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SÌ, VIAGGIARE (MA NON NEGLI STATI UNITI) – TRUMP STA MANDANDO IN VACCA ANCHE IL TURISMO AMERICANO: SOLO A MARZO GLI ARRIVI NEL PAESE SONO DIMINUITI DEL 10% E MOLTI EUROPEI STANNO SNOBBANDO IL PAESE PER LA PROSSIMA ESTATE – UN DATO POCO RASSICURANTE CHE, INSIEME AI BOICOTTAGGI DEI PRODOTTI AMERICANI, MANTIENE ALTO IL RISCHIO RECESSIONE: L’IMPATTO DEL CALO DELLE VENDITE E DEI VIAGGI NEGLI USA POTREBBE PESARE SULLO 0.3% DEL PIL, FACENDO PERDERE AL PAESE QUASI 90 MILIARDI DI DOLLARI…
Estratto dell'articolo di www.economictimes.indiatimes.com
donald trump in un aeroporto vuoto - foto creata da chatgpt
L’economia statunitense si appresta a perdere miliardi di dollari di entrate nel 2025 a causa del calo del turismo straniero e dei boicottaggi contro i prodotti americani. Due elementi che si vanno ad aggiungengere a una lista crescente di fattori che mantengono elevato il rischio di recessione.
Gli arrivi di non cittadini negli Stati Uniti per via aerea sono diminuiti di quasi il 10% a marzo rispetto all’anno precedente, secondo i dati pubblicati lunedì dalla International Trade Administration (ITA). Goldman Sachs Group Inc. stima che, nello scenario peggiore, l’impatto derivante dalla riduzione dei viaggi e dai boicottaggi potrebbe ammontare quest’anno allo 0,3% del prodotto interno lordo, pari a quasi 90 miliardi di dollari.
Il turismo straniero ha rappresentato un vento favorevole per gli Stati Uniti negli ultimi anni, grazie alla fine delle restrizioni imposte durante la pandemia che aveva dato impulso alla ripresa dei viaggi internazionali. Ma molti potenziali visitatori stanno ora riconsiderando i propri piani di vacanza a causa dell’aumento dell’ostilità alle frontiere, delle crescenti tensioni geopolitiche e dell’incertezza economica globale. […]
I viaggiatori internazionali hanno speso una cifra record di 254 miliardi di dollari negli Stati Uniti lo scorso anno, secondo i dati della ITA. All’inizio del 2025, le prospettive erano positive: la ITA aveva previsto a marzo che gli Stati Uniti avrebbero accolto 77 milioni di visitatori quest’anno, poco sotto il record del 2019, con l’obiettivo di stabilire un nuovo massimo nel 2026.
Ma queste stime sono state pubblicate poco prima che le notizie su dure detenzioni negli aeroporti statunitensi, che hanno coinvolto viaggiatori provenienti da Paesi come Francia e Germania, cominciassero a far notizia. I canadesi — il gruppo più numeroso di turisti stranieri negli USA — stanno invece scegliendo di restare a casa mentre Trump intensifica i suoi attacchi contro l’economia e la sovranità del loro Paese.
Secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence, quasi 20 miliardi di dollari di spesa al dettaglio da parte dei turisti internazionali negli Stati Uniti potrebbero essere a rischio.
I primi segnali di un brusco calo sono già visibili. Le tariffe aeree, i prezzi degli hotel e i costi per il noleggio auto sono diminuiti a marzo, secondo un rapporto mensile dell’Ufficio statunitense di statistica sul lavoro pubblicato il 10 aprile. Gli economisti di Goldman Sachs e HSBC Holdings Plc hanno affermato che una domanda più debole — inclusa quella dei viaggiatori stranieri — ha probabilmente avuto un ruolo.
[…] Le prenotazioni di voli dal Canada verso gli Stati Uniti sono diminuite del 70% fino a settembre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo un rapporto di OAG Aviation Worldwide. Nel frattempo, le prenotazioni estive negli USA da parte di turisti europei presso gli hotel del gruppo Accor SA sono calate del 25% — un dato che l’amministratore delegato Sébastien Bazin attribuisce alle detenzioni alle frontiere che hanno generato un “cattivo passaparola” e spinto i turisti verso altre destinazioni.
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american airlines
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turisti negli usa 4
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