lavora meglio quando è concentrato e, nei momenti delicati, non è preoccupato se il loro collega li sorprenderà con una mossa inaspettata».
«Sia per quanto riguarda la violenza che per l'intimità, è necessario creare un rapporto di fiducia per creare una performance commovente - ha detto Ortuno - Una parte importante di ogni processo di intimità è creare uno spazio emotivo sicuro in cui gli attori si sentano completamente al sicuro. E la chiave di tutto ciò, anche se sembra banale dirlo, è il consenso».
maria schneider con Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi maria schneider con Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi last tango in paris
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